Si Fece sera quando riaprii gli occhi e il mio primo pensiero fu vedere chi c'era in sala d'aspetto per me.
La paura di non trovare nessuno era tanta.
C'era solo zoda, quando aprii le tendine il suo sguardo si puntó su di me, io lo guardai malissimo e le richiusi.
Presi il vassoio che poco prima l'infermiera aveva poggiato lì e mangiai 2 Bocconi.
Sentii arrivare qualcuno, speravo tantissimo fosse Lorenzo o Robert.
"Si fra' sta notte sto io qui"
"Mamma mia non mi sento più le gambe, da sta mattina che sono qui.."
"Vatti a fare una doccia e stai tranqui."
Conosco quella voce, Lorenzo!
I due si salutano e sento la porta della mia stanza aprirsi; subito mi rimetto nel letto.
"Ciao.."
"Alzo lo sguardo verso di lui poi lo riabbasso sul cellulare."
"Ti ho portato una cosa... anzi due."
Mi mette tra le mani un orso di peluches e un libro, mi si sciolse il cuore per un momento ma tornai subito seria pensando a quello che aveva combinato.
"Credi che.. con un peluches e un libro.. si possa sistemare tutto vero?!"
"Ti posso spiegare.."
"Ah si sì aspetta, ti posso spiegare, non è come sembra.. poi? "
Prende una sedia e si siede accanto al mio letto,
"È stata lei a provocarmi..."
"Smettila Lorenzo, le cose si fanno in due." Dico prendendo il telecomando per accendere la tv, lui me lo toglie dalle mani nervosamente ed io lo guardo irritata.
"Ricapitolando... io sono andato a farmi una doccia e lei nel mentre ha unito i letti e si è spogliata.. la tentazione è stata forte, ci siamo baciati ma.. appena si è messa sopra di me non ce l'ho fatta.. mi sono bloccato e sono andato via.."
"Hai avuto quanto?! 1 settimana e mezzo? Potevi prepararti qualcosa di più scenico, bravo lo stesso!"
"Cazzo Aleida, la vuoi smettere?! Io dico sul seriooo!"
"Anch'io"
Dico senza battere ciglio.
Sospira rumorosamente, estrae il cellulare dalla tasca e si mette a smanettare.
Io prendo il telecomando e accendo la tv sperando di addormentarmi il prima possibile.La mattina dopo vengo svegliata alle 6:00 del mattino per la colazione dall'infermiera, mentre Lorenzo ancora dormiva su quella sedia da ufficio, poverino... doveva essere proprio scomodo passare tutta la notte lì.. mi dispiaceva..
Lascio il vassoio sul tavolo difronte al mio letto, il cibo dell'ospedale è totalmente immangiabile e mi rimetto a letto imprecando mentalmente. Mi avessero svegliato per un buon motivo..!
Invece no!
Verso le 10:00 arriva il medico che sveglia sia me che Lorenzo, portava il buon umore quella persona, era raggiante!
"Beeeeeh vediamo come sta Aleida questa Mattina; mmmh vedo che non hai fatto colazione e di ieri hai mangiato ben poco!"
"Senza offesa ma.. fa schifo il cibo di questo posto.."
Il dottore ride sotto i baffi mentre inizia a visitarmi, poi guarda preoccupato la mia cartella clinica.
"Che succede?" Dico io.
"Hai i valori del sangue un po' troppo bassi... hai bisogno di una trasfusione Aleida" mi dice serio.
Il dottore va via parlando con l'infermiera mentre Lorenzo inizia a massaggiarsi il collo e ad imprecare per la sedia scomoda.
"Oh peccato che non si possano unire i letti carissimo."
Mi fulmina con lo sguardo ed esce fuori dalla stanza.
Probabilmente voleva prendere una boccata d'aria, sgranchirsi o andare al bar..!
Mi dispiaceva un sacco.
Andai in bagno a lavarmi e cambiarmi nell'attesa di uscire il prima possibile da quel posto orribile; finito tutto tornai sul mio letto e diedi un'occhiata al pupazzo che mi aveva regalato Lorenzo; era bellissimo, pensai alla strada che si era fatto sicuramente di corsa per venire qui, al colpo al cuore quando ha saputo del perché ero qui e a quanto fosse stato male nei giorni in cui non ci siamo parlati..!
Assorta nei miei pensieri guardavo il pupazzo con aria rammaricata e triste.
"Cosa ti ha fatto quel pupazzo per essere guardato in quel modo?!"
Interrompe il silenzio entrando in stanza.
Un momento ma quello non era Lorenzo, quello era Zoda!
" per favore esci da questa stanza." Gli dico seria.
"Senti ti conviene venire con me, piccola."
"Piccola? Daniele va via Cazzo! "
Iniziai ad agitarmi e stringevo quel pupazzo come fosse un'antistress.
"Vieni con meeee"
"NO"
"Ok come vuoi"
Mi prende di peso sulla sua spalla e mi porta via così.
Non mi agitai, mi stavo sentendo male e non avevo la forza di reagire.
Avevo paura di zoda e l'ansia mi faceva uno strano effetto.
Mi mise seduta su un lettino alzandomi una manica della felpa, fece la stessa cosa sedendosi accanto a me; nemmeno il tempo materiale di tutto ció che io svenni.
"Dottore, venga presto, forse è troppo tardi, è svenuta! È SVENUTAAA" Dice allarmato zoda.
"Tranquillo, è normale che succeda questo. Si è agitata, almeno in questa settimana, finché non si rimette in sesto cercate di non farla agitare"
"Si ovvio."
Il dottore fece un prelievo del sangue a Zoda e lo inniettó nel mio braccio.
Avevamo lo stesso gruppo sanguigno?
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| Non ti fermare | Zoda e Lortex
FanfictionAleida, Una ragazza di 16 anni ritrovandosi orfana decide di andare sotto custodia del fratello maggiore, non si sentivano da tanto tempo e non era più come lei immaginava; aveva iniziato a frequentare brutte compagnie finendo così in brutti giri. ...