Capitolo 20

602 31 0
                                    


Poggia una mano sul mio petto, mi guarda negli occhi un ultima volta e poi poggia le sue labbra sulle mie.

Non posso crederci... Stefano mi sta baciando?

Cerca accesso alla mie labbra che non gli concedo subito, troppo scioccato e assuefatto dalla situazione.

È un momento magico e per un attimo tutto mi appare nitido, lucido, nonostante il sapore dell'alcol che si mischia nel bacio.

Sono innamorato non so come, so solo che lo sono.

Tutto quello a cui riesco a pensare è che vorrei che tutto questo non finisse mai.

Ma così non succede e pochi attimi dopo si allontana con un espressione terrorizzata in volto, barcolla indietro e si appoggia al letto.

《S-scusa Sas-scha...》balbetta guardandomi come se avesse paura di me.

Poi scoppia improvvisamente a piangere e migliaia di domande tornano ad affolarmi la mente.

《Ora avrai un altro buon motivo per odiarmi》dice come se stesse parlando fra se e se.

《Perchè mai dovrei odiarti?》chiedo sempre più confuso.

《Perchè avresti ragione di farlo, sono stato uno stronzo manipolatore》risponde.

《Non capisco Stefano...》.

Si accascia poggiando la schiena sulla testiera del letto e finalmente la verità che cercavo da tempo viene fuori.

《È colpa mia se tu e Sabrina vi siete lasciati, è colpa mia se ora ti odia, è colpa mia se quel tipo in discoteca ha colpito anche te, è tutta colpa mia...È sempre stata colpa mia》dice singhiozzando senza avere il coraggio di guardarmi negli occhi.

《Perchè? Io non capisco... che stai dicendo?》replico disperato dall'attesa.

《Sabrina è sempre stata una persona insicura di se, dovresti saperlo. Nell'ultimo periodo era riuscita ad aprirsi con me chiedendomi consiglio su voi due, io l'ho manipolata... le ho fatto vedere cose su di te che in realtà non esistevano, le ho detto che eri distante, che mi avevi detto che eri stanco di lei, che si vedeva che non sembravate più gli stessi e che tu ti stavi stufando. Ovviamente non era vero niente》spiega singhiozzando.

A queste parole mi cedono le gambe e non riesco a credere alle sue parole, sento nuovamente il mio cuore frantumarsi nel petto.

《Così ti ha lasciato credendo alle mie parole e disprezzandomi perchè io ti avevo capito e lei no, però avevo bisogno che lei avesse una prova di tutto questo direttamente da te, se no magari sarebbe tornata. Così ho dovuto manipolare anche te... sono una merda lo so...》cerca di concludere.

Ma non posso permettergli di lasciarmi così a metà della verità.

Lo blocco con le spalle contro la testiera in preda alla rabbia, alla delusione, al dolore.

Probabilmente gli faccio male stringendolo in questo modo, ma al momento non mi importa.

《Stefano che cazzo stai dicendo... cosa c'entri tu.. la discoteca.. n-non ha senso tutto questo》parlo disperato, sentendo una crisi di nervi pronta a esplodere dentro di me.

La delusione nei suoi confronti mi affonda come se fossi una nave nella più grande tempesta della storia.

《In discoteca...mi sono allontanato per prenderti il cocktail e tornando ti ho visto ubriaco,credevo che provare a baciarti in quel momento sarebbe stato perfetto, ma ti ho visto puntare una ragazza poco dopo e ci ho rinunciato bevendo tutto quello che ho trovato sotto mano》
Mormora ricominciando a piangere.

Lo stringo di più perchè continui a parlare.

《Ho trovato poi questo tipo dopo qualche minuto che ti assomigliava in qualche modo, credevo fossi tu e ho provato a baciare lui》 quasi ride a questo punto.

Sempre più incredulo gli stringo di più le spalle cercando di respirare, probabilmente gli starò lasciando dei segni rossi.

《Ovviamente mi ha respinto e quando ho finalmente capito che non fossi tu, in un momento di lucidità, ho continuato a chiamarlo col tuo nome a infastidirlo, sapevo che mi avrebbe picchiato. Volevo che mi picchiasse, magari sarei andato in coma e avrei smesso di avere i sensi di colpa, quella era la mia speranza》.

Si ferma per un secondo e guarda il vuoto il suo sguardo è smarrito come mai prima d'ora l'avevo visto.

《Poi però sei arrivato tu e ti sei pigliato le botte che avrei dovuto prendere io, facendomi sentire ancora più una merda, non potevo reggere per molto tutte queste bugie...》fa una smorfia di dolore, probabilmente dovuta alla mia eccessiva forza, ma non si lamenta.

So che la storia è ancora lunga, tutto quello che posso sapere fino ad ora è che mi ha riempito di bugie, mi ha distrutto la vita tranquilla che avevo e non è la persona che mi ha fatto credere di essere...

Credo di aver donato inconsciamente il mio cuore alla persona che l'ha appena frantumato in tanti piccoli pezzettini.



~Kaminari

| You are my safe place | ~ SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora