Seguitemi su Instagrasm: bennimarti05, poi in privato scrivetemi come vi chiamate su wattpad, così poi so chi siete. Accetto la richiesta a tutti.
Canzone per l'immagina:
~All of me - John Legend
In cui, dopo un'aggressione, ti rifugi tra le braccia del tuo fidanzato.
Portai la mano destra sul mio zigomo, ma poi, sentendo il dolore provocato da quel contatto, la ritrassi subito, come se mi fossi appena scottata. Will mi diede un ultimo calcio nello sterno, facendomi gridare dal dolore. Sputò sul mio corpo ricoperto da lividi e sangue, per poi sorridere malignamente e andarsene. Ero nel panico, accecata dal dolore. Potevo sentire il sangue caldo scendere dalla mia fronte, per poi cadere sul marciapiede, formando un lieve macchia. Mi portai la mano sulla fronte, cercando di tamponare il più possibile per bloccare l'emorragia. Non ci riuscì, per bloccare l'emorragia servivano un panno bagnato e del ghiaccio e io avevo solo una mano tremolante e piena di lividi. Con tutte le forze possibili che mi erano rimaste, cercai di mettermi seduta, appoggiando la mia schiena sul freddo muro di quel locale, ormai in orario di chiusura. Strappai un pezzo di stoffa della mia gonna per premerla saldamente sulla ferita. Non avrei fermato l'emorragia, ma, di sicuro, sarei riuscita ad assorbire un po' di sangue, almeno non mi sarebbe colato in bocca con quel suo sapore metallico. Legai il pezzo di stoffa in testa, come una bandana, tenendola ancora premuto sulla ferita in fronte. Appoggiai la mia mano sul freddo muro e, accumulando le poche forze che mi erano rimaste, mi tirai su, rilasciando il peso sulla parte sinistra del mio corpo. Cominciai a camminare, o peggio, zoppicare, visto che avevo perso la sensibilità della gamba destra dai calci che mi ero presa. Era successo in un attimo, mista i divertendo a una festa e, in un secondo, mi ritrovavo sul marciapiede lurido e freddo, gemendo dal dolore dai calci che il mio ex mi aveva dato. Continuai a camminare, zoppicando e, ogni tanto, gemendo dallo sforzo che impiegavo mentre cercavo di raggiungere la mia meta.
-Oh mio dio, amore, che ti è successo?- Thomas sranò gli occhi appena aprì la portas di casa sua, trovandomi completamente mal ridotta, ricoperta di sangue e di lividi. Mi accasciai sul portico di casa sua, senza forza nelle gambe. Sentì subito due braccia sorreggermi, per poi prendermi in braccio e appoiggiandomi sul morbido divino rivestito da morbidissime coperte le quali io chiamavo sempre "pelosine", proprie perché erano morbide come il pelo di Billy, il cane di Thomas il quale, appena mi vide, mi saltò praticamente addosso, facendomi urlare dal dolore a causa del livido sullo stomaco.
-No, no, no- tuonò Thomas al cane, facendolo correre verso la sua cucina, spaventato. La sua attenzione ritornò su di me e incominciò a passarmi un panno bagnato sulla fronte.
-Chi ti ha ridotto così?- mormorò Thomas, con le lacrime agli occhi. Asciugai una lacrima dal suo viso e gli sorrisi, per poi storcere la bocca in na smorfia di dolore. Lui si mise le mani fra i capelli, tirandoli leggermente, in preda al panico.
-Perché non sono venuto io stesso a prenderti?- urlò, -è tutta colpa mia se ti hanno ridotta in questo stato- pianse lui, continuando a premere leggermente il panno fresco sulla ferita.
-E' tutto okay- lo tranquillizzai, accarezzandogli quell'innocente viso, -solo, ho bisogno di te, in questo momento-
Lui mi sorrise, incatenando i nostri sguardi e facendo combaciare le nostre labbra. Quello era un bacio che sapeva di sangue, di ferite che si stavano chiudendo, cicatrizzandosi.
Allacciai le mie braccia al suo collo, sospirando dal piacere che solo lui è il suo amore, dopo l'avvenimento che era capitato prima, potevano provocarmi. E mentre il bacio proseguiva, con più passione e amore, sentivo veramente il dolore fisico svanire nel nulla. Eravamo lingua contro lingua, due anime che si stavano mischiando dopo aver quasi perso una di loro.-Non ti lascerò fare più del male- disse Thomas. Lo sentivo mordere e succhiare la pelle del mio collo. So cosa mi stava facendo: mi stava marcando e a me andava più che bene.
Il dolore, in poco tempo, svanì, mentre Thomas mi toglieva la connota completamente fradicia, cominciando a baciare ogni livido sulla mia belle bianca.
Alzò di nuovo il suo sguardo scuro, pieno di rabbia, su di me, continuando ad accarezzare la mia pelle. Fece riallacciare di nuovo le nostre labbra e, una volta che gli consentì l'accesso alla mia bocca, per lui fu come aver appena ottenuto il potere assoluto del mio corpo, stendendosi completamente sopra di me per esplorare la mia bocca.E, di nuovo, Thomas assorbì il mio dolore fisico e morale con i suoi baci e la sua presenza. Mi baciava con passione e con rabbia a causa del continuo pensiero di perdermi.
Mi dimenticai di quell'aggressione e dei lividi del mio corpo, concentrandomi sul modo in cui i nostri corpi aderiscano completamente.
In un secondo, io e Thomas ci stavamo trasmettendo il nostro amore in modo puro e romantico, come solo noi sapevamo fare.Quello che avevo subito, era ormai un lontano ricordo che Thomas aveva cancellato dalla mia mente con l'amore che, in quel momento, mi stava trasmettendo.
N\A
Oggi stavo facendo foto anti sgammo alla mia crush.Oggi impareremo truccarsi come da cinesui.
(chi indovina sta roba è il mio idolo)
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𝐼𝑀𝑀𝐴𝐺𝐼𝑁𝐴 - 𝑻𝒉𝒐𝒎𝒂𝒔 𝑩𝒓𝒐𝒅𝒊𝒆 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒔𝒕𝒆𝒓
Short StoryThomas Brodie Sangster \\ immagina Cover by @somebodv #1 in Sangster #1 in Thomasbrodiesangster #1 in dylanobrian ©Selfy05 09102018 -