Picnic

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-Ari mi passi la piastra? Dai che è tardi- urlo dalla mia camera.
-Te l'ho detto che stai diventando un po' nervosa da quando fai la tronista?- mi raggiunge mia sorella.
-Ah si?!-
-Con chi devi uscire?-
-Con Riccardo- rispondo.
-Ah ecco perché sei nervosa- ride.
-Ti piace più Antonio o Riccardo?- mi chiede.
-E Marco non lo tiri in mezzo?- domando.
-No non ti piace per niente- risponde ovvia.
-Antonio mi incuriosisce di più, mi sento tranquilla quando sto con lui-
-Però il più bello è Riccardo, lo dice anche mamma- sussurra.
-Davvero lo dice anche mamma?- sorrido e lei annuisce.

Mi arriva la chiamata di Claudio, così saluto mia madre e mia sorella e scendo giù.
Il tragitto Napoli-Roma non lo sento quasi e arrivo nel posto in cui dovrò aspettare Riccardo intorno alle 18:00.

Lo vedo arrivare con la sua macchina grigia, noto che fa fatica a parcheggiare per via del braccio ingessato. Appena esce dall'auto mi guarda sorridendo, facendo sorridere anche me.
Mi volto per fare l'occhiolino a Raffa e lui mi saluta con un bacio sulla guancia.
-Che devo fare?- chiedo.
-Devi porta' la macchina-
-Devo guida'? Adoro!- strillo

Lo aiuto a mettersi la cinta e inizio a guidare, mi sento così serena se non fosse che ogni due per tre inizia a lamentarsi per come guido, non lo sopporto proprio.
-Occhio al marciapiede- dice.
-Ma non lo prendo il marciapiede-
-Ohh madonna il vecchietto- esclama.
-Non lo investo il vecchietto, che carino però il vecchietto guarda che tenerezza- assottiglio gli occhi.

-Ti volevo far sentire un clip audio- prende il suo cellulare.
"Lo sai che ti ho visto in tele? È proprio scioccarella se quella non ti sceglie"..È la voce di un bambino e mi fa tenerezza.
-Scioccarella?- rido.

Arriviamo dopo pochi minuti nel parcheggio di un parco e con un po' di difficoltà e riprese da Riccardo, riesco a parcheggiare.
-oggi devi fa' tutto tu quindi devi apri' il cofano- dice uscendo dall'auto.
-Che carino io adoro il picnic- esclamo quando vedo un cestino e una tovaglia, è tutto così semplice, non mi aspettavo che Riccardo fosse così semplice.

Arriviamo in un punto più appartato del parco e distendiamo la tovaglia sull'erba, poi ci accomodiamo uno difronte all'altra..
-Quando stai con me come stai?- chiede spazziandomi.
-Sto bene quando sono in esterna con te- ammetto.
-E allora? Mi devo sta a sentì' che non hai punti in comune con me, che sono inattivo, non sono uomo, io non sono come loro che parlo di cazzate-
-No no Riccardo ascolta- lo fermo ma senza successo.
-Io non mi metto a tirare le frecciatine su Instagram, non centro niente con loro- dice tirando un morso al suo tramezzino.
-Tu mi stai dimostrando interesse, ma può essere che dopo che hai visto quella esterna con Antonio non dici nulla?- chiedo riferendomi all'ultima esterna.
-Certo, a volte mi blocco perché le cose invece di dirle me le tengo dentro- confessa e mi sembra un cucciolo indifeso.

-Guardami però..Che hai?- chiedo.
-Mi rode il culo fede, sta situazione non mi sta bene, sto facendo un sacco di sacrifici con l'università e con il lavoro che tanto non sopporti, ma lo faccio perché ho un interesse- il ragazzo sempre incazzato ha lasciato il posto al suo lato più dolce, e forse adesso imparo davvero a conoscere i lati del suo carattere.
-Non sto più dubitando sul tuo interesse, ho sempre dubitato sulla vita che conduci fuori- dico cercando di essere calma.
-Non devi-
-Eh lo so ma io ora ti sto conoscendo e ho capito che non sei come ti avevo descritto la prima volta, dai siamo alla sesta esterna Riki-

-Ma poi Antonio che sta con la faccia da bambolotto, cosa ha fatto? Oltre che parlare degli altri? Ti piacciono le persone così?- mi domanda.
-Che significa così?- chiedo.
-Perfettine- ride.
-Non è perfettino, è per bene, molto per bene-
Alla mia risposta alza gli occhi al cielo e stringe la tovaglia.

-Non sento questo feeling con te perché magari tu stai pensando ad altro- dice diretto.
-Ma se a me piace Antonio perché non devo portarlo fuori?-
-Allora non potrei mai piacerti io, sono l'opposto- ha la mania di gesticolare, e trattengo un sorriso.
-Mi piacciono dei lati del tuo carattere, come non mi piacciono, e mi piacciono dei lati di Antonio, come non mi piacciono-
-Bo, non capisco- fa una smorfia con la bocca.

-Ti piaccio?- lo colgo di sorpresa.
-Mi piaci e ci sto a mette' tutto, tutto al 100%-
-E Sara?- alzo le sopraccigli.
-Io sto corteggiando te, io sono qua per te- dice ed io abozzo un sorriso.

-Quando l'hai capito che volevi corteggiare solo me?- sorseggio la mia limonata.
-Quando a Napoli nel treno di ritorno a Roma, volevo tornare indietro- sorride, facendomi imbarazzare.
-Eh adesso sei tu che non mi guardi però- mi fa l'occhiolino.
-E poi sto scomoda mi viene il torcicollo- invento al momento cercando di far svanire l'imbarazzo.
-E mettiti comoda- ride.

Mancano pochi minuti alla fine dell'esterna, decidiamo di alzarci e fare una passeggiata..
Avvolge il braccio non ingessato attorno al mio collo ed io mi stringo a lui, e insieme percorriamo il vialetto, fino ad arrivare ad un muretto sul lago.
Riccardo mi fa sedere e si posiziona in piedi tra le mie gambe.
-Che palle non ti posso neanche abbraccia' per sto gesso- si lamenta.
Gli facilito la presa intorno alla mia vita e sorrido.

Che ne pensate?
Ditemi qualcosa!!

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