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Piacere

Ho sempre negato a me stessa di bramare il tocco di un uomo vero. Ho respinto l'insoddisfazione del mio corpo per mancanza di una reale attrazione. Non ho mai provato il brivido della passione.
«Stai tremando» sussurra Finn, mentre con mani esperte mi slaccia il reggiseno.
«Vuoi che mi fermi?» continua con il respiro pesante e l'alito che mi scalda la pelle della spalla.
«No, Ti prego continua» dico ansante. Rabbrividisco quando l'ultimo indumento cade a terra e soprattutto quando sento le sue labbra risalirmi lungo la gola fino al lobo dell'orecchio. Respiro profondamente e chiudo gli occhi quando le sue braccia mi stringono i fianchi, premendo il mio sedere sulla sua intimità dura.

«Hai paura di me?» bisbiglia, accarezzandomi un seno e facendomi trasalire.
«Sì.» La mia voce è lieve.
«Anch’io ho paura di te, Millie» sussurra, continuando a giocare con un capezzolo.
Mi manca l’ossigeno, respiro a fatica.
Finn mi fa voltare, mi afferra le cosce e mi prende in braccio
Non c'è nulla che ostacoli il contatto della nostra pelle, nessun indumento che impedisca l'unione delle nostre intimità. Lo guardo negli occhi e vedo la passione e il bisogno farsi evidenti. Gli afferro il volto con le mani e mi avvicino alla sua bocca.
«Perché hai paura di me?» domando, mentre mi fa distendere sul letto del mio appartamento. Finn si stende su di me e amo il calore che emana,
«Perché il mio bisogno di donarti la vita è così forte che ho paura di perdere la mia.» Non capisco.
Non so a cosa si riferisca ma arriva a fondo nel mio cuore come le sue parole.
Io sono nata.
Esisto.
Ma non vivo.
«Non avere paura. Fidati di me» dice, inginocchiandosi fra le mie gambe e divaricandole. La luce della luna che filtra dalle finestre illumina i suoi occhi rispecchiandosi nel cielo nero delle sue iridi. Accarezzo i suoi addominali e scendo verso l'inguine. Lui sussulta e passa la mano in mezzo ai miei seni fermandosi sulla pancia.

«Non ho mai voluto qualcuno come voglio te. In realtà non ho mai voluto nessuno.» Un sorriso malizioso gli appare sul viso rendendolo ancora più irresistibile.
«Non te ne pentirai mia piccola stella» afferma provocante. Mi afferra i polsi e lentamente li distende dietro la testa, il suo petto si appoggia sui miei seni e con la bocca, prima mi bacia la punta del naso, poi afferra le mie labbra, costringendole ad accogliere il calore della sua lingua. Istintivamente mi inarco verso di lui, chiedendo di più.
Lo voglio su di me.
Dentro di me.
Voglio che mi riempia completamente.

Per la prima volta nella mia vita ho bisogno di sentirmi parte di qualcosa, di sconfiggere la solitudine che mi porto dentro da troppi anni. Voglio abbattere il gelo che ha frantumato il mio cuore e farlo rinascere avvolto dal calore.
«Fammi tua» dico con un filo di voce a un passo dalle sue labbra.
«Sarai mia» risponde, sollevandosi quel poco che gli basta per prendere un preservativo dalla tasca dei suoi pantaloni. Lo osservo mentre lo apre.
Vorrei dirgli che non ce n’è bisogno.
Che non lo voglio.
Che il mio unico desiderio è sentire la sua carne a contatto con la mia, ma resto zitta e mi prendo tutto quello che può darmi.
Non pensavo che un giorno avrei provato queste sensazioni.
Mi sono condannata a vivere nell'apatia, e poi è arrivato lui. Finn mi accarezza il ventre, arriva al clitoride.
Lo stuzzica.
Il mio corpo risponde come se avesse vita propria. L'orgasmo è vicino, e non si tratta solo di fisicità, è qualcosa che parte dalla mia testa. Infila un dito nella fessura bagnata e sussulto.
Lo afferro dalle spalle avvicinandolo a me.
«Scopami» gli ordino, non riconoscendo la mia voce. Resto senza respiro quando lo sento riempirmi completamente.

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Capitolo corto sorry ma a me piace come è venuto!

Black Eyes ~ FillieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora