1. Triste Serata

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In cui il tuo piano per dichiararti al tuo migliore amico viene sabotato dall'arrivo di un'altra ragazza

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In cui il tuo piano per dichiararti al tuo migliore amico viene sabotato dall'arrivo di un'altra ragazza.

Stavi spettando il tuo migliore amico, Thomas, che in quel momento stava finendo le riprese del suo film ancora in corso. Non vedevi l'ora di vederlo, soprattutto per costringerlo a guardare insieme a te "Love Actually". Sapevi benissimo che Thomas odiava vedersi recitare da piccolo, nonostante fossero passati più di vent'anni, e tu glielo facevi ancora più a posta sapendo che lui non ti diceva mai di no.

Era da pochi mesi che avevi appena realizzato di avere una cotta per lui, Thomas, il tuo migliore amico. Lo avevi notato da come il tuo cervello si metteva K.O da solo non appena lui ti guardava con uno sguardo sexy, oppure quando il gorilla all'interno della tua pancia si risvegliava a causa del leggero tocco del tuo amico.
Sapevi che il tuo amore non era ricambiato, visto che Thomas non smetteva di parlare di quanto le ragazze del suo nuovo film fossero belle e attraenti, soprattutto una, Isabella, Isabella Melling. Lui conosceva già quella ragazza dai tempi del liceo, si erano incontrati per caso e Thomas la aveva aiutata a girare un filmino per la scuola. Poi, dopo la maturità si sono persi di vista, e conobbe te. Solo un paio di giorni prima, Thomas ti informò di aver incontrato Isabella sul set. A quanto pare anche lei era un attrice ma, la cosa più brutta, non era il fatto che Thomas avrebbe dovuto girare alcune scene con lei, bensì la rivelazione che Thomas ti fece a proposito di Isabella: -Avevo una cotta per lei- ti disse, -ma, a quei tempi, ero molto timido e l'idea di confessarle i miei sentimenti era così stupida!- continuò. E lì, ti crollò il mondo addosso. Solo il fatto di non essere stata tu la sua cotta, ti faceva andare in bestia.
Però, quando suonò il campanello, la tristezza e la rabbia andarono a quel paese e la felicità e l'amore che provavi cominciarono a salire nella tua mente. Ti fiondasti alla porta, pronta per avere Thomas tutto per te, per quella sera. Ma, non appena apristi la porta, la felicità venne buttata al cesso e gli angoli della tua bocca di incurvaron in giù, vedendo Thomas e Isabella, a braccetto, sulla soglia della porta. Una pezzo del tuo cuore si sgretolò, fino a diventare polvere.
-T/N questa è Isabella- disse Thomas, guardando la ragazza con occhi brillanti. -Avevamo bisogno di provare le battute, così l'ho portata qua, a cenare con noi. Non ti dispiace, vero?- domandò, con quello sguardo che ogni volta di faceva venir voglia di stringerlo a te. Scossi la testa e, con sorriso falso, lo feci accomodare. Tutti i tuoi piani erano andati a puttane: avevi intenzione di confessarti a Thomas, guardando in particolare una scena di Love Actually, per poi baciarlo e immaginarti un rifiuto; ma tutto fu buttato al cesso. Per colpa di chi? Per colpa di Isabella, bella com'era e adatta a Thomas; per colpa del tuo Thommy, per non provare nulla nei tuo confronti se non una forte amicizia; per colpa tua, per non avergli confidato prima i tuoi sentimenti. Loro andarono a sedersi sul divano, uno nella braccia dell'altro, mentre tu rimasi in cucina, ad affettare la cipolla e a piangere. Non erano lacrime per l'odore della cipolla, no, erano lacrime di tutta la tristezza e il dolore che in quel momento si stavano espandendo dentro di te, per colpa di Thomas, di Isabella... Per colpa tua. Piangevi silenziosamente. Ogni lacrime cadeva sul tagliere in contemporanea con i pezzi di cipolla affettati.
Uno spicchio, una lacrima;
Un altro spicchio, un'altra lacrima. E così via, finché non sentì una presenza in cucina che ti obbligò ad asciugarti le lacrime.
-la cipolla brucia, eh?- ridacchiò Thomas, non rendendosi conto che le lacrime le aveva causate lui, e non la cipolla in sé. Tu sorrisi, falsamente.
-Tra quanto sarà pronta la pizza?- domandò, sorridente come non mai. Come faceva a sorridere? Non si era accorto della tua tristezza? Delle tue vere lacrime e non di quelle dovute alla cipolla?
-Sto affettando la cipolla e i wurstel, dopo le metto in forno e, quando avranno finito, le potremo mangiare- risposi. Lui ti schioccò un bacio sulla fronte, per poi tornare da Isabella-la-stronza-che-rovina-la-tua-dichiarazione.
Ti girasti verso di loro, osservandoli con i loro copioni in mano, mentre si scambiavano battute sdolcinate presenti nel film. Come riuscivi a non agire? Era il tuo uomo e avevi tutto il diritto di prendertelo. Ma, per qualche motivo, tu rimasi lì, a guardare quei due mentre, piano piano, i loro volti si avvicinarono, fino a scontrare le loro labbra. Ti cadde il mondo addosso. La tua casa ti sembrò andare in frantumi per poi far ricadere le proprie macerie su di te. Sapevi che era nel copione quel bacio, ma, dal modo in cui si sorridevano dopo essersi staccati, ti strappò un singhiozzò troppo forte che riancheggiò nella stanza, facendo preoccupare Thomas.

-T/N, tutto okay?- ti chiese preoccupato. Non volevi girarti, non potevi farti vedere in quello stato.

-Si, ehm... La cipolla è triste- risposi, per poi ricominciare a piangere silenziosamente, guardando i due che si limonavano nel tuo salotto, ignari del tuo dolore e della tristezza che incombevano dentro di te.

-Allora? La pizza è buona?- chiese Thomas, riferito a te e a Isabella, la quale rispose affermativamente.

-T/N, sei sicura di non voler tu la pizza? Insomma, sei tu la padrona di casa e io sono arrivata senza avvisare- domandò la stronza dai capelli rosso ramato. Siccome avevo fatto poco impasto per la pizza, tu ti eri dovuta fare un insalata e una bistecca mentre i due innamorati si gustavano la propria pizza.

-Tranquilla. In effetti, non avevo molta fame- risposi, falsamente.

La serata, per te, passò molto lentamente. Alla fine, Isabella cambiò il film in programma e decise di riprovare, insieme a Thomas, la scena del bacio. Potevi vedere chiaramente le loro lingue toccarsi, talmente si stavano baciando appassionatamente. Il tuo cuore si frantumò, pezzo dopo pezzo, la tua anima si dissolse nel guardare le loro labbra unite e loro lingue danzare. Lo guardavi, bianca come un cadavere. Ti eri appena resa conto di aver perso l'unico amore della tua vita che, per destino, non era ricambiato. I tuoi occhi si spensero vedendo la mano di Thomas scivolare lungo il fianco della compagna di lavoro. Come facevano a scambiarsi l'anima con te a fianco? Dovevano essere privi di coscienza e, forse, il tuo amico si era trasformato in un'altra persona.
Quando la serata finì, tu andasti a lavare i piatti, mentre Thomas si occopuva di salutare l'ospite.
-Cazzo- borbottò Thomas. Tu ti girasti nella sua direzione e lo vidi pulirsi la bocca con la manica della felpa.
-Cosa succede?- chiesi. Thomas si avvicinò con passo svelto a te.
-Questa sera avevo in programma di baciarti, ma quella stronza ha sabotato i miei piani- disse, per poi prenderti per un fianco, avvicinandoti a sé e unendo le vostre labbra.

𝐼𝑀𝑀𝐴𝐺𝐼𝑁𝐴 - 𝑻𝒉𝒐𝒎𝒂𝒔 𝑩𝒓𝒐𝒅𝒊𝒆 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒔𝒕𝒆𝒓 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora