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Scendo la collinetta striscando i piedi per terra.

Non ho nessuna voglia di lavorare.

Mi correggo.

Non ho nessuna voglia di lavorare con  Malfoy.

Sapere che devo passare un ora della mia vita insieme a lui...

Accanto a me c'è il biondo e mia madre che parlano animatamente.

Mia madre mi mette sempre in imbarazzo in qualche modo e questo è uno dei tanti.

Sembra quasi che si sia presa una cotta per Scorpius!

Il biondo continua a sorridere e a tirarsi i capelli indietro per poi scompigliarseli e mostrarsi ancora più sexy di quel che è normalmente.

Nessuno dei due mi ha ancora rivolto la parola da quando stiamo scendendo questa collinetta.

Meglio così.

Non voglio parlare con Malfoy, non dopo quello che mi ha sussurrato.

Ma ci sta veramente provando con me?

Oppure sono solo il suo nuovo gioccatolo o una delle tante ragazze ragazze che finiscono nella sua lista delle conquiste?

Ho paura.

Ho paura che mi potrebbe piacere veramente una persona come lui.

Una persona che non si interessa dei sentimenti degli altri.

Ho paura di essere ferita.

Ma devo cercare di non intimorirmi per queste piccole cose.

Dopotutto, a me non piace, no?

No?!

《Bene, vi lascio nelle mani di nonna Molly》 dice mia madre prima di salutarci e salire le scale del piano di sopra.

Ignoro lo sguardo attento del biondo che mi sta perforando e vado subito in cucina.

Trovo nonna Molly che è intenta a mescolare un impasto di un dolce e contemporaneamente tira fuori dal forno un arrosto che mi verrebbe subito da mangiarlo tutti in una volta.

Si gira sentendo che qualcuno è entrato in cucina e ci rivolge uno sguardo amorevole.

《Oh, cari. Siete venuti ad aiutarmi》

Non avevamo possibilità, nonna.

《Bene, mettiamoci subito all'opera》 dice andando a prendere due grembiuli e lanciandoceli.

Ne afferro uno dei due e lo indosso per poi accorgermi che è il grembiule di Zio Harry con i boccini d'oro.

Scorpius invece prende l'altro che è della mamma....

Bhe, e con le piccole puffole pigme viola ma non ci fa tanto caso...a parte la mia risata che gliela sbatto in viso.

Mi lancia un occhiataccia ma vedo che sta trattenendo un sorriso volontario.

《Andate a prendermi la farina in cantina!》

Esco subito dalla cucina e vado al ripostiglio dove abbiamo una botola  che ci porta direttamente alla cantina della famiglia Wealsey e Potter.

La apro di botto e una nuovola di polvere si sollevava facendoci tossire ma ignoro tutto e inizio a scendere le scale.

Dopo un po' sento che il Serpeverde è arrivato.

Siamo al buio e sto per prendere la mia bacchetta per far luce ma una mano mi afferra il braccio.

Mi irrigidisco e con l'altra mano cerco nella tasca la mia adorata bacchetta ma vengo bloccata anche con l'altro braccio.

Never Say NeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora