La luce accecante che entra dalla finestra mi da' un pessimo risveglio.
Mi stiracchio, ma ripoggiando le braccia sul letto mi accorgo che Stefano non è più al mio fianco.
Cerco di svegliarmi e ragionare lucidamente per guardare se per caso fosse in giro per la stanza, ma niente.
Comincio a entrare nel panico, che se ne sia andato perchè è incazzato con me per quello che è successo ieri sera?
Avrei potuto dissimulare meglio, non fare lo psicotico e voltarmi dall'altra parte.
Stefano è una persona piuttosto orgogliosa e sopratutto imprevedibile.
Mi alzo frettolosamente completamente rincoglionito dal sonno e mi infilo addosso qualcosa di presentabile senza fare caso a cosa sia.
Se fosse uscito sta mattina presto senza avvertire?
Se non fosse più rintracciabile?
Se per qualche motivo ora non avremmo più lo stesso rapporto di prima?
Quando entro in cucina fortunatamente le mie paure vengono smentite immediatamente.
Stefano è tranquillamente seduto al tavolo con Surry a fare colazione, lo vedo ridere e mi rassereno.
《'Giorno》borbotto lasciando scivolare via l'ansia.
《Ben svegliato essere》replica Surry mettendosi a ridere per lo stato osceno che sicuramente hanno i miei capelli.
Stefano non risponde.
Mi siedo al tavolo, ma al contrario del solito non mi siedo a fianco di Stefano ma di fianco a Surry.
Stefano non ha ancora alzato lo sguardo dalla tazza e io decido di fare lo stesso fissando il pacco di biscotti in cui cerco di trovarne uno da mangiare.
Il silenzio cala brutale, non è una cosa che succede spesso quando si è assieme.
《Beh... che avete voi due?》chiede Surry.
Io e Stefano ci guardiamo di colpo spaventati, come se avessimo qualcosa da nascondere di indicibile, quando non è assolutamente così.
《Non vi parlate, non alzate la faccia dal tavolo, Sascha da quando in qua non ti siedi al fianco di Stefano per progettare scherzi da fare?.... e poi...》si sofferma a guardarmi per un attimo.
《...Perchè hai addosso la felpa di Stefano?》chiede lasciandomi di stucco.
Ne io ne Stefano ce ne eravamo resi conto e entrambi arrossiamo di colpo.
《Em... mi sono vestito senza pensarci...》rispondo.
Agli occhi di Surry le nostre reazioni devono essere sembrate molto più strane di quanto dovrebbero.
Mi fissa con lo sguardo sospetto facendomi quasi ridere per la faccia buffa che assume.
《Guardate che se scopate assieme potete dirmelo, non è un problema per me》afferma tranquillamente Surry come se stesse parlando del tempo.
Stefano inizia a tossire a ripetizione rischiando di strozzarsi con la colazione e io scoppio a ridere.
Solo Surry potrebbe essere così apatico da parlare di cose simili serenamente.
《Tranquillo Surry non andiamo a letto assieme...》 rispondo ancora ridendo.
《... non in quel modo per lo meno》ridacchio ammiccando a Stefano che non reagisce in nessun modo se non arrossendo ancora di più.
Per un attimo mi sorge in mente il pensiero che lo strano modo di Stefano di approcciarsi a questo discorso, argomento di cui di solito non ha problemi a discutere, sia legato a ciò che deve aver pensato ieri sera per aver avuto quell'erezione.
Ma come tanti altri pensieri lo accantono, iniziando a pensare al video che registreremo questo pomeriggio sull'obbligo o verità, dandomi dello sciocco per aver solo permesso che un pensiero simile mi sfiorasse la testa.
Io potrei anche essere attratto in qualche modo da Stefano non sarebbe la prima volta che mi piace un uomo, ma lui è perfettamente etero.
Almeno così credevamo tutti... fino a che non ci saremmo dovuti ricredere...
~Kaminari
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| You are my safe place | ~ Saschefano
FanfictionFAN FICTION SASCHEFANO ~Niente è mai come sembra. Le persone deludono, le persone si arrendono. Spesso...troppo spesso mentono. Troverò la forza di voler sopravvivere agli schiaffi della vita? Assieme a te forse sì.~ - - - Estratto dalla storia: 《...