Debito

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Il volo aveva fatto ritardo per non so quale motivo, non ci avevo capito niente, quindi mi ritrovai alle 22;00 a casa di Zoda dopo aver vomitato l'anima con gli altri che erano andati tutti a casa tranne una, la Troia.
Mi butto sul "mio" letto, era l'unica cosa sicura nella casa di Zoda, ma subito qualcuno mi tirò via da lì.
"Non so chi tu sia ma non puoi tirarmi via dal MIO letto, questo è qui da quando sono arrivata in questa casa io..-"
"Shh. Vieni qui." Riconoscevo quella voce profonda, mi ha portato in salotto dove c'era un lettone enorme e mi fa adagiare li dolcemente.
Lui si butta accanto a me ma si gira dalla parte opposta, CHE PALLE MA CHI LO CAPISCE QUEL TIPO?! Boh.
La mattina dopo mi sveglio con delle urla, 2 persone stavano litigando ma non capivo chi cazzo fossero..! Presi coscienza, mi risvegliai,
NON CI POSSO CREDERE, Greta e Zoda che litigano. Aiut. Dove sono i miei pop corn?!?!?
"Te ne devi andare da qui. Troia. Troia. "
"Non mi puoi chiamare in questo modo..!"
"Infatti, tu sei peggio, fai schifo. Col mio migliore amico poi.. per me può andare a vivere sotto i ponti adesso, e tu insieme a lui."
"Lore ma io...-"
OMG HA SBAGLIATO PURE NOMEEEE!
"Ora basta... vattene."
Sento aprire la porta, una valigia pesante e i suoi tacchi così leggeri, non appena Greta varca la soglia di casa lui sbatte la porta in una maniera allucinante e va via nervoso.
Mi metto dritta con la schiena sul letto in attesa che lui si accorga di me ma niente, potevo capirlo benissimo vista la situazione; vado in cucina consapevole che se dico una parola di troppo o mi arriva un piatto in faccia o mi si pianta un coltello da qualche parte.
Lo guardo tra lo spiazzata e l'impaurita lui era scazzato, aveva il fuoco negli occhi e quando era incazzato la pupilla dei suoi occhi era tutta nera come gli alieni..che impressione.
"Dobbiamo parlare."
Mi schiarisco la voce, ora avevo letteralmente paura.
Mi siedo molto lentamente.
"Se vuoi fa prima colazione, serviti pure."
"Non ho più fame..."
alza gli occhi al cielo poi li riporta su di me e si siede difronte.
"In breve, tuo fratello è nella merda, non gli è arrivato il suo stipendio e deve risolvere la cosa, mi ha chiesto un'appoggio per i prossimi 2-3 mesi e glielo avevo concesso... ieri sera io e te abbiamo dormito in salotto mentre lui e Greta nella mia camera.. nella nostra.. e.. beh questa mattina Lorenzo non c'era, è andato via presto ma c'era Greta.. nuda, i letti uniti e i vestiti a terra."
Divento seria anche io. Sapevo che non era finita lì.
"L'ho cacciata, e gli ho detto di non farsi vedere anche a Lorenzo; penso che andrà a stare da Greta per quei 2-3 mesi o da qualche amico ma è probabile da Greta al 95%, lo conosco..."
"Okok.. se mi dai 20 minuti cerco di contattarlo prendo la mia roba e vado..-"
"No. Non ti sto cacciando, penso che sia meglio che tu rimanga qui.. sai è un casino e tuo fratello anche se ha 18 anni non sa gestire se stesso immagina una sorella..! Però sei libera di fare quello che vuoi, stare qui o andare con lui."
"Ma lui sa di tutto questo?!"
"No ma lo saprà presto..! "
"Non mi lascerà mai stare con te.."
"Se ha un minimo di intelligenza lo farà, una ragazza ha bisogno dei suoi spazi e sopratutto non deve stare appresso ad un lunatico come lui. "
Abbasso lo sguardo.
"Comunque.. le mie cose.. io, metà sono da Lorenzo e metà sono qui... io.."
"Vado a prenderle io oggi."
Gli sorrido e lui ricambia sadicamente.
"Ma cazzo io ho ancora sonno.." dice lui.
"Anch'io.."
Senza dirmi niente o invitarmi si alza e va in salotto, abbassa le veneziane per non far entrare luce e si infila sotto le coperte.
Io mi siedo timidamente ma lui mi trascina verso di lui facendomi stendere e per la prima volta mi stringe forte a se.
Ci addormentiamo tranquilli fino a che non lo sento farneticare..
"Cazzo.. si. Dio quanto sei bona.. lì.. brava"
Si dimena, poi si abbraccia il cuscino, il respiro è mooolto affannato.
COSA?! STAVA FACENDO UN SOGNO EROTICO DIO MIOOOOO! Aiut.
Che imbarazzo.
Mi alzo di scatto, vado a farmi una doccia rilassante, ne avevo busogno dopo quello che era successo; dopodiché vado in cucina, volevo preparare qualcosa di buono per lui.. visto che mi stava ospitando a casa sua.
Questo è il mio problema.. mi sento sempre in debito quando le persone mi fanno un favore...
Per la casa inizia a diffondersi un'odore di lasagna talmente forte che Zoda si sveglia e si affaccia in cucina sorridente.
"Mi hai fatto tornare il buon umore con questo profumino ! "
"Dai che è pronto."
"Vado a farmi una doccia veloce e arrivooo"
"Ti aspettooo"
Dio quanto cazzo avrei voluto essere in doccia con lui in questo momento..!
Accendo la tele mentre lo aspettavo ma ero immersa nei miei pensieri, pensavo a come si chiamasse, al fatto che io in realtà non sapevo niente di lui..se aveva fratelli.. il suo vero nome. Non sapevo niente..chi avevo davanti?
"Piccola Aleidaaa"
"Mhh"
"A che pensavi?" Dice riempiendosi il piatto.
"Come ti chiami...?!" Chiedo un po' incerta.
Lui scoppia a ridere "Perché questa domanda?"
"Non so nulla di te..." abbasso lo sguardo.
Mi fa una carezza sul viso e poi si siede difronte a me. Che situa ansiogena

| Non ti fermare | Zoda e LortexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora