Capitolo 31

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《Sascha!》 Mi chiama sorridente.

《Hei ciao... come stai?》chiedo imbarazzato.

Ora che so la verità, mi rendo conto che effettivamente lei è quella che forse ne è rimasta più confusa e delusa.

Mi rendo anche conto che lei non sa nulla di nulla, è ancora convinta che semplicemente io non la ami più e sia diventato improvvisamente gay e diciamo che non è proprio così.

《Abbastanza dai... Giuseppe me l ha casualmente fatto sapere quando è successo dell'incidente di Stefano. Mi dispiace di essere riuscita a venire a trovarlo solo ora. Sai che nonostante tutto gli voglio bene vero?》dice abbassando lo sguardo anche lei imbarazzata.

《Si si certo lo so. E volevo dirti che mi dispiace per come sono andate le cose tra noi... diciamo che se Stefano è ridotto in quello stato non è casuale.. Ha tentato il suicidio, perchè mi ha rivelato tutta la storia e io me ne sono andato lasciandolo ubriaco e da solo in casa...》replico abbassando la voce, non vorrei mai che la vita privata di Stefano la sapesse tutto il mondo.

《Ah... non ne sapevo niente... mi dispiace. Posso sapere cosa intendi con "tutta la storia"? Se non sono troppo invadente..》chiede guardandomi negli occhi.

《Tu meriti di saperla più di tutti in realtà, perchè è stata proprio la nostra storia d'amore l'inizio di tutto...》dico. Mi guarda stupita.

Le faccio cenno di sedersi.

La storia è lunga.

E così le racconto tutto, della manipolazione di Stefano, che io non ne sapevo assolutamente nulla, che non avevo mai avuto intenzione di sembrarle distante, che perfino il succhiotto sul mio collo era stato premeditato.

Tralascio dal discorso la questione di Surry, sono cose troppo private e che in fondo con questa storia hanno ben poco a che fare per quanto possa interessarsene Sabrina.

Le racconto di ogni cosa che non sia eccessivamente privata, come le mie sensazioni al riguardo e cerco di restare il più neutro possibile.

Vedo scorrere nei suoi occhi le stesse emozioni che ho provato io quando Stefano mi ha raccontato tutto.

Le racconto anche in parte della lettera di Stefano, del mio sogno e di come alla fine in qualche modo ci siamo riappacificati.

Evito di raccontarle sia dei miei vecchi tagli, che della mia dichiarazione a Stefano, che di tutto ciò che io e Stefano ci siamo detti quando si è risvegliato, non mi sento di condividerlo.

《E quindi ora diciamo che in qualche modo siamo qui...》le dico abbozzando un sorriso malmesso finendo la mia storia.

Per un attimo resta in silenzio, così tante informazioni in un colpo solo danno alla testa si sa...

《Q-quindi non ci saremmo neanche dovuti lasciare?》 bofonchia senza guardarmi.

《Già》rispondo semplicemente fingendo di guardare altrove.

Arrossisco nell'attesa che succeda un qualcosa, questo silenzio mi mette a disagio.

Mi sento però voltare di colpo il viso e le sue labbra si poggiano sulle mie improvvisamente.

Sono morbide e calde, il suo viso è liscio.

Diverso da quello più ruvido di Stefano sempre coperto da una appena accennata barbetta.

Ma che cosa sto facendo?

Mi chiedo spaventandomi di me stesso.

Per come sono andate le cose non ci saremmo lasciati è vero...

Ma io non la amo, non più.

Non provo nulla in questo bacio, se non terrore che qualcuno possa vederci.

Le ultime parole famose.

《Sascha!》 mi sento chiamare.

Qualcuno ci ha visti.

Cazzo.

Mi allontano terrorizzato voltando il mio sguardo...


~Kaminari

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