La famosa pagina 250...con qualche modifica.
Davanti a me si trovava il corpo cadaverico di uno dei miei migliori amiche il quale, da poco, era stato trasformato in uno di quei orribili mostri che ti trasformano in un altra persona, complementare. Avevo le lacrime agli occhi nel vedere Newt, il mio Newt, davanti a me, che cercava in tutti i modi di allontanarmi da lui.
-Vattene da qui, T/N. Vattene- Newt fece un paio di scatti strani con il collo, come un tik, ridacchiando. Lo guardai con le lacrime agli occhi. Lui non era solo un amico, me ne ero accorta dopo che scoprì che lui non era immune all'eruzione. Da sempre l'avevo considerato come un amica fidato, un fratello, invece provavo qualcosa che mi faceva battere forte il cuore ogni volta che si avvicinava a me. Era assurdo, assolutamente assurdo, vista la situazione. Eppure, anche se stava per diventare uno di loro, non riuscì mai a vederlo in modo diverso: il mio primo amore.
-Vieni con me- lo scongiurai. Cominciai ad avanzare verso di lui, alzando un braccio per afferrare la sua mano, ma lui me lo impedì.
-Traditrice!- urlò, e quelle parole mi arrivarono dritto al cuore così forte da poterlo distruggere. -sapevi dei mie sentimenti nei tuoi confronti e neanche dopo il biglietto che ti ho lasciato ti sei presa la briga di fare le uniche due cose che desiderano maggiormente- era vero. Pochi giorni prima, quando l'eruzione non si era ancora espansa troppo nel suo cervello, Newt mi lasciò una lettera che, però, io lessi troppo tardi, quando ormai la malattia aveva già preso parte di lui.
-Newt- sussurrai, affranta e impaurita da ciò che poteva succedere da un momento all'altro.
-Avresti dovuto uccidermi quando la malattia non si era ancora espansa, e invece no! Tu volevi continuare a fare l'eroina; a salvare i radunai; a farti ammirare da quest'ultimi- continuò, -e a me? Ci hai pensato a me?!- tuonò. Oh Newt, eccome se ci ho pensato.
-Newt, ascoltami-, lo pregai. -Devo credermi: non c'è mai stata una volta in cui io non abbia pensato a te, a te e al tuo non essere immune- cominciai a singhiozzare, conoscente di averla perso, per sempre. Lui diventò rossa dalla rabbia, più di quello che era prima.
-E allora uccidimi!- ringhiò. -Fallo!- si scaraventò addosso a me, spingendomi a terra e lasciarmi senza fiato. Quello non era Newt, lui non era la persona di cui, da quando son uscita da quella Scatola, mi ero innamorata.
-Dovrei ucciderti io!- urlò, -mangiarti il cervello e farti rimpiangere il fatto di avermi fatto innamorare di te- mi sputacchiò in faccia e la prima lacrima cominciò a scendere lungo la mia guancia.
Scossi la testa, incoscente da quello che stavo per fare, allungando la mano libera verso la pistola.-Vuoi sapere perché zoppico, T/N? O vuoi trascurare anche questo particolare della mia Caspio di vita!- non dissi nulla, turbata dalle sue parole. E lui continuò:
-Ho cercato di ammazzarmi nel labirinto! Ho scalato quelle grosse mura e, una volta raggiunto il limite, mi sono buttato giù- sussurrò l'ultima frase, cominciando a riempire i suoi occhi di lasciar calde. -Ero ritentato a farlo, dato che la prima volta non è bastata; ma, poi sei arrivata tu, e la mia voglia di vivere e aumentata fino ad amare Gally- terminò l'ultima frase con una risatina -Te ne rendi conto? Gally- ridacchiò, mentre le lacrime scorrevano come un fiume sulle sue guance. In quel momento, capì che il Newt che ho sempre amato era tornato, era lì, ma per poco. Newt si spostò di colpo e, afferrando la mia mano che stringeva l'arma, la tirò verso di sé, puntandosela in fronte.
-Quindi, se mi ami anche tu, T/N, fai quest'ultima cosa per me: baciami e poi uccidimi. Perché io non posso vivere così- sussurrò. Piansi anch'io, con lui, avvicinandomi sempre di più al suo volto.
-Ti prego, T/N. Ti prego- sussurrò, e io mi sciolsi. -dammi questo fottuto bacio e poi uccidimi!-
E, con il cuore che sprofondava in un abisso senza luce, premetti le nostre labbra, per poi premere il grilletto della pistola.
Allontanai le mie labbra dal corpo ormai privo di vita e cominciai a piangere. Avevo appena ucciso il mio primo amore, ed è per quello che dovevo rimediare. Mi sistemai al fianco di Newt, morto, e, posando un ultimo bacio sulle sue labbra morbidi, premetti il grilletto, facendomi catapultare in un mondo parallelo, con lui, con Newt.
In quel momento ero felice. Lo avrei raggiunto e non mi sarei mai separata da lui.

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𝐼𝑀𝑀𝐴𝐺𝐼𝑁𝐴 - 𝑻𝒉𝒐𝒎𝒂𝒔 𝑩𝒓𝒐𝒅𝒊𝒆 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒔𝒕𝒆𝒓
Short StoryThomas Brodie Sangster \\ immagina Cover by @somebodv #1 in Sangster #1 in Thomasbrodiesangster #1 in dylanobrian ©Selfy05 09102018 -