Sei Un Ladro

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Stavo beatamente dormendo quando mia sorella mi scaraventa dal letto giù.
-Muoviti è tardi e hai un treno da prendere-
-Ti prego Ari qualche secondo, sono esausta- dico sonnecchiante
-Come sta andando il percorso?-
-Ieri ho discusso con Antonio, strano non con Riccardo- ridacchio mentre mi portò un cuscino sulla faccia.
-Ti piace davvero così tanto sto' Antonio?- chiede.
-Si mi piace- ammetto più a me che a lei.
-Oggi con chi esci?-
-Riki-
-Siete stra-belli lo sai?- batte le mani come una bambina capricciosa ed euforica.. -Su Instagram ci sono milioni e milioni di vostre fan page- continua.
-Esagerata- rido.

-Mi fai vedere il profilo di Riccardo?-
-Perché non vuoi vedere quello di Antonio?- chiede.
-Perché di Antonio mi fido, di Riccardo un po' meno-
-Se proprio vuoi tieni..- mi porge il telefono.

Ha un sacco di foto e mi perdo nei suoi occhi sempre così luminosi nelle fotografie..ha 250 mila follower e nei suoi tag ci sono solo foto dove ci ritraggono insieme, a vederci così siamo molto carini.
Una frase cattura la mia attenzione, ha una rosa in mano e nella didascalia c'è scritta una frase a me familiare al sentimento devi dare tempo. Sorrido per poi restituire il telefono a mia sorella.

In stazione molto ragazze più o meno della stessa età mi hanno fermata per qualche fotografia, erano molto gentili ed educate ed io lo sono stata con loro, tutte loro mi hanno consigliato di scegliere Riccardo e sorridevo a tutte. Delle signore un po' più mature mi hanno fatto i complimenti per la persona che sono e devo dire che mi emoziono quando sento tutto questo affetto da parte di gente che non conosco.

Arrivo a Roma intorno alle 16, avevo deciso di riposare in camerino quando mi perdo a pensare alla lite di ieri avuta con Antonio, non saprei se continuare se non dovesse più esserci.
Credo che mi piaccia davvero tanto, sono stata tutta la notte in pensiero.
-Principessa- urla Claudio seguita da Chiara e Raffaella entrando nel mio camerino.
-Siete impazziti- dico facendo un salto dal divanetto, provocando la risata di tutti e tre.
-Vuoi sapere che ci facciamo qui?- chiedono retoricamente.
-E dimmelo va- prendo in giro Claudio.
-Hai l'esterna con Riccardo alle 19:00, quindi hai tre ore per prepararti ma prima dovrai parlare con noi della tua situazione-
Mi metto più comoda e aspetto che qualcuno di loro inizi a parlare.
-Siamo a fine Febbraio, e volevamo sapere anche livello emotivo sei..- inizia Chiara.
-Ragazzi mi sento nel pallone, provo una forte attrazione mentale per entrambi, fisicamente sicuramente mi piace più Riccardo, caratterialmente invece Antonio mi prende di più. È il prototipo di ragazzo che voglio al mio fianco, è sincero, fa le cose sempre con paura che io possa arrabbiarmi con lui. Riccardo invece è una tempesta, lui fa ciò che sente, con lui è solo guerra ma fa uscire fuori un lato di me che non vedevo da tanto, con lui sento certe scariche che con Antonio non sento..Ragazzi sono ancora incerta-
-Va bene, noi la situazione ce l'abbiamo chiara, l'importante è che entro luglio scegli- sdrammatizzano.

Le ore successive passano velocemente e quando arrivano le ore 18:15 iniziamo a muoverci dagli studi Elios raggiungendo un parco abbandonato, inizialmente mi chiedo cosa abbia in mente Riccardo, ma è quando dal finestrino dell'auto noto un grande piumone per terra e due cuscini, sorrido.
Il cielo ritrae un sacco di stelle e mi sento a disagio all'idea di avere un contatto così ravvicinato con lui.
Mi sistemano in microfono e lo vedo altissimo difronte a me, con il suo giubbotto in pelle e le mani ferme, che mi guarda sorridente.

Appena mi avvicino di più a lui, mi raggiunge velocemente accogliendomi nelle sue braccia stringendolo forte a lui ed io faccio lo stesso. È molto alto rispetto a me. È molto bello, tanto.
Ci avviciniamo insieme al piumone per terra..
-Mi sono scocciato di fare le solite esterne a parla' e sentir il tuo borbottare- fa segno con le mani facendomi ridere.
-Non vuoi parla'?-
-I tuoi giri di parole- dice alzando gli occhi al cielo.
-Scusami lo sai che se ti scelgo te lo devi sopportare il mio borbottare- rido.
-No stasera non parliamo- dice mentre mi getto sulla grande coperta per terra.
-Voglio stare con te e basta- dice e sento le mie guance andare a fuoco.
-Vieni qua- dico guardandolo profondamente, come se avessi necessità di sentirlo vicino, ne ho un bisogno estremo.

Mi raggiunge posizionandosi sotto le coperte accanto a me, mi fa appoggiare la testa sul suo petto e siamo vicinissimi..
Inizia ad accarezzarmi i capelli e a fare piccoli cerchi immaginari sulla mia fronte..
-Mi dici cosa ti piace più di me?- domanda sussurrando.
-Mi piace il fatto che tu con me sei sempre impeccabile, mi piace che sei intraprendente, mi piacciono i tuoi occhi..- deciso di nascondergli ciò che ho detto di lui oggi ai ragazzi della redazione, ma ho elencato delle cose più superficiali.
-E secondo te che cosa manca affinché io possa essere una tua possibile scelta?- chiede.
-Tu hai fatto il tuo, e per me va benissimo, manca la mia parte- ammetto non volendolo ferire.
-Anche io sono arrivato al punto di capire davvero ciò che voglio- quando pronuncia questa frase nasce una grossa paura in me, ma decido di non farci caso.
-Cosa devi capire?- domando timorosa guardandolo negli occhi.
-Ho i miei dubbi anche io- dice.
-Dubbi relativi a? Spiega- continuo.
-Dubbi su di te che mi devo leva'- dice stringendomi la mano facendomi esplodere a quel contatto.
-Però è un po' stupido come discorso- ammetto.
-Non è stupido come discorso- mi ferma.
-Si invece perché se non avevo interesse nel conoscerti non eri qui ora- dico.
-È il discorso di un ragazzo che per te ha fatto tanto, sono andato dritto come un treno e ti voglio portare a casa-
-Sembra che mi stai minacciando che te ne vuoi anda'- mormoro.

-Chissà fuori come sei- mormora accarezzandomi i capelli facendomi socchiudere gli occhi.
-Stai bene quando sei con me?- chiede.
-Si- dico alzandomi e mettendomi a pancia in giù per il forte imbarazzo.
-E perché non mi guardi?- ride.
-Perché si- nascondo la faccia sotto le coperte.
-Sei in difficoltà nelle belle situazioni- mi smaschera, tirandomi verso di lui e stringendomi.
Si allontana lentamente guardandomi negli occhi, mentre io guardo in basso non riuscendo a sostenere il suo sguardo.
-Guardami- sussurra. Per un secondo lo guardo ma poi mi pento subito sorridendo.
-Sei imbarazzo?-
-Si un po'- sorrido.
Mi tira ancora verso di lui e ci abbracciamo ancora,ancora e ancora.
Siamo vicini e riesco a sentire il suo respiro sulle mie labbra.
Tira su di noi il piumone coprendo le nostre testa e restiamo abbracciati. Mi sento a casa e non pensavo di potermi sbilanciare così con lui.
L'imbarazzo svanisce e lui mi coccola come fossi la cosa più preziosa che ha.
-Si sta bene qua sotto- sussurro e grazie al microfono la mia voce si propaga.

Inizia a darmi tanti bacini sulla guancia e rabbrividisco al contatto delle sue labbra..
E poi in un secondo, per un secondo, appoggia le labbra sulle mie lasciandomi un bacio umido a stampo. Sulla mia pelle si propagano una serie di brividi, strozzandomi le parole in gola.
-Sei un ladro- riesco a dire.
Sorride stringendomi ancora a lui e gli accarezzo i capelli facendolo rilassare.

L'esterna termina con nostro dispiacere e non avrei voluto altro che restare lì ancora per tanto tempo.

Ed ecco qui! Riccardo ha rubato un bacio a Federica, ma siamo sicuri che continuerà ad andare così bene tra loro?

The Eyes Never LieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora