Mi chiamo Aleida ho 16 anni e vengo da un paesino della Basilicata, precisamente Melfi.
Non sono nata lì, in realtà sono nata in Puglia ma per motivi di lavoro la mia famiglia si è dovuta trasferire lì..
Ho un fratello di nome Lorenzo Mirabella, in arte si chiama Lortex e potrei affermare che non lo conosco..!
Ero molto piccola Quando i miei genitori firmarono un foglio, una petizione che purtroppo lo avrebbe allontanato via da me... ma pensavo a giocare, pensavo ai miei amici e al mio mondo. Non avrei potuto immaginare che il mio fratellone sarebbe andato via di casa per inseguire il suo sogno. La musica.
Il foglio che firmarono i miei genitori gli permise di entrare a far parte di una casa discografica "Tsunami Flow" che prendeva con se tutti i talenti più piccoli e li faceva crescere con loro, sia fisicamente che musicalmente.
Non conosco mio fratello perché.. beh quel poco che era a casa dormivo sempre o facevo i compiti ma è la persona più buona del mondo.
A dire il vero credo che da piccola io mi sia presa una cotta per lui... ma da molto molto piccola!
Finite le scuole medie dovetti affrontare le superiori.. che gran casino, tutti i miei amici delle medie scelsero scuole diverse e io mi trovai circondata da un branco di iene.
Metà della classe mi odiava perché sono la sorella di Lorenzo, l'altra metà invece cercava di farsi amica per avere qualche autografo o pass del concerto. Assurdo.
Non vedevo l'ora di finire quel percorso visto che non avevo letteralmente nessuno accanto, i miei non c'erano quasi mai, sempre via fino a tardi per lavoro, ero sola. Contro il mondo.
Oggi ho finito la scuola; sono arrivata al 3 superiore e ho intenzione di fermarmi qui..! Ho preso la qualifica, ora basta, addio facce di cazzo, addio a tutti. Fanculo.
Tornai a casa e non sentii nessuno, cosa?! Perché? Mamma sarebbe dovuta essere qui da un pezzo!
Cercai di non pensarci, sicuramente qualche cliente l'avrà trattenuta ..! Mi infilai in doccia ma poco dopo un campanello interruppe la mia tranquillità.
Mi fiondai verso la porta "mamma quante volte ti ho detto di portarti le chia-"
Davanti la porta non c'era mia madre, c'erano dei carabinieri.. "lei è Aleida Mirabella?!"
Io annii già con le lacrime agli occhi, avevo il timore di quello che avrebbero potuto dirmi quegli uomini.
"Le dobbiamo dare una spiacevole notizia.." mi dissero loro con fare molto pacato.
"Che cosa succede?!?!? Ditemelo" risposi secca
" purtroppo.. i suoi genitori.. sono stati coinvolti in un'incidente e non ce l'hanno fatta signorina.."
"Non ci posso credere...! " ebbi solo il coraggio di dire quelle parole, subito dopo mi accorsi solo in quel momento che ero dannatamente sola.
"Tutto bene signorina?!" Mi chiese il poliziotto che aveva parlato per tutto il tempo interrompendomi dai miei pensieri
"Beh... secondo lei va tutto bene? Cosa dovrei fare io ora?!" Gli dissi guardandolo in modo truce.
"Beh, a questo ci abbiamo pensato noi signorina, abbiamo chiamato prima suo fratello visto Che era il maggiore e ci ha detto che ora è a Milano e che viaggia sempre tra Milano e Roma" si intromise un poliziotto nuovo.
"Non capisco il collegamento..." replicai io.
"A Roma ci sono i suoi zii... a breve la contatterà suo fratello signorina, così può scegliere liberamente con chi stare, con suo fratello a Milano o con i suoi zii a Roma. Le serve altro o possiamo andare?!" Rispose velocemente
"No.. è tutto chiaro, potete andare.! " risposi secca io nell'attesa di essere lasciata sola
"Un'ultima cosa... quando è avvenuto l'incidente?"
"Dunque sono le ore.. 13:00. L'incidente è avvenuto verso le 11:30 signorina" mi rispose il primo poliziotto questa volta.
Li congedai e mi buttai sul letto, mi sentivo persa, non che non sapessi come badare a me stessa per carità, però... beh la morte di un genitore non è facile per nessuno!
Iniziai a preparare le valigie nella speranza che mio fratello non si fosse dimenticato di me, forse aveva perso il mio numero.. forse non lo so.. era ancora scombussolato per la notizia?
Dopo aver preparato le valigie sentii squillare il cellulare, sicuramente era lui.
"Pronto?"
"alee" mi chiamó serenamente mio fratello
"Lorenzo.." risposi tra lo spaesata ed il fredda.
"Beh che mi racconti?" Mi fece lui in tono scherzoso.
"Cosa? I nostri genitori sono morti poche ore fa e mi chiedi che mi racconti? Non so se sia peggiore questo o il fatto che per sentirti ho dovuto aspettare la morte dei nostri genitori." Risposi glaciale.
Lui si prese un attimo prima di riprendere a parlare. Anzi in realtà non lo sentivo più dall'altra parte, forse avevo esagerato ma mi sono trattenuta abbastanza proprio perché si trattava di lui.
"Sai, fai bene a pensare prima di parlare, non vorrei che tu facessi un'altro passo falso verso la tua sorellina; non stai facendo una bella figura." Replicai.
Dall'altro lato del telefono sentii qualcuno che scoppió in un pianto, ovviamente era lui e non avevo nessuna intenzione di fargli questo, mi prese alla sprovvista..!
"Lorenzo..."
" scusa, non pensavo te lo avessero già detto, volevo dirtelo io.. che sono tuo fratello.. avrei avuto più tatto di quelle persone. Non mi sono girato così perché non me ne frega niente dei nostri genitori.. volevo solo metterti a tuo agio... tutto qui.."
"Io credo che siamo entrambi tesi.. " mi giustificai
"Già.. comunque suppongo ti abbiano detto.. "
"Si..del fatto dove alloggiare..e non lo so ancora in realtà." Lo interruppi io.
"Beh siamo a giugno, e appena finita la scuola, questi 3 mesi puoi stare con me e vedere come va, passeremo ovviamente dagli zii e dopodiché prenderai una decisione, piuttosto.. vuoi che vengo a prenderti o ti mando il biglietto e vieni tu?" Mi chiese lui all'ultimo
"Verró io." Risposi normalmente.
"Perfetto, ci sentiamo per messaggio, tieni duro finché non sarai qui sorellina..!"
Mi congedai sillabando un "ciao" glaciale.
Come cazzo poteva fare finta di niente?! Ci sentiamo per messaggio... dio che stupido.. infondo cosa mi potevo aspettare?? È un maschio cazzo.
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| Non ti fermare | Zoda e Lortex
FanfictionAleida, Una ragazza di 16 anni ritrovandosi orfana decide di andare sotto custodia del fratello maggiore, non si sentivano da tanto tempo e non era più come lei immaginava; aveva iniziato a frequentare brutte compagnie finendo così in brutti giri. ...