Never Say Never

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Dopo aver evitato che i miei cugini, mio fratello e la mia amica Ilaria non dassero fuoco alla stanza propagando un incendio apocalittico per il castello distruggendo per sempre Hogwarts, andiamo a cena.

Non ho mai visto i miei parenti così disponibili e gentili nei miei confronti.

Forse si sono resi conto che dopo la mia grande avventura con quelle figlie di....buona donna, sarei potuta morire.

Ma sono cose che succedono essere picchiate ed essere buttate in un lago gelato...no?

Sta di fatto che mi hanno obbligato a indossare una felpone pesante di Al, che per la prima volta me lo ha dato  lui senza che io gliela rubassi.

Volevano anche farmi mettere una sciarpa pensando che avessi freddo ma poi Ilaria e Dom si sono schierate con me dicendo che la sciarpa non era abbastanza fashion.

A volte serve avere due psicopatiche come amiche.

Per di più Ilaria è una scelta, Dom l'ho sopportata e la dovrò sopportare fino a quando non morirà uccisa dal suo stesso trucco che le corroderà la faccia.

Non vedo altre chance per far fuori mia cugina, è dura da abbattere una figlia di un Lupo Mannaro e di una Vela, sopratutto se è Weasley.

Siamo difficili in genere da abbattere noi Weasley e Potter.

Hugo mi tiene per un braccio intanto che scendiamo le scale e James dall'altro intanto che dietro di me ho Albus che si è preparato se mai dovessi cadere all'indietro. Davanti invece ho Fred che cammina all'indietro e secondo me sarà lui a cadere.

Sto pensando a come la mia famiglia sia ancora viva dopo quello scontro...forse non vedo le botte perchè Ilaria e Dom per non far vedere che c'è stato uno scontro hanno messo un po'di fondotinta, correttore e cipria per coprire le contusioni.

Sono state davvero brave sopratutto con Louis che gli si vede soltanto un occhio gonfio.

Persa nei miei pensieri inciampo in un gradino ma sei braccia mi prendono subito rimettendomi in piedi e andando avanti.

Ok...è leggermente inquietante.

~•~

Siamo in Sala Grande ormai.

Mi ci sarà voluta solo un ora e mezza per scendere un paio di scale ma ora posso mangiare il mio pollo, con la mia scorta che mi sta accanto.

Non vogliono più lasciarmi da sola.

Albus dal tavolo dei Serpeverde sta continuando a lanciare sguardi all'entrata per vedere se arrivano quelle galline ma non si sono ancora fatte vedere, meglio così.

Io invece cerco in continuo lo sguardo di Scorpius che non arriva mai.

Ha un gomito sul tavolo con la testa appoggiata sulla mano a guardare il suo piatto spostando con la forchetta qualche pezzo di cibo, con l'altra mano.

Quelle maledette parole mi hanno totalmente incasinato.

Pensavo solo io che provavo qualcosa per lui ma mi sbagliavo.

Gli piaccio, sembrerebbe, ma lui è stupido a dirmi addio.

Voglio sistemare questa cosa, non può continuare ad ignorarmi dopo avermi detto quelle parole.

Anche se non dovevo sentirle essendo, teoricamente, che stavo dormendo.

Mi sento una mano sulla spalla e presa alla sprovvista sussulto sul posto facendo cadere la forchetta per terra producendo un tintinio che attira tanti sguardi verso di me.