Vorrei piacerti più di quanto tu piaccia a me

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Questa mattina avevo la sveglia presto perché ho deciso di andare un'altra volta a Milano, per l'esterna con Antonio, mi fa sempre piacere stare con lui, e adesso che sono quasi arrivata, vorrei rendermi più carina.

La conversazione con Raffaella termina quando lo vedo per strada e non posso fare a meno di fare la classica Napoletana..
-Buongiornoo- esclamo tutta contenta.
Mi guarda e sorride, forse non si aspettava che sarei venuta un'altra volta qui a Milano da lui.
-Sei sorpreso? Dai dimmi qualcosa- dico euforica andandolo a salutare.
-sono un po' scioccato- dice.
-che facciamo?- chiedo.
-Andiamo a farci un giro?-
-andiamo a farci un giro- afferma.

Camminiamo insieme per le strade di Milano, tra chiacchiere e abbracci, lo vedo molto a suo agio nella sua città e spesso si ferma a raccontarmi qualcosa, Antonio è buono, me ne accorgo dal modo pacato in cui mi parla e mi ascolta.

Ci fermiamo davanti ad un sacco di vetrine e mi si illuminano gli occhi quando guardo il mio libro preferito che non ho ancora comprato esposto alla Mondadori di Piazza Duomo.
-Cosa c'è?- mi chiede vedendomi ferma.
-È meraviglioso quel libro- dico scrutandolo.
-Aspetta qui- dice scostando il suo braccio dal mio.
-Dai no Anto-
Mi volto verso la redazione e sorrido come una bambina che sta per scartare il suo regalo a natale.

Lo abbraccio senza dire nulla e cinge la mia vita con le sue braccia.
-Sei imbarazzo?- ride mentre mi sorpassa.
-Eh un po'-..-che bello essere qui- esclamo sorridendo.

Arriviamo al centro del Duomo e mi accoglie in un abbraccio che penso non mi scorderò mai.
-Sto bene qui con te- dico.
-È la mia quotidianità-
-mi trovo bene, sono contenta-
-Io ti ci vedo qua, sei tu che devi capire cosa vuoi- mi dice e in un istante il mio pensiero va a ieri, a Riccardo e al nostro spero "chiarimento", penso ai suoi occhi che si fondono con i miei e per un momento questo pensiero mi fa paura.
Cerco di scacciarlo dalla mente godendomi a pieno le belle emozioni che sto provando con Antonio.

Ci fermiamo su una panchina un po' appartata e il discorso prende una piega più seria.
-Io ho timore che tu possa andare dall'altro lato- dice facendomi accomodare vicino al suo petto.
-La gente vuole che tu stia con Riccardo- continua.
-La gente può pensare quello che vuole, non pensare che possano influire sulla mia scelta, o sulle mie decisioni. E sicuramente non sceglierò chi mi vuole di più, voglio una persona che la sera quando vado a dormire mi faccia pensare a lui- spiego
-Gianluca non mi piace per niente, forse su una cosa siamo d'accordo io e Riccardo- ironizza.
-perché non ti piace?- domando.
-È un tipo spavaldo, che fa tanto la morale agli altri e non guarda nel suo orticello, non sopporto la gente così- dice.
-A me intriga molto-
-A te intrigano le persone sbagliate- esclama facendomi ridacchiare.

-Pensi che troverai la persona giusta qui?- domanda.
-Lo spero tanto, sono molto fortunata ad aver incontrato bravissimi ragazzi e ovviamente tutta la redazione che la considero una seconda casa-
-Ti devi solo lasciare un po' andare- dice.
-È vero, verissimo- rispondo.
-vorrei piacerti più di quanto tu piaccia a me però ti sto conoscendo e so che se tu fai una cosa è perché ci credi- mi sorprende ancora una volta.
-Questa è l'ultima volta che stiamo insieme prima delle vacanze Natalizie?- chiede.
Annuisco e mi stringe di più rendendomi dolce e affettuosa.
-Prenditi tanto tempo per pensare ciccina- sussurra.

Ci salutiamo con delle tenerezze che mi fanno sempre piacere e allo stesso tempo mi rendono fragile.
In stazione delle ragazzine mi chiedono delle foto e cerco di essere il più gentile possibile, mentre vanno via mi urlando 'scegli Riccardo' 'Riccardo è bellissimo' e tante frasi così, facendomi sorridere.

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