Sophie dei giorni nostri.

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Il giorno dopo mi svegliai senza mio fratello accanto, mi impaurii non sapevo dove fosse e per lo più non sentivo nessuno.
Andai in cucina e trovai un post-it con scritto:
"Buongiorno io e Zoda siamo a fare dei servizi, torniamo per pranzo insieme agli altri, ti prego vai a fare la spesa che abbiamo finito tutto tanto hai la carta. "
Speravo solo che non ci fosse nemmeno Greta.
Mi misi velocemente un pantalone di tuta e una felpa e uscii di casa prima che potessero chiudere i negozi; comprai pane, sugo, uova, latte, pasta, pesce, carne, dolci, salati ecc.
feci quasi 150€ di spesa e per quante buste avevo chiamai l'autista sperando che potesse venirmi a prendere. Per fortuna così fu.
Erano quasi le 13:00 così iniziai a mettermi all'opera ma chiamai prima Lorenzo chiedendogli per quante persone dovessi cucinare, 5, perfetto, spero che tra quelle 5 non ci sia quella zoccola altrimenti glielo metto per davvero il veleno nel cibo che mangia.
Arrivarono prima del previsto così li feci accomodare a tavola e misi qualche stuzzichino, olive, succo, the, patatine, insomma qualcosa per mantenersi finché non fu pronta la pasta; la misi a tavola e andai subito in cucina per preparare il secondo, non avevo idea di cosa cucinare..!
Per fortuna avevo comprato l'insalata Mista di frutti di mare e in più cucinai qualcosa di carne mista.
Appena arrivai a tavola per sedermi finalmente il mio piatto di pasta era freddo, così decisi di andare a buttarlo..
"Che fai?" Mi dice Lorenzo.
"Nulla... lo metto via perché...si è raffreddato"
"Vado a riscaldartelo, dammi qua."
"No tranquillo preferisco mangiare la carne, davvero."
"Almeno cerca di mettertene una bella porzione. Devi mangiare di più.!"
"Tranquillo..."
cercai di rassicurarlo ma in realtà era preoccupato e lo era anche Zoda che mi teneva sempre gli occhi addosso squadrando ogni singola mossa anche se eravamo abbastanza lontani.
Finito il secondo gli amici coatti romani di Lorenzo chiesero se c'era il dolce
"Sisi ragazzi lo vado a prendere" dico lasciando la forchetta e quindi anche il secondo.
"Vado io." Risponde zoda
"No davvero, non preoccupatevi."
Mi fiondò in cucina facendo il prima possibile sperando che il mio secondo non si raffreddasse ma non fu così e andai a buttare via anche quello.
Lorenzo mi guardó malissimo insieme a Zoda e io li rassicurai "mi rifarò col gelato, almeno quello non si raffredda no?!" Ma non appena mi misi a mangiare io gli altri avevano già finito e si andarono ad accomodare in salotto davanti la tv; restai li da sola a mangiare quel gelato che mi sapeva di tristezza e depressione e guardai stanca la montagna di piatti che mi aspettava da lavare.
Sentii qualcuno dietro di me ma non mi importava, ero così stanca...
"Almeno il gelato finiscilo, li lavo io i piatti."
Riconobbi subito la voce profonda di Zoda e mi vennero i brividi.
"Non so come sei abituato con Lorenzo ma se a casa mia gli ospiti sono ospiti non gli faccio toccare nulla." Rispondo senza nemmeno girarmi, sapevo già che non avrei potuto sopportare il suo sguardo truce e serio.
"Questa mattina sei andata a fare la spesa, hai cucinato e..-"
"E ora lavo anche i piatti, cosa credi che sia andiccapata? So fare tutto tranquillo."
"Fanculo. Volevo solo darti una mano mi sembravi stanca." Dice freddo andandosene; lo tirai da un braccio in attesa che si voltasse ma così non fu, si allontanò dalla mia presa in modo poco delicato senza nemmeno guardarmi.
DIO MA COS'HA IL CICLO????
Non finii nemmeno il gelato che subito mi fiondai a fare i piatti, avrei voluto dormire per tutto il pomeriggio..!
Non appena ebbi finito mi sentii chiamare da mio fratello che era con gli altri in salotto.
"Lore, sto arrivando..."
mi chiede di mettermi comoda sul divano ma aveva una faccia che non mi convinceva e gli altri anche... erano troppo seri.
" che succede???! Oddio raga non mi fate prendere ansia, non mi fate agitare che oggi come minimo mi viene un attacco di cuore e non posso permettermelo."
"Ascolta..! Tu. Devi fare le valigie."
"C...cosa?!"
D'un tratto impallidii e iniziai a tremare, il respiro cambió e i miei occhi si fecero cupi e tristi.
"Io..io va bene si.. o..ok" Dissi con lo sguardo basso finché non sentii una risata che rimbombava per tutto il salone.
"Giuro che ora ti spiego HAHAHAHA" dice lorenzo.
io lo guardai stanca e impaziente.
"Le valige le devi fare per davvero, ma le dobbiamo fare tutti. Anche io, anche Muso."
"Ah..."
"PARTIAMO!" Mi dice contentissimo.
"Cosa?? Ma che dici?! Dove?!"
"Ho pensato ti facesse bene un viaggio.. e ho preso dei biglietti per Londra."
Sfoderai uno dei più grandi e sinceri sorrisi e Lorenzo mi abbracció forte forte.
"Daje che la fa freddo te porto a compra' qualcos'altro!" Mi dice Muso, il coattone di Roma nonché "autista" di Lorenzo.
"Hai la carta no?! Quindi perché no?!" Dice quest'ultimo.
"Ma è tua.. e ho speso già un sacco di soldi.."
"Ora è tua. E finiscila di preoccuparti dei soldi. Non è un qualcosa che ti riguarda."
"Hai 30 minuti per andarti a preparare, sbrigati ti aspetto qua" dice l'autista.
Io mi fiondai dritta dritta in doccia poi mi misi un pantalone comodo largo, le mie amate Adidas e una maglietta normale rosa e bianca.
Mi fiondai in macchina che lui aveva già messo in moto e ci incamminammo verso il centro commerciale... che carino, si preoccupava per me! Anche la sorpresa di Lorenzo era carina, erano tutti carini tranne Zoda.
"Mi togli una curiosità?!" Dissi io a Muso.
"Spara." Fece lui.
"Chi verrà con noi a Londra?!"
"Beh noi di oggi e credo basti... "
Stavo già per tirare un sospiro di sollievo
"Ah nono aspetta... credo ci sia anche Greta, tuo fratello e Zoda hanno voluto invitarla."
"Ah ecco.."
"Che c'è? Non ti piace? Ti sei intristita .."
"No è tutto okay..."
Stavo pensando di fare la finta ammalata per non andarci, se c'era lei nessuno mi avrebbe più cagata...!
"Arrivatii."
Muso mi portó in oltre 20 negozi avevamo entrambi le braccia doloranti per quante buste avevamo e in più mi portó dal parrucchiere decidendo già cosa avrebbero dovuto farmi.
Restai li per qualche ora, quanto avrei voluto dormire con quei massaggi ai capelli giuro.. non so come facevo a tenermi in piedi.
Il risultato finale fu stupendo, avevo tagliato di molto i capelli facendo un caschetto, muso appena mi vidde mi disse "cazzo si, era questo quello che volevo, somigli tanto a Sophie marcho"
"E chi è ?" Feci io.
Lui rimase shoccato da quello che avevo appena chiesto.
"Il tempo delle mele ti dice qualcosa?"
"Si che avrebbero potuto dargli un titolo migliore"
"Ahhh che stupida che sei, è un film che ha avuto un sacco di successo nel 1980, lo vedremo insieme dai."
Mi portó a casa, era tardissimo, erano le 21:45 e Lorenzo mi chiamó dicendo di raggiungerlo nel locale in cui stava con gli altri.
Lasciammo le buste a casa e io mi cambiai cercai di mettermi un bel jeans attillati è una magliettina scollata; mi truccai in auto e poi scesi trovando i soliti compresa quella gallina di Greta.
Il mio sguardo cambió subito, mi incupii.
"Ordino io per lei." Dice mio fratello guardandomi sottecchi.
Io non ci feci molto caso, ero immersa nei miei pensieri e quando arrivò la cena io mangiai poco e niente .
Tutti pendevano dalle labbra di Greta e dai discorsi stupidi che in realtà non potevano interessare a nessuno.

| Non ti fermare | Zoda e LortexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora