Capitolo 12

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Metto il gel cercando di sistemare questi capelli impossibili.

Trovo in qualche cassetto nascosto un correttore che avevamo preso tempo fa assieme ad altri trucchi per vecchie challenge fra mates e lo applico sul succhiotto.

Per quanto mi piaccia guardarlo e averne il ricordo, nonostante i problemi che ha portato, non si sa mai quali nuove conoscenze di un certo tipo posso trovare in discoteca, quindi è meglio coprirlo.

Non mi voglio certo illudere che Stefano provi qualcosa per me, quindi devo darmi da fare per spassarmela se capitasse.

Indosso la giacca di pelle sulla mia immancabile felpa nera nera col pugnale che tanti iscritti veterani potrebbero ricordare come memoriale del mio canale youtube, dei semplici jeans scuri e delle jordans.

《Stefano sei pronto?》dico a voce alta uscendo dal bagno.

《Prontissimo》risponde lui con sarcasmo.

Quando infatti entro nella stanza lui è ancora in mutande che cerca di abbottonarsi maldestramente la camicia.

《L'hai abbottonata storta》gli dico ridendo.

《Lascia faccio io》continuo, sbottonandogliela nuovamente e cominciando a rimettergliela nel modo giusto.

Abbiamo provato ad invintare anche Surry ad unirsi a noi, ma ha detto di preferir restare a casa e di chiamarlo in caso di bisogno di aiuto.

Certo non si può dire che Stefano non abbia un bellissimo corpo definito penso svolgendo il mio lavoro.

Sento il suo sguardo bruciare sul mio volto, faccio di tutto per evitare il suo sguardo in un momento che assurdamente trovo imbarazzante.

Assurdamente perchè con lui ho condiviso tante di quelle cose per cui questo tipo di imbarazzo dovrebbe non esistere.

Ma a quanto pare in questo periodo devo avere gli ormoni con la luna storta.

Non ci vuol molto da casa ad arrivare al "The Club Milano", la migliore discoteca per maggiorenni della città.

Qui c'è sempre dell'ottima musica e dei cocktail fatti a dovere.

《Sascha!》cerca di urlare Stefano sopra la musica quando riusciamo ad entrare.

《Vado a prendere dei cocktail! Cosa vuoi?》chiede avvicinandosi al mio orecchio quasi a sfiorandolo con le labbra.

《Un Negroni se c'è!》rispondo parlando forte a mia volta.

È un cocktail abbastanza pesante, ma tanto so già che Stefano, come al solito quando si va in discoteca, non ne uscirà sobrio e io non voglio essere da meno, ma reggo l'alcol meglio di lui.

Dopo dieci minuti dalla sparizione di Stefano decido di tornare a ballare, sicuramente avrà incontrato una marea di coda.

Oppure ha trovato qualcuno che ha attirato la sua attenzione più dei cocktail da portarmi.

La gelosia mi schiaccia di nuovo il petto e comincio a guardarmi in giro alla ricerca di qualcosa che possa calmarmi un po' i nervi.

Tra un tavolo e l'altro riesco a recuperare una bottiglia che mi offrono e contento me ne torno dove dovrebbe aspettarmi Stefano, mi accorgo di barcollare e non poco.

Quando guardo la bottiglia infatti mi rendo conto di averla lasciata quasi vuota senza neanche essermene accorto.

《Sascha! Ecco dov'eri finito!》 Mi dice sollevato quando mi vede.

《In sto casino credevo che fossi andato a farti qualcuna》ride forse con una vena di tristezza sul volto.

《Stefano!》dico abbracciandolo d'istinto completamente senza un senso logico, come se mi fosse mancato.

Probabilmente sono felice a causa del fatto che con la sua frase scherzosa sottoindende che lui non si sia fatto nessuna nel frattempo.

Inoltre divento stranamente più dolce sotto gli effetti dell'alcol.

《Ho preso i cocktail, ma sei sicuro di volere il tuo? Mi sembri già quasi arrivato》Dice scherzando.

《Sto benissimo》rispondo tutto fiero, ma risultando esilarante per il mio tono di voce sfalzato.

《Non è giusto che solo tu sia ubriaco!》mi urla poi Stefano sorridendo maliziosamente.

《No, Stefano non berlo al goccio che non lo reggi!》dico riprendendo un attimo il contatto con la mia sanità mentale.

Ma lui fa spallucce e comincia a beve in un colpo solo tutto contenuto del cocktail senza fermarsi neanche a respirare.

Io rido sconsolato, dovrei sapere bene che Stefano ama le sfide, dirgli che non dovrebbe berlo di fretta equivale a farlo ubriacare.

Quando poggia giù il bicchiere per un attimo strabuzza gli occhi.

《Wooo!》urla poi.

《Andiamo a ballare Sascha!》ordina tirandomi per un braccio con un po' troppa energia costringendomi a finire anche a me velocemente il cocktail che con tanta fatica mi aveva portato.

Inutile dire che Stefano è completamente andato con un solo cocktail e qualche shottino che deve essersi fatto fare al bancone, ma è tremendamente dolce e attraente anche così.

Io invece vedo leggermente sfocato e non faccio altro che cercare di frenare la voglia di prendere Stefano da parte per baciarlo, non riesco neanche a controllare i miei pensieri.

L'unica cosa che mi viene in mente per evitarlo e uscire da questa situazione è provarci con qualcun altro.

Possibilmente una ragazza.

Scusami Stefano, ma sono un codardo. La paura della tua reazione supera quella di tentare con te...

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