3. Capricci E Coccole Notturne

4.8K 200 122
                                        

In cui Thomas vuole un bacio, ma tu vuoi farlo desiderare ancora un po'.

Mi svegliai nel bel mezzo della notte, con un calore piacevole alle mie spalle e dei sospiri caldi contro il mio collo. Controllai la sveglia: le tre di notte, per poi girarmi dal fianco opposto, ritrovando un Thomas addormentato. Sorrisi a quella vista: un ciuffo biondo gli ricardeva lungo il viso, coprendo i suoi occhi color corteccia; il suo petto nudo che si alzava e abbassava in contemporanea con il respiro; e le sue labbra che, quando russava, emettevano dei piccoli sospiri. Seguì il contorno delle sue labbra con il mio indice, finché quest'ultimo non fu morso, facendomi sussultare dal leggero dolore. Alzai lo sguardo e vidi un Thomas sorridente, soddisfatto dalla sua impresa. Misi il broncio e lui mi tirò di più a sé, facendo scontrare i nostri corpi nudi. Lui sospirò, sorridente, e posò la sua testa sul mio petto. Un gesto così piccolo ma, alla stesso tempo, pieno di affetto e che sapeva scaldarti il cuore. Gli accarezzai i capelli biondi, prendendoli tra le mie dita mentre sentì la sua bocca lasciare dei piccoli baci lungo il mio petto. Sospirai, e lo sentì sorridere sulla mia pelle.

-Perché sei sveglia a quest'ora?- domandò lui, con quel suo solito sorriso da baciare ventiquattro ore su ventiquattro. Sorrisi, accarezzando il suo ciuffo ribelle che poco prima gli copriva il viso.

-Non lo so, mi sono svegliata e basta- ammisi, non smettendo di accarezzare quell'anti-stress. Lui sorrise, per poi sporgersi verso di me con l'intenzione di baciarmi. Lo anticipai e gli misi una mano sulla bocca, prima che potesse baciarmi. Vidi la tristezza nei suoi occhi a quel gesto.

-Ma... Perché?!- chiese, offeso. Si era veramente arrabbiato? O era solo offeso dal mio gesto?

-Di notte si ha l'alito fetido e io non voglio baciarti con un alito simile a quello dei cani- spiegai, per poi girarmi dall'altra parte, dandogli una perfetta visione della mia della mia schiena nuda.

-T/N- mi chiamò, con quella voce rotta. Non ci feci caso, anzi dentro di me stavo ridendo dalla sua reazione.

-T/N, non puoi farmi questo- si lamentò con voce assillante. Cominciò a fare i capricci e ad agitare le gambe sulle lenzuola, come se fosse un bambino di sei anni. Lo guardai, sbigottita. C'era rimasto male veramente? Ridacchiai e subito ricevetti un'occhiata da parte del mio fidanzato.

-Che stupida- borbottò, incrociò le braccia al petto e fece il brioncio. Mi finsi offesa dalle sue parole e, quando notò quest'ultimo aspetto, si fiondò su di me, lasciandomi dei baci sulla fronte e sulla guancia.

-Scusami- ripeté a ogni bacio, -ma, ti prego, fatti baciare- protestò. Lo spinsi lontano da me e gli sorrisi.

-Va bene- accettai, -ma, prima vai a lavarti i denti- gli puntai un dito contro e lui non aspettò altro per infilarsi boxer e pantaloni per poi dirigersi in bagno. Io, ancora ridacchiando, masticai una cingomma alla menta e la sputai quando percepì i passi di Thomas sulle scale. Si tuffò su di me e potei sentire chiaramente il suo alito fresco alla menta. Lui sorrise e io ricambiai, sentendo il suo cuffie biondo farmi il solletico alla fronte.

-Adesso?- domandò, speranzoso. -posso?- mi supplicò. Dopo una decina di secondi, scossi il capo in un gesto affermativo e lui non perse tempo per fiondarsi sulle mie labbra. Era una sensazione bellissima. La sua bocca mi accarezzo le labbra e la sua lingua mi picchiettò il labbro inferiore per chiedere l'accesso alla mia bocca. Dischiusi le labbra e la sua lingua si fece largo dentro la mia bocca. Lui strinse la presa sui miei fianchi e io gli tirai i capelli decisamente lunghi, facendolo sospirare. Si staccò da me quando tutti e due, ormai, non avevamo più fiato, e mi sorrise. Appoggiò la sua fronte alla mia e mi guardò dritto negli occhi.

-Mi prepari un tost?- gli chiesi, con voce innocente. Lui mi guardò storto, con sguardo interrogativo.

-sono le quattro di notte- sussurrò, per poi avvicinarsi ancora alla mia bocca.

-Ma io ho fame- protestai, mentre lui era intento a lasciarmi degli innocenti baci sul collo.

-Ti prego, Thommy, ti prego- piagnucolai. Lui, colpito e affondato, sbuffò e, lasciandomi un ultimo bacio sul naso, andò in cucina a prepararmi ciò che avevo richiesto.

𝐼𝑀𝑀𝐴𝐺𝐼𝑁𝐴 - 𝑻𝒉𝒐𝒎𝒂𝒔 𝑩𝒓𝒐𝒅𝒊𝒆 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒔𝒕𝒆𝒓 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora