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Sentii il mio cellulare squillare.
Un momento... ma era troppo presto..
un momento.. ma questa non è la mia sveglia..!
Era Lorenzo.
Non avevo nessuna intenzione di rispondergli, silenziai il cellulare e andai a fare colazione.
Quella mattina mi sarei dovuta presentare a lavoro per firmare il mio contratto con il capo.
Era davvero presto per tornare a letto, non avevo nemmeno sonno, così decisi di crearmi un finto account per vedere come andava la situazione di Greta.
"Dio, sicuramente dovrò prepararmi i pop corn" Dico tra me e me ridendo.
Mentre stavo creando il mio finto account decido di accendere la tv; giusto per avere un po' di compagnia visto che Robert dormiva.
"[...] Greta menchi, la conosciuta YouTuber di 21 anni, ieri sera è stata brutalmente pestata da un branco; non si hanno notizie dei colpevoli ma la polizia è alla continua ricerca."
La cosa mi metteva parecchia ansia, quindi decisi di spegnere.
Andai a guardare le storie di Zoda.
Solo brutte parole.
"Non ci sono parole per descrivere tutto questo, bestie. Disumani.
So chi è a capo di tutto questo ma spero di sbagliarmi di grosso altrimenti sarà peggio per questa persona; non è successo niente di grave a Greta e non vuole sporgere denuncia.
Nonostante tutto queste persone oltre che mettersi contro Greta, si sono messe contro di me. Spero di sbagliarmi ripeto, ma la persona che è a capo di tutto questo, se è davvero chi io penso che sia è in guai grossi."
Sbianco e sento un nodo che mi si forma alla gola.
Vado sul profilo di Greta per vedere cosa avesse messo lei; anche lei una scritta breve.
"Non so cosa io possa aver fatto per suscitare tanto odio in queste persone che mi hanno fatto del male, ma ci tengo a dire che non mi importa di trovarli e denunciarli o ricambiare con la stessa moneta, vorrei solo guardarli in faccia e chiedergli perché a me..!
Detto questo prenderò una pausa da tutto e da tutti in attesa che si calmino le acque e per smorzare un po' la paura, la paura di non poter uscire di casa da sola e trovarsi qualcuno che ti aggredisce alle spalle.. domani partiró fuori dall'Italia. Un bacio a chi mi è stato vicino."
Le sue parole non mi toccano.
Avevo solo paura di cosa mi potesse fare Zoda.
Mi faccio una doccia, mi vesto, mi trucco, e mi avvio a piedi verso il lavoro in compagnia di Google maps.
"Buongiorno amo, non mi hai manco salutato cattiva, prima lezione di uni oggi alle 12;00"
"Scusa Amo, sono stata impegnata a vedere le cagate che hanno pubblicato zoda e Greta, in bocca al lupo per il primo giorno tesoro!"
Arrivata abbastanza presto al lavoro però per fortuna c'era già la titolare che mi invitò dentro.
Firmato il contratto mi diede una copia per riguardare quello che non andava bene a casa e farglielo presente. Rimasi contenta, avevo trovato delle brave persone in quel ristorante ma tutto stava finendo..

Dopo aver firmato il tutto vado fuori dal locale e a quella vista diventai improvvisamente bianca, mi scosse talmente tanto quella presenza che mi caddero i fogli di mano.
Cosa?? Non è possibile.
Avevo davanti ai miei occhi Zoda, con il fuoco negli occhi e le braccia conserte che mi guardava fissa negli occhi.
Io rimasi immobile, sui miei passi. Sul posto.
Zoda si avvicinò a me piano piano.
"Ti conviene venire con me e fare ciò che ti dico altrimenti finirai allo scoperto, stronza."
Dopo aver parlato mi stritola un polso e mi porta con se come fa una mamma con una bambina capricciosa e viziata.
Avevo le lacrime agli occhi. Non volevo dargliela vinta però; quindi rimasi seria e mi accomodai sul sedile accanto a quel del guidatore nell'auto di zoda ma non partimmo.
Guardavo davanti a me, non avrei mai e poi mai avuto il coraggio di affrontarlo.
Mi sento arrivare uno schiaffo.
"Sei stata tu."
"No."
Un'altro schiaffo.
"Dammi il cellulare"
"No"
"Me lo prenderò da solo Aleida, e non con le buone maniere." Mi dice nervosissimo.
"Non... non hai il diritto di farmi questo."
"Da adesso si."
Caccia un foglio e me lo sventola davanti.
Lo prendo, era una comunicazione ufficiale che diceva che Zoda era l'unica persona che conoscevo in grado di poter badare a me visto che Lorenzo non ha una casa al momento, con i miei zii è successo il 'rapimento' e Greta non aveva nessuna intenzione di occuparsi di me.
Rimasi allibita. Ora che ero sotto la sua tutela poteva farmi ciò che voleva. Mi avrebbe reso la vita impossibile..!
Mi strappó il foglio dalle mani e lo ripose al sicuro.
Lo guardai in faccia.
"mi fai schifo. Sei una persona orribile, arrivare a mandare un branco per prendere a botte Greta?! Sei una persona indecente. Sei cattiva"
"Allora perché mi hai preso sotto la tua custodia ora? "
"Perché ti devo dare una lezione tesoro! "
Mette in moto l'auto e mi porta in un appartamento malfamato ai confini di Roma.
Mi spaventai. Tanto.
Uscimmo fuori dalla macchina e non appena fuori mi prese per quel dannato polso e mi strattonò in continuazione.
Avrei dovuto aspettarmi il peggio e non tardò ad arrivare.

| Non ti fermare | Zoda e LortexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora