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Scendo le scale a braccietto con Ilaria sfoggiando il mio migliore sorriso.

Cerco di tenere una postura dritta ed elegante, sempre cercando di non inciampare con questi tacchi vertiginosi.

Dom che era accanto a noi è subito scomparsa andando dal suo presunto ragazzo a fare cose che non voglio pensare.

Io e la mia migliore amica ci leggiamo nella mente riguardo a Dom.

Lei mi capisce sempre, e capisce anche quando mia cugina scompare all'improvviso.

Sposto lo sguardo da lei alla pista dove ci sono i Grifondoro che si scatenano a ballare come se non ci fosse un domani.

《Andiamo?》 mi chiede Ilaria con un sorriso stampato in faccia.

《Andiamo》rispondo decisa.

Mi prende il braccio e mi trascina in pista.

Dopo qualche spintone riusciamo a raggiungere il centro.

Inzialmente mi sento un po'timida a ballare ma poi mi sciolgo fino a diventare una scatenata.

Io so ballare ma davanti a tanta gente e con questo vestito un po' troppo attilato e un po' troppo corto è abbastanza imbarazzante.

Inzialmente siamo io e lei a ballare una di fronte all'altro ma poi viene un ragazzo che le chiede di ballare assieme.

Lei accetta, ovvio.

Rimango un po'delusa ma poi sento una mano sulla spalla.

Mi giro di scatto e vedo un ragazzo alto, moro con gli occhi azzurri e con un fisico da atleta.

《Hey, ti andrebbe di ballare bellezza?》 mi urla per sovrastare il suono della musica a palla.

Mi metto le mani sulle orecchie per sentire meglio la mia voce invece che la musica.

《Si, certo!》 dico sorridendo.

Lui mi prende per i fianchi da dietro e io inizio a strusciarmi su di lui a ritmo di musica, sento le sue mani che salgono su e giù per i mie fianchi fino alle mie coscie.

Sento un odore di Whisky nel suo alito.

È già ubriaco.

Io no invece, devo fare qualcosa.

Una ragazza passa vicino a noi con una bottiglia di vino in mano e io gliela prendo portandomela alla bocca.

Inizio a bere e sento il liquido che mi brucia la gola.

Inzialmente è un po'fastidioso ma poi diventa piacevole.

Senza accorgermene ne ho bevuto quasi tutta la bottiglia.

La guardo allibita e poi rido per non so cosa, so solo che voglio ridere.

Butto la bottiglia su una poltrona e ritorno dal ragazzo di prima, gli metto le braccia intorno al collo e sorrido come un ebete.

Lui sorride compiaciuto ma anche con uno sguardo malizioso.

《Come ti chiami, tesoro?》 dice facendo un ghigno divertito.

《Rose!》urlo per farmi sentire.

《Bel nome, adatto ad uno schianto come te》 dice facendomi l'occhiolino e uno sguardo malizioso.

《Tu invece?》

《Barry!》

Stringo di più le braccia al suo collo intanto che lui mi accarezza la schiena fino ad arrivare al mio fondoschiena.

Never Say NeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora