Quando arrivo a casa, trovo Erix che sta dormendo sul divano, stringendo a sé Sayth. Sembra che siano crollati entrambi mentre mi aspettavano svegli, ma che il nostro tornare tardi abbia avuto la meglio su di loro. Prendo la bambina in braccio, cercando di non svegliarla. Erix apre appena gli occhi, se li stropiccia e sbadiglia.
«Ah, sei tu» mi dice con la voce impastata dal sonno.
«Va' a letto, io sistemo Sayth».
Annuisce, alzandosi di malavoglia. Sayth continua a dormire beata anche quando la sistemo nel suo lettino, cercando di non inciampare nei suoi giocattoli sparsi per terra. Le rimbocco le coperte, dandole un bacio sulla fronte. Cyd è in un angolo, fissa ogni movimento, controllando che non le accada niente di male.
Erix si è già riaddormentato, tirandosi dietro buona parte delle coperte. Mi rannicchio contro la sua schiena, cercando di strappargliele, quanto basta a non avere freddo.
Non ho quasi sonno, anche se siamo stati fuori per tutta la giornata. Continuo ad avere troppi dubbi e troppe poche risposte.
L'Orlan è sempre stata criptica nei miei confronti e adesso non è molto diversa da prima: se voglio sapere qualcosa l'unica persona a cui posso rivolgermi è Aesta, ma non so se e quanto parlerà. L'ultima soluzione sono le spie.
Erix si gira, allunga un braccio, mettendomi la mano sul viso. Gliela sposto malamente, ci mancavano soltanto gli schiaffi mentre sta dormendo.
«Dormi» lo sento sussurrare mentre mi stringe a sé.
Ma come faccio a dormire tranquillamente con tutto quello che sta succedendo? Era troppo facile restare in un periodo di pace, dove la cosa più simile alla guerra che potessi fare era mettere a letto Sayth quando non aveva sonno?
Mi sveglio senza Sayth che urla, senza Erix che mi tira via le coperte. E la cosa mi puzza. C'è troppa tranquillità in casa.
Mi precipito in cucina, Erix sta leggendo le notizie sul suo datapad, Sayth trotterella qua e là controllata a vista da Cyd.
«Oh, meno male» mormoro appoggiando una mano sullo stipite e l'altra sul petto.
Erix alza appena lo sguardo.
«Eri adorabile mentre dormivi stamattina, ti ho lasciato in pace. Sayth ha già mangiato, mi sono svegliato prima di lei oggi».
«Sta zitto, cretino. Preferisco quando tieni la bocca chiusa la mattina».
Mi avvicino ai fornelli.
«Vivi. Quello non è-».
«Sta' zitto, ti ho detto» lo interrompo e lui alza le spalle, mormorando: «come vuoi».
Mi verso una tazza di tè, l'unica cosa di cui ho bisogno adesso. Ne bevo un sorso, per poi fare una faccia schifata.
È caffè.
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Ai confini del vuoto 2 - Operatio Mortis
Science Fiction[la descrizione può contenere spoiler per Ai confini del vuoto 1 - Progetto Minerva!] A due anni dalla fine della guerra tra Alleanza e Federazione, quando l'intera galassia sembra ormai in pace, vengono registrati dei movimenti sospetti nella zona...