13

3.4K 141 12
                                    

Il mio istinto in questo momento dice: corri, Rose, corri!

Ma le mie gambe non rispondono al mio istinto, al mio cervello, solo al mio cuore.

Non c'è niente di filosofico parlando del mio cuore è solo che quel piccolo organismo rosso che sta battendo violentemente contro la mia cassa toracica e che potrebbe uscire da un momento all'altro dal mio petto mi dice che è stanco e spaventato e che in questo momento vorrebbe solo smettere di battere.

Ma non posso dare al mio cuore il comando di fermarsi così ponendo fine alla mia vita.

No, non posso farlo, devo reagire alla realtà anche se in questo momento preferirei essere attacata da dieci mollicci con istinto omicida invece che trovarmi qua, nella Sala Comune di Grifondoro con una persona dalla voce odiosa che sta dietro di me.

Forse è un sogno? Per sbaglio sono svenuta per la corsa e ora sto solo immaginando che quelle parole sono appena state pronunciate da quel maledetto biondino ossigenato?

No, questa è la dura verità e io ne faccio parte in un modo o nell'altro.

Faccio un grande respiro per poi girare lentamente tutto il mio corpo e trovarmi a mezzo metro dalla persona che temevo che fosse veramente qua e non nella mia fantasia.

Scorpius Malfoy, lui in carne e ossa e con il suo solito ghigno stampato in quella faccia da presuntuoso.

Cerco di raccogliere gli ultimi granelli di coraggio che ho dentro di me, è sono pochi, molto pochi in questo momento.

Possiamo dire che i granelli di polvere sono giganti rispetto a quella cavaglieria che ho ora.

《Che ci fai qua?》 chiedo con un filo di voce quasi impercettibile.

Volevo far sembrare che ero sicura, sincera e tranquilla ma ovviamente ho ottenuto l'effetto opposto cioè incerta, bugiarda e ansiosa con le mani che mi tremano lungo i fianchi.

《Come che ci faccio qua? Sono venuto a prenderti per portarti dal tuo dolce e amorevole cuginetto》 dice facendo un ghigno divertito.

《Ma-ma...come hai fatto? Cioè io non ti ho visto e ora se arrivato prima di me e...come fai a sapere la parola d'ordine?》

《Prima della tua morte ti posso rispondere a queste domande...allora, quando tu mi hai tirato quel bellissimo calcio e sei scappata io mi sono ripreso subito e mi sono messo a correre dietro ad Al ma io ho imboccato una scorciatoia e un nascondiglio che pochi sanno così ho raggiunto questa orribile sala comune prima di voi》 finisce con sguardo fiero.

《E la parola d'ordine...》

《Non ci vuole un genio a sentire tuo fratello che urla la parola d'ordine ai quattro venti...》

Alzo gli occhi al cielo ripensando a quel cretino di mio fratello che ha paura che la Signora Grassa abbia dei problemi all'udito, in realtà è lui ad averne...e non solo quelli...

《Dopo questa mia affascinante spiegazione ti devo portare da Al..》

《Ma perchè?! Cosa ti ho fatto? Cosa centri in questa storia?!》

《Ho iniziato a centrarne quando tu mi hai tiriato quel calcio nel punto più delicato di tutto il corpo e quindi questa è...vendetta》

《Non ti puoi vendicare in un altro modo e in un altro momento?》

《No, perchè è un bel modo vederti sotto alle grinfie di un Albus con istinti omicidi》 dice ridacchiando.

Cosa faccio ora?!

Gli tiro un altro calcio? No, è troppo probabile...

Mi costituisco? No! Dopo tutto quello che ho fatto per scappare illesa!

Never Say NeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora