20. Amore a sapore di sangue

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In cui l'amore per un bad boy si trasforma in tragedia.

La vita di T/N T/C non era altro che un libro cliché, scritto e stampato, pronto per essere venduto.
Figlia di una famiglia ricca, fidanzata con il più popolare delle scuola, nonché un bad boy, si può definire che la sua vita era un vero e proprio romanzo.
Da sempre era stata una ragazza educata, fragile e emotiva, ma appena incontrò Thomas Sangster, la sua vita cambiò, in meglio ma, per altra gente, in peggio.
Da odiare il fumo ne era diventata dipendente e, dall'aiutare i senzatetto, era passata a prendere a calci i loro cappelli i quali servivano come salvadanaio.
Tutti in città rimpiangevano la vecchia T/N e, per quanto lei stessa desiderasse tornare indietro nel tempo, non avrebbe mai e poi mai mollato Thomas, a costo di uccidere un cucciolo di cane impedito. Per lei, Thomas era un ancora di salvezza, l'unica persona che l'avrebbe resa felice in quel mondo abitato da esseri bugiardi.

-ehy, piccola- Thomas si avvicinò alla ragazza, tirandola a sé per la vita, accarezzandole dolcemente il fianco coperto dal tessuto liscio del vestito che indossava. Come già detto, t/n proveniva da una famiglia più che benestante, e da questo si può dedurre che i suoi genitori avevano molti stipendi a testa, fatto che faceva crescere il loro denaro ancora di più. Quella sera, la famiglia t/c festeggiava un nuovo traguardo raggiunto e così decisero di organizzare una festa. Ovviamente t/n, per non restare da sola, invitò alla festa anche il suo ragazzo, Thomas, ma lei non sapeva che, ben presto, le mani che le stavano dolcemente accarezzando il fianco sarebbero state ricoperte dal suo stesso sangue.

-cosa vogliamo fare?- le sussurrò Thomas all'orecchio, in modo molto seducente. T/n si sentiva sciogliere, ovviamente non era la prima volta che Thomas le faceva questo effetto, ormai era abituata. Lei lo guardò, un sorriso sghembo in volto, lo afferrò per la cravatta nera e lo costrinse a guardarla negli occhi mentre lei stessa si mordeva il labbro inferiore, vogliosa.

-seguimi- e il biondo non se lo fece ripetere due volte. T/n lo guidò su per le scale a chiocciola della sua grande casa, tendolo sempre per la cravatta. Quando furono dentro ad una stanza, t/n chiuse la porta, girandosi per guardare il suo ragazzo dritto negli occhi. E successe proprio in quel momento, i loro sguardi si incrociarono e finirono per mischiarsi. La ragazza si catapultò addosso a Thomas il quale non perse tempo per afferrarla prontamente per i fianchi mentre lei gli circondava il busto con le sue esili gambe e il collo con le sue braccia. Si guardarono un ultima volta negli occhi prima di far scontrare le loro labbra in un bacio umido e voglioso.

Thomas adagiò t/n sul letto, forse con un po' troppa forza, e non perse tempo prima di marcarla nei vari punti che, lui sapeva, per la ragazza erano deboli.

-thomas- t/n lasciò vagare le proprie mani sull'esile corpo del suo ragazzo. La ragazza sgranò gli occhi non appena toccò con le proprie mani un oggetto sotto la giacca del proprio ragazzo. Lasciò perdere, beandosi della tortura che Thomas le stava facendo sul proprio petto ormai esposto.

Per t/n quello era un momento magico, un momento magico che, dopo solo alcuni attimi, si sporcò con del limpido sangue, di quel sangue in cui tu puoi specchiarti e vedere la persona che sei veramente. E così successe.

Thomas guardò per un utltima volta quello sguardo paradisiaco, quello sguardo che da sempre l'aveva conquistato, che gli faceva sempre battere il cuore e che, a suo malgrado, doveva spegnere.

T/n, in estasi dal piacere che Thomas le stesse procurando, non si accorse che il proprio ragazzo aveva appena estratto da sotto la sua giacca un oggetto metallico, lucente come uno specchio.

In quell'istante, una lacrima attraversò la guancia di Thomas, per poi ricadere sul corpo di t/n e mischiarsi con il suo sangue.

In quella stanza, i gemiti furono interrotti da un urlo di dolore, di rimpianto per aver amato una persona che, quell'istante, le aveva tolto la vita L'oggetto metallico cadde sul pavimento, sporco ormai di sangue.

L'urlo straziante di t/n rimbombò fra le pareti, ma era troppo tardi: dalla sua bocca fuoriuscì un ultimo respiro, prima che il suo sguardo si spegnesse, i suoi occhi si chiusero e la sua anima si addormentasse.

𝐼𝑀𝑀𝐴𝐺𝐼𝑁𝐴 - 𝑻𝒉𝒐𝒎𝒂𝒔 𝑩𝒓𝒐𝒅𝒊𝒆 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒔𝒕𝒆𝒓 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora