Capitolo 21

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《Continua Stefano...》ordino sentendo come un fuoco montarmi dentro.

Il dolore inaspettato spinge le persone o alla rabbia o alla violenza, credo che il mio mi stia portando sul baratro di entrambe.

Una parte di me vorrebbe prendere Stefano e distruggerlo moralmente e fisicamente esattamente come ha fatto lui.

Un' altra parte vorrebbe invece prendere tutto e scappare lontano fino a fermarsi.

Per poi sedermi in un angolino a piangere fino a quando il dolore non sarà passato.

Ma non posso farlo... la mia parte masochista mi costringe a restare qui ad ascoltarlo.

《Sascha...c'è un' altra persona che oltre a me sapeva tutto questo...》mormora non riuscendo a incrociare il mio sguardo.

《È Surry vero?》chiedo sicuro già della risposta.

Lui annuisce appena.

《Devi promettermi che non te la prenderai con lui, incazzati con me, ammazzami di botte, fammi quello che vuoi ma non prendertela con lui》chiede alzando leggermente lo sguardo.

È onorevole che nonostante il suo stato confusionario sia in grado di pensare alle conseguenze delle sue azioni su Salvatore.

Perchè a suo tempo non ha pensato di fare lo stesso con me?

Perchè non ha potuto immaginare che ci sarei restato a pezzi se l'avessi scoperto.

Non ha più importanza ora.

Faccio un cenno di assenso perchè altrimenti so che non me ne parlerebbe e io devo sapere.

《Io ho mentito... su una cosa all'obbligo e verità quel giorno. Io e Sbuci non siamo mai stati assieme, ne mi è mai piaciuto, la persona a cui in realtà mi riferivo in realtà era Surry》cala d'improvviso il silenzio.

Resto sbigottito e rintronato dalla furia con cui i pezzi vanno a collegarsi nella mia testa.

Tutti gli sguardi, la dolcezza, il sapersi capire con uno sguardo, il nascondere un qualcosa...

《Perchè hai mentito?》domando non capendo quale motivo ci sarebbe mai potuto essere.

《Io e Surry siamo stati assieme più tempo di quanto ci piaccia ammettere, ci siamo amati credo... Forse lui ha accettato di aver chiuso solo di recente, ma alcune cose sono destinate a finire. Quando abbiamo deciso di chiudere ero talmente confuso che credevo addirittura di non essere mai stato gay... pff cazzate》racconta tutto questo con dolore e disprezzo per se stesso nella voce, ma non riesce a farmi pena.

《Comunque Surry mi aveva fatto una promessa... se io non avessi mai rivelato il suo segreto avrei potuto chiedergli una volta nella vita di fare per me qualunque cosa》.

Resto stupito, Surry ha davvero così tanta paura di ciò che noi e chiunque altro avrebbe pensato di lui se avessimo scoperto del suo essere gay?

Qualcosa mi dice che non è finita qua.

《Io allora poco dopo gli ho raccontato tutto ciò che avevo in mente e gli ho detto di rispettare il suo patto tenendo la bocca chiusa e pilotando già in precedenza l'obbligo o verità》.

Dallo stupore quasi perdo la presa delle spalle di Stefano, tutto era stato programmato, anche alle spalle di Giuseppe oltre che alle mie.

《Infatti era già stato deciso che quel succhiotto avrei dovuto fartelo io. Sapevo che Sabrina sarebbe arrivata e che l'avresti respinta portando il mio marchio... e così è stato》.

Mormora strizzando gli occhi aspettandosi probabilmente uno schiaffo che non arriva, sono troppo scosso per darglielo.

《Cosa avrebbe spinto Surry a fare un gesto simile?》chiedo in preda a una crisi interna di panico, so che ci dev'essere dell'altro.

《I-io non dovrei dirtelo》risponde Stefano rintanandosi di più sul letto.

Avevo ragione non è finita qua.

Incrocia per un attimo il mio sguardo furente e con nuovamente le lacrime agli occhi inizia a raccontare.

《Vorrei che tu sappia che Surry ha provato a farmi cambiare idea su tutta questa faccenda, non prendertela con lui... per favore...》biaschica disperato.

《Ho già detto che lascerò Salvatore fuori, ora continua》lo incito facendolo colpire una volta contro il muro, non sono più padrone di me stesso.

《Diciamo che Surry sapeva da prima di me di essere gay, ma provenendo da una famiglia omofoba ha sempre avuto troppa paura per esporsi.
Aveva paura di loro non di noi.
Però... non ha voluto che nessuno lo sappesse, ne specialmente che sapessero che la sua prima volta in assoluto... sono stato io》.

Conclude poi guardandomi negli occhi dove ora posso finalmente leggere sinceritá.

Il suo sguardo mi fa a pezzi più di quanto già non fossi, la verità finirà per uccidermi.

Non posso sopportare tutto questo, troppe bugie, troppo dolore.

Sono stato manipolato senza un apparente scopo, ha manipolato la mia vita...

L'unica cosa che mi viene in mente al momento è prendere la giacca, liberare dalla stretta presa Stefano che dolorante si alza e andarmene senza ascoltare le sue preghiere di restare.

Apro la porta della stanza e lo sento però afferrarmi la spalla per fermarmi.


~Kaminari

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