17. Appuntamento al buio

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ATTENZIONE: per scrivere questo immagina ho preso spunto da una one-shot Newtas\Dylams che ho letto in questi giorni. Inoltre, per le leggere questa parte della storia, vi consiglio di fare qualche ricerca sul programma televisivo "Undress", perché l'immagina è concentrato maggiormente su questo programma.

|RATING GIALLO\ARANCIONE|

In cui tu partecipi ad un appuntamento al buio e Thomas è stato scelto come tuo partner.

Non era stata mia l'idea di andare ad un appuntamento al buio, bensì della mia amica, Kaya. Ero appena stata lasciata dal mio ragazzo e già lei voleva farmi accoppiare con qualcun'altro. Non ero del tutto esaltata all'idea di stare nello stesso letto con uno sconosciuto. Esatto, non era un semplice appuntamento al buio in cui due persone fanno una cenetta tranquilla a lume di candela, no! Kaya mi aveva implorato, o peggio, costretto ad andare in uno di quei programmi televisivi dove si organizzavano appuntamenti per gente single, divorziata o alla quale è morta l'anima gemella. L'unico problema era che, al posto del tavolo apparecchiato per due, c'era un letto e che, al posto del cameriere, c'era una voce registrata che diceva ai partecipanti cosa fare. Non ero mai stata a Undress, solo l'idea di entrare in biancheria intima dentro un letto con un ragazzo sconosciuto, beh...diciamo che non mi era mai passato per la mente da quanto il mio e fidanzato, Minho, mi aveva mollato con un sms. 

In quel momento, ero a gambe incrociate sul letto nel quale, nei successivi minuti, sarei stata in compagnia del mio partner scelto dal programma, ovviamente a mia insaputa. Nei minuti che seguirono mi feci delle congettura sul perché e sul come avevo accettato la proposta di Kaya, ovvero quella di andare ad un appuntamento al buio. E se il partner fosse stato brutto, malfatto o di quindici anni in più di me? Quello si che sarebbe stato un bel problema. Mi convinsi che, subito dopo essere uscita da quella camera da letto, avrei ammazzato il gatto di Kaya. Si, ero sicura che l'appuntamento fosse un disastro anche se non era ancora iniziato. 

 A un certo punto, le telecamere intorno a me si raddrizzarono e i due schermi di fronte al letto matrimoniale si accesero, facendo partire la sigla del programma televisivo. L'ansia e la paura, dentro di me, svanirono nel momento in cui entrò un ragazzo biondo nella mia stessa stanza. Mi si illuminarono gli occhi alla sola vista di quel ragazzo: capelli biondo ramato, occhi color nutella e un fisico certo, poco palestrato, ma bello da togliere il fiato. Il ragazzo si sedette vicino a me e mi strinse la mano. Così, come se nulla fosse!

-Ciao, sono Thomas- disse e, santissima pizzetta, la sua voce era meglio dei boxer di Calvin Klein di Minho. 

-T\N- risposi, ricambiando la stretta, per poi indietreggiare fino a toccare la spalliera del letto con la schiena. Thomas-il-nuovo-Calvin-Clay mi raggiunse, mettendosi nella mia stessa posizione e aspettando i comandi dalla voce registrata. 

-Spogliatevi a vicenda, rimanendo in biancheria intima, e sdraiatevi sotto le lenzuola- la voce registrata rimbombò nelle mie orecchie e, prima ancora di potermi lamentare, le mani del mio partner furono subito sulla mia camicia, intente ad aprire i numerosi bottoni. La mia mente, negli ultimi dieci secondi, si era riempita di parolacce poco gradevoli e bestemmie appena censurate. Giurai a me stessa che, si: dovevo proprio uccidere il gatto di Kaya, forse anche lei. Quando ormai fummo tutti e due in sola biancheria intima, entrammo sotto le lenzuola, coprendo i nostri corpo semi nudi con il piumone del letto. 

Le azioni successive furono molto imbarazzati, almeno da parte mia. Thomas sembrava a proprio agio, forse era abituato con quel genere di cose, ma io no! No, io mi rinchiudevo dentro la mia stanza e leggere o a scrivere storie d'amore mentre le mie amiche perdevano la verginità o cominciavano le loro prime relazioni serie. 

Quel ragazzo, però, il ragazzo dagli occhi scuri e dai capelli ramati, quel ragazzo mi colpì non appena entrò dalla porta scorrevole di quella stanza nella quale, nei minuti successivi, ci ritrovammo dentro a un letto, seminudi, mentre una voce registrata ci dava delle indicazioni per conoscere fisicamente il nostro partner. 

Però, quando la voce registrata se ne uscì con "datevi il vostro primo bacio", il mio cuore fece una capriola nel petto e subito la mia mente cominciò a fantasticare su quanto le sue labbra potevano essere soffici come i suoi capelli. Thomas i sporse verso di me e, quando le nostre labbra si sfiorarono, il nostro autocontrollo andò praticamente a quel paese, facendoci dimenticare di essere in una serie televisiva, seguiti da più di un milione di gente in TV. Le nostre labbra si scontrarono con passione e fame per l'uno dell'arto, come se volessimo mangiarci l'anima a vicenda. Thomas si spostò sopra di me, intrappolandomi tra le sua braccia, ma non staccando mai le sue labbra dalle mie. Le sue mani vagarono insistentemente sul mio corpo, dalle spalle ai fianchi nei quali mi tracciò dei ghirigori con le dita. Ero in estasi, non per la passione accumulata in quegli ultimi cinque secondi, bensì su come il mio corpo reagiva al suo tocco. Quando ci staccammo, ormai senza fiato, Thomas appoggiò la fronte sulla mia, guardando intensamente negli occhi, sorridendo. 

-Ora date il vostro voto- disse infine la voce registrata. Thomas si spostò da sopra di me e io mi sporsi verso il comodino a fianco al letto per afferrare il telecomando nel quale c'erano solo due pulsanti: si e no. Se sceglievo di no potevo ritornare alla mia vita normale, deprimendomi per la rottura del mio rapporto con Minho. Se sceglievo di si, invece, avrei cominciato una nuova vita, forse, con la persona che, con il tempo, avrei imparato ad amare. 

Cinque minuti dopo, il televisore proiettò i nostri voti.

I nostri si

𝐼𝑀𝑀𝐴𝐺𝐼𝑁𝐴 - 𝑻𝒉𝒐𝒎𝒂𝒔 𝑩𝒓𝒐𝒅𝒊𝒆 𝑺𝒂𝒏𝒈𝒔𝒕𝒆𝒓 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora