Sono Tutto Da Scoprire

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Quando ho deciso di portare fuori Riccardo non avevo tutta l'ansia che ho adesso, forse è perchè non so davvero come comportarmi dato che non mi va molto giù come persona.

Entro nel furgoncino della redazione e mi dirigo verso il posto dove lui ha deciso di organizzare un'esterna.
-Come ti senti?- mi chiede Claudio.
-Non so descriverlo sinceramente-
Mi sorride e poi mi invita a scendere dall'auto.
Lo vedo appoggiato su un muretto, ha gli occhiali da sole e ogni tanto si sistema i suoi capelli.
Quando sono a tre passi da lui, mi viene incontro, togliendosi gli occhiali e mi saluta con un bacio sulla guancia.
-Ciao- dico imbarazzata.
-Dove andiamo?- chiedo per rompere un po' il ghiaccio.
-A fare un giro- risponde.
-Cos'è questo fatto che hai dei pregiudizi su di me?- ride.
-Non li ho su di te, sulla vita che conduci, che non combacia con la mia ecco-
-Se li hai sulla mia vita, di conseguenza li hai anche sulla mia persona- ribatte.
-Non lo so, non ti conosco ancora- dico.
Inizio a sentirmi a mio agio, però è troppo sveglio e ha degli degli occhi bellissimi.
-Appunto che ne dici prima di conoscerci e poi magari giudicarmi?-
Si è sentito ferito e forse ho sbagliato a giudicarlo a primo impatto.
-Se ho voglia di uscire e conoscerti, ti porterò fuori- scherzo.
-Vabbè in caso esci con quei tre la, sai che noia-
-Perchè "che noia"?- chiedo.
-Perché con il biondino ti sei annoiata (Marco), ti piace solo perché è bello, Francesco sembra un tuo amico e Antonio rispecchia più il tuo prototipo di ragazzo- è abbastanza sveglio.
-E tu che tipo sei?- mi azzardo a chiedere.
-Io sono tutto da scoprire- ride facendomi ridere.
-Quindi pensi che Antonio sia quello più giusto per me?- chiedo.
-Secondo te si, ma tu sei qui per innamorarti non per cercare il ragazzo tutto perfetto-
Mi stupisce, ancora una volta.

Ci sediamo su un muretto vicino il Tevere e continuiamo a parlare, mi spiega del suo trasferimento a Roma, dei suoi studi e lo vedo molto sincero su questo aspetto.
Infine gli racconto dei piani per il mio futuro e non vedevo qualcuno che mi ascoltasse così da tempo.
-Ragazzi avete due minuti- ci informa Raffaella.
-Wow è volato il tempo- dice scendendo dal muretto e posizionandosi davanti a me, aiutandomi a farmi scendere.
-Allora ci vediamo- dice.
-Contaci- rispondo.
Gli do un bacio sulla guancia e lui ricambia.
Mi giro per rivederlo e il suo sorriso mi provoca un salto del cuore.
-È andata benone- mi dice Cla quando rientriamo in macchina.
-Non male davvero- rispondo.

Quando torno a casa mia sorella mi chiede di com'è andata l'esterna, è stata una scoperta, non lo immaginavo affatto così, ma non voglio sbilanciarmi, non lo conosco ancora, ma Riccardo Marcuzzo hai acquistato un altro punto.

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