Capitolo 38

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È passata un' altra settimana da allora.

Stefano è uscito da poco dall'ospedale e abbiamo già iniziato a riprendere il ritmo delle nostre vite come erano prima che scoppiasse il putiferio.

Pensare che grazie ai video pre-registrati e qualche scusa campata per aria siamo riusciti a tenere nascosto ai fan quanto successo.

Non volevamo creare preoccupazioni o ricevere commenti da chi stupidamente avrebbe detto che avremmo usato questa situazione per monetizzare di più i video.

Solo immaginare cosa sarebbe successo se i fan avessero scoperto che Stefano ha tentato il suicidio e ha rischiato di essere portato via dalle medicine mi rende contento della scelta che abbiamo fatto.

A volte è necessario mentire a fin di bene, alcuni fan sono troppo piccoli per capire.

Questa mattina Stefano ha deciso che saremmo andati tutti e quattro a cena fuori cosa che sfortunatamente non succedeva da un po' e ne sono stato molto felice.

《Ragazzi!》dice Surry battendo un colpetto sul bicchiere per attirare la nostra attenzione la sera stessa.

《Voglio brindare e ri-stringere una promessa questa sera》dice solenne.

Giuseppe lo guarda sorridente e con ammirazione alzando il suo calice per dargli manforte.

Credo che chiunque potrebbe leggere negli occhi di Giuseppe ciò che prova per Salvatore.

《Ci sto》rispondo io versandomi nel bicchiere il vino.

Quando però sto per versarlo anche a Stefano lui mi ferma.

《No Sascha, non voglio più bere lo sai》dice preoccupato.

《Ma Stefano...》tenta di dissuaderlo Giuseppe.

《So cosa l'alcol mi ha portato a fare e non voglio più ripetere i miei errori...》dice scostando da sotto la sua vista il calice vuoto.

《Stefano dai per una sera un goccio non ti farà nulla》 prova a convincero Surry.

Lui scuote la testa, vedo nei suoi occhi però brillare la tentazione e gli vengo incontro.

《Lasciate stare ragazzi, sta facendo un enorme sforzo per uscirne pulito da questa storia, brinderà con qualcos'altro》lo difendo stringendogli la gamba sotto il tavolo, cercando di confortarlo.

So che quello che sta facendo nel tenersi lontano dall'alcol è una grande sfida, dopo che per mesi non ha fatto altro che ingannarci i suoi sensi.

Uscito dall'ospede è stata la prima cosa che ha voluto promettermi:

《Ti giuro Sascha che non vorrò più ridurmi a bere in quel modo, ti prometto che cercherò di starne fuori...》mi ha detto abbracciandomi forte.

《...Non voglio avere di nuovo quella voglia spasmodica di farmi del male continuando a bere》mi ha detto nascondendo il suo viso nell'incavo del mio collo.

Così ha suggellato la sua promessa e io gli credo e lo sostengo.

So che per lui è importante, e in fondo lo è anche per me.

L'alcol lo fa diventare una persona che non è.

Entrambi i ragazzi seppur non sappiano cosa Stefano mi abbia promesso hanno visto cosa gli è succeso sotto i suoi effetti e non insistono oltre comprendendolo, in particolare Salvatore noto che lo osservi con sguardo fiero.

Chi meglio di lui, che per tanto tempo aveva dovuto fargli quasi da balia quando si ubriacava, può comprenderlo.

《D'accordo allora...》ricomincia Surry alzando il suo calice.

Io alzo il mio calice e Stefano il suo bicchiere con dentro dell'acqua.

《I mates sono stati creati ormai quasi tre anni fa. Siamo cresciuti assieme, siamo caduti assieme e ci siamo rialzati l'uno grazie all'altro...》continua Giuseppe rubandogli la parola.

《...abbiamo attraversato di tutto in questo periodo, ma oggi siamo qui. Con la stessa gioia, la stessa voglia di fare, gli stessi interessi. L'unica cosa diversa è che siamo cambiati assieme, abbiamo scoperto e amato...》sorride stringendo la mano al suo amato, come faccio anch'io con Stefano a queste sue parole.

《...assieme siamo diventati migliori. E oggi come tre anni fa io vi chiedo... mates ora e per sempre?》conclude sorridendo e guardandoci con aria felice.

《Ora e sempre》rispondiamo in coro.

Magari potrà sembrare una cosa eccessivamente sdolcinata, ma noi ci crediamo, ci abbiamo sempre creduto.

Ho al mio fianco le persone con cui so di voler crescere ancora e tenere vicino fino a quando la mia vita non avrà fatto il suo corso.

Facciamo tintinnare i calici e anche quest' altra promessa si lega ai nostri cuori.

-

Due ore dopo, finita la cena, salutiamo gli altri due ragazzi che hanno deciso proprio ora di andare al cinema.

Inizialmente credevo che saremmo andati anche io e Stefano, ma lui sembra di altra opinione infatti ha immediatamente reclinato l'offerta di Surry quando gliel'ha proposto.

《Devo portare Sascha in quel posto》gli ricorda facendo l'occhiolino, i due ragazzi sembrano capire al volo e si allontanano subito salutandoci.

A quanto pare mi sa che di nuovo sono solo io a non saperne niente.

Per un secondo faccio finta di essere offeso dalla cosa e incrocio le braccia sul petto guardando Stefano in attesa di spiegazioni.

《Eh Dai amore non fare l'offeso, è una sorpresa non potevo mica fartelo sapere》dice mettendosi sulle punte cercando di arrivare a baciarmi, ma per via delle braccia incrociate non ci arriva.

《Eh dai Sascha dammi una mano》ridacchia facendo leva sulle mie braccia per usarle come appoggio per raggiungermi.

A questo punto le sciolgo e fermo la sua possibile caduta per terra, baciandolo con passione.

Posso sentire il suo cuore battere forte quando gli poggio una mano sul viso accarezzandolo nel bacio.

Poco dopo si allontana di scatto rompendo il magico momento storcendo il naso e allontanandosi un po', quando avevo provato ad approfondire il bacio.

《Che c'é?》chiedo preoccupato.

《N-niente... è che si sentiva il sapore dell'alcol. Scusa》risponde prendendomi la mano.

《No scusami tu Stefano, forse non avrei dovuto bere neanch'io se avessi saputo che non volessi andare subito a casa》 replico.

Lui fa spallucce "ormai è tardi" sembra voler sottointendere e inizia a trascinarmi per la mano.

《Eh dai Sascha! Ora corri che se no non arriveremo in tempo》urla con l'espressione dolce di un bambino nel paese dei balocchi.

《Andiamo dai》rispondo iniziando a corrergli dietro sempre più curioso.

Amo il suo essere quando possibile allegro e pieno di energie.

Presto arriviamo davanti a un negozio aperto.

Ha un insegna molto luminosa che nella fretta, a causa della mano di Stefano ancora legata alla mia che mi trascina dentro, non riesco a leggere.

Una volta dentro però capisco improvvisamente quale sia la sorpresa che Stefano ha per me...


~Kaminari

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