Milano

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Stare sola a casa nel weekend mi ha fatto capire di aver bisogno di stare con Antonio un po' di tempo, mi trasmette la sicurezza giusta che cerco in un ragazzo, è solo quando Raffaella mi chiama, che sono certa che a breve partirò per Milano, per fargli una sorpresa.

Il viaggio in treno mi aiuta a pensare all'importante periodo che sto vivendo nella mia vita, alle possibilità che il destino mi sta ponendo davanti.
Mi addormento tormentata dai mille pensieri che frullano nella mia testa.

-Fede su sveglia- sento ripetermi all'orecchio, facendomi sobbalzare dopo il quarto richiamo.
Mi riprendo dopo un po' e do una sistemata al viso e ai capelli.

Raggiungo l'hotel di Antonio con molta facilità aiutata dalla troupe, Milano resta bellissima, ma la mia Napoli le supera tutte.
Claudio mi porge il telefono della redazione per chiamare Antonio e dirgli che sono a Milano.
Mi compongono il numero e dopo pochi squillo risponde.
-Pronto?- dico.
-Oddio- dice con stupore..
-Sono a Milano-
-Non ci credo- ripete.
-Che fai vieni?- chiedo.
-Si arrivo-.

Ordino da bere un succo all'arancia e non si fa molto attendere, nel giro di 10 minuti e sotto l'hotel.
Mi dicono che sta arrivando e ho l'ansia, come al solito, cerco di non pensarci quando varca la soglia del roof garden..
-Sorpresa- urlo euforica.
-Tu sei matta- dice sorridendo, mi accoglie nelle sue braccia e mi stringo a lui.

Ci accomodiamo sul divanetto, osservando il panorama di Milano alle nostre spalle.
-Te lo aspettavi?- chiedo aspettandomi una risposta positiva.
-No zero- lo trovo in imbarazzo.
-L'idea di venire qui già mi frullava in testa e quindi eccomi qua- sorrido.

-Volevo dirti che nell'ultima esterna non mi aspettavo determinate sensazioni e sono senza parole, mi piace la via che sta prendendo questo percorso- mi dice sincero.
-Mi smuovi molto, stai riuscendo a tirare fuori un bel lato di me che non ha mai visto nessuno- continua facendomi anche emozionare.
-Però tu smuovi me così- sorrido timidamente.
-Voglio provare a portarti via, posso avere anche 100 Riccardo davanti, lotterò per farti capire che da qua devi uscire con me-
-Mamma mia- dico mettendomi la mano sulla fronte e girarmi dall'altro lato per il forte imbarazzo e per la bella sensazione che sto provando. Mi piace.
-Dai non ti imbarazzare- dice.
-Eh stai imparando a conoscermi- rispondo.

-Possiamo stare qualche minuto senza telecamere?- chiede alla redazione e riceve una risposta positiva.
Mi fa posizionare in braccio a lui e parliamo di cose intime e personali, del rapporto con la sua famiglia e della sua vita in generale, che andrebbe al passo perfetto con la mia se uscissi da qui con lui.
Le telecamere si riaccendono quando ci attacchiamo un po' di più regalandoci carezze e abbracci, finendo così questa nostra uscita.

Sono di ritorno a Napoli verso le 22:00 e le mie amiche decidono di improvvisare un'uscita al pub, dove abbiamo sempre trascorso il fine settimana.
Nonostante la stanchezza, decido di assecondarle anche perché Vittoria è insopportabile se comincia a convincermi.

-Com'è Milano?- chiede Francesca.
-O forse dovrai dire com'è lui- interviene Vitto.
-Mi piace, è davvero un bravissimo ragazzo, ciò che mi serve davvero per essere tranquilla- rispondo.
-Federica- mi richiama Andrea, il proprietario de pub, nonché nostro amico da sempre.
-Dimmi Andre-

Lo vedo arrivare con un mazzo di rose in mano e un cipiglio si forma sul mio viso.
Le mie amiche incantate mentre io non so se leggere il biglietto bianco o lasciato lì in sospeso.
-Forza leggi- mi incita Francesca.

Giro e rigiro il biglietto tra le mani e poi decido di aprirlo..
"Queste sono per il nostro primo incontro, per le mie prime scale e per le nostre prime parole, volevo dirtelo quel giorno, sei davvero bellissima
Riccardo".

Sbarro gli occhi, non credendo a cosa ho davanti.
Le mie amiche sprizzano gioia da tutti i pori e in me ho un vulcano di emozioni.
Decido di comporre subito il numero di Claudio.
-Claudio devo dirti subito una cosa- dico agitata per paura che possa mettere a rischio il mio percorso.
-Ti sono piaciute le rose eh?- ride.
-Lo sai quindi?!-
-Certo, te l'avevo detto Riccardo è un bravo ragazzo, ci ha chiesto il permesso per farlo, non gliel'abbiamo negato, ho fatto male? Sei contenta?- chiede.
-Sono stupita-

Riccardo è davvero un bravo ragazzo.

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