O lei o io

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andiamo via dal locale e Lorenzo prima blocca tutti.
"Allora ragazzi sta sera dobbiamo vederci a 00:30 all'aereoporto, all 1:00 abbiamo il volo"
Guardai l'orologio e bestemmiai dentro di me perché erano già le 23:00, non avrei nemmeno potuto toccare il divano, tra valigie doccia cambi e il resto.
Tornati a casa ognuno andó per i fatti suoi, io feci le mie valigie e lui le sue, doccia, cambio e via. Era già l'ora di andare.
Non potevo dormire neanche in auto per tutte le buche che prendeva; per fortuna arrivammo subito in aereoporto dove gli altri ci aspettavano già da un po'.
"Ragazzi andiamo a fare il check in e metterci in fila altrimenti perderemo il volo! " dice l'oca.
Chi correva a destra, chi a sinistra e io ero l'unica che restava indietro perché non avevo più forze ma tenevo duro assaporando già il posto sul volo in cui potevo rannicchiarmi a dormire.
Appena saliti sull'aereo io mi trovai seduta accanto all'altro coatto di Roma ovvero Luca; non è che avessi tutto questo rapporto ma era simpatico e sembrava il classico tipo che ci provava con tutte.
Non feci in tempo a sedermi che subito mi addormentai e dormii per TUTTO il volo. Tutto
"AOOO ma Questa qua ha preso sonniferi? Non si sveglia manco se cade l'areo"
"È solo stanca... non si è fermata un secondo oggi.." dice Zoda cercando di essere il più distaccato possibile.
Mi svegliarono quando l'areo atterró e andammo tutti insieme con il taxi nell'hotel in cui alloggiavamo.
"Salve, abbiamo ordinato delle camere a nome
Mirabella, sodano, menchi e D'innocenzio."
"Salve, guardi abbiamo avuto dei problemi e per un affollamento alcuni sono stati spostati. Allora qui abbiamo.. una camera per Mirabella Lorenzo e Menchi Greta; un'altra invece a nome Sodano Mirabella."
"E noi?" Dissero all'unisono Muso e Luca
"a voi ci penseremo noi personalmente, verrete accompagnati nel nostro nuovo hotel a poca distanza da qui, ci dispiace per i disagi ma sarete compensati con il servizio in camera."
"Disagi" dice lorenzo
"Beh vi sono state assegnate solo 2 camere matrimoniali."
"Beh io sono stanco l'importante è che c'è un letto non mi va di discuterne." Dice Zoda.
La receptionist ci da ad ognuno la tessera e ci fu una corsa alle camere da parte di tutti tranne che da me, io presi l'ascensore con tutta la calma del mondo; quando arrivai non viddi nessuno nel corridoio, bene erano già entrati, pregavo dio di non trovarmi in camera con Greta. Avrei preferito una tigre da ammaestrare.
Appena strisciai la carta sulla porta si apri e davanti a me c'era Zoda che era intento a disfare le valige.
"Che fai? Resti lì o entri e chiudi la porta?! Sai non vorrei ammalarmi in vacanza."
"Oh sei sempre il solito simpaticone." Dico sarcastica io.
Mi butto sul lettone e in un attimo quasi mi addormentai finché non mi venne in mente che quella sera io avrei dovuto dormire con Zoda... QUINDI QUELLA TROIA DORMIVA CON LORENZO?!?! Nononononono. NO.
mi alzai e andai a bussare TROPPO insistentemente nella camera di Lorenzo.
Mi aprii la troia che io spostai con pochissima delicatezza anzi, la spinsi brutalmente dall'altra parte della stanza e andai dritta da Lorenzo.
"Che cazzo Hai fatto?? Questa è una tua idea?"
"Che cosa?" Mi dice lui il più tranquillo possibile.
"Tu volevi dormire con Greta...la vacanza era solo una scusa vero?!"
Lui non mi rispose mi guardava come se cercasse qualcosa dai miei occhi, probabilmente faceva finta.
Io senza lasciarlo parlare tornai in camera mia e mi accovacciai in un angolo del letto.
Mi sentivo male, malissimo, avevo letteralmente un senso di nausea e sentivo caldo. Caldissimo.
"Tutto bene?" Mi chiede zoda.
"No." Dico secca io.
Chiamo la reception per farmi portare un termometro e misurai la febbre.
"Sul serio? Credi di avere la febbre? Io spero di no, saresti davvero sfigata ad avere la febbre in vacanza.."
"LA MIA SFIGA SEI TU OKAY? SEI TU E QUELLA GRANDISSIMA ZOCCOLA DELLA TUA AMICA DI MERDA! NON CE LA FACCIO PIÙ DA QUANDO È ARRIVATA LEI NON SAPETE NEMMENO CHE ESISTO, AVETE NOTATO I MIEI CAPELLI NUOVI? IL MIO TRUCCO?! NOOO NON ADESSO, STA PARLANDO GRETA, NO NON ADESSO, C'È GRETA. ORA ANDATE A FANCULO VOI E GRETA CHE IO MI SONO ROTTA GIÀ DA UN PO'. " sputo acida, non so da dove presi il coraggio ma lo feci. Presi la carta della mia camera, la borsa e andai via dall'hotel sotto lo sguardo a dir poco basito di Zoda.
C'era il diluvio universale fuori e mi persi minimo 3 volte, Londra era grandissima ma non c'era una farmacia.
Comprai delle tachipirine, gocce, qualunque cosa servisse per farmi passare la febbre e poi mi fermai a un supermarket vicino per comprare qualche dolciume.
Cacciai un attimo il cellulare per vedere l'orario, erano le 22;20 e c'erano chiamate perse sia da Zoda che da Lorenzo, soprattutto da Lorenzo.
A me non fregava più niente.
Tornai in albergo perché ero bagnata fradicia e con la febbre diciamo che non era il massimo.
Non appena ero nella hole venni assalita da Mio fratello che mi tirò per il lembi del giubotto e mi gridó in faccia che si era preoccupato, dove cazzo fossi finita e tutte quelle solite cose che si chiedono ad una ragazza scappata di casa.
"Stammi a sentire. Sei in camera con lei? Fai finta che io non esista. Goditela. Quando torniamo a Milano prendo le mie cose e vado a vivere per sempre con gli zii " mi tolsi le sue mani di dosso e me ne andai in camera.
"Oh finalmente, ma dove cazzo eri?" Gli sbatto letteralmente in faccia la bustina con le medicine e lui non replicó, andai in bagno a lavarmi, mi misi anche il pigiama e armata di dolciumi e medicine mi infilai a letto.
"Non vieni con noi in discoteca?!"
Lo guardo male, gli bastó come risposta.
In realtà quella sera ero talmente nervosa e presa a pensare cosa cazzo avrebbero fatto nel lettone Greta e Lorenzo che non sentii Zoda arrivare e dormire con me. Era come se stessi da sola.

| Non ti fermare | Zoda e LortexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora