Axel...
Ho paura per quel che gli possa succedere. Non so da quant'è che la Cavia 1 l'ha portato via e sentire solo un totale silenzio lì fuori mette solo angoscia addosso.
Aesta si alza, si mette le mani sui fianchi. Mi volto a guardarla dopo che il suo movimento ha richiamato la mia attenzione.
«Nayla». L'Orlan alza lo sguardo. «Fuori la verità. Sono certa che tu la sappia. Guardaci: siamo prigioniere, Axel sembra provenire dal nulla. È anche lui uno dei tuoi esperimenti?»
L'altra abbassa lo sguardo, fissa il pavimento lurido. «No...» la sento mormorare.La testa mi gira, mi lascio scivolare di nuovo a terra, appoggio la testa sul pavimento. «Ma io la troverò mai la stabilità con il primo ufficiale? Due tradimenti e un'incognita. Preferisco risolvere qualche equazione differenziale» borbotto coprendomi la faccia con le mani.
Aesta aggiunge qualcosa sul fatto che quelle siano l'incarnazione del male. Come darle torto?
«Chi o cosa è Axel, allora?» incalza lei mentre l'Orlan si prende la testa fra le mani. Si chiude nel silenzio e per quanto Aesta ci provi non ottiene altro che risposte monosillabiche o silenzio.
«Lascia perdere» le dico spazientita dopo essermi sorbita quel monologo per non so quanto tempo.
Aesta sbuffa, si toglie una ciocca di capelli dagli occhi, si avvicina e si siede accanto a me con la sua solita poca grazia.
«Eppure c'è qualcosa sotto. Perché lei mi ha trascinato qua con sé? Cosa vogliono da Axel? Perché gli serve la Starfall?»
Scuoto la testa, non so darle una risposta: ho troppi dubbi e nessun fatto.
Finché si trattava di Minerva noi avevamo il progetto, conoscevamo i limiti, le responsabilità, le possibili situazioni. Qui non abbiamo idea di cosa ci possa capitare. Aesta mi mette una mano sulla spalla, mi volto lentamente, la guardo negli occhi.
«Vivi, cerca di dormire ora. Volevo solo sfogarmi un attimo, non mi aspetto che tu mi dia delle risposte».
Annuisco, poi mi rannicchio su un fianco su quello che ormai considero il mio letto. Dopo i ventotto giorni nelle strutture di Minerva, questo è fin troppo comodo.
Sono vecchi stracci, puzzano da far schifo, ma è meglio di niente. Aesta e Nayla si spartiscono una coperta, io mi sono accontentata di quella più piccola – riesco comunque a coprirmi. Prendere sonno è sempre un'impresa: tendo a rigirarmi troppo, a far intrecciare la coperta con le gambe, cercando di trattenere le lacrime. Vorrei abbracciare di nuovo Sayth, mi sento un mostro ad averle mentito, a dirle che sarei tornata presto.
E brava.
Sei di nuovo nei guai.
Hai di nuovo messo in pericolo la vita dei tuoi amici.
Complimenti, davvero.
Mi giro sulla schiena: le altre due stanno già dormendo, ma io non ci riesco, continuo a pensare agli eventi che mi hanno portato qua.
L'Orlan dice di aver ripreso i suoi esperimenti sugli Altri per chiudere definitivamente quel progetto, ma a quanto pare sono collegati agli universi alternativi e quelle cavie vogliono la Starfall per qualche motivo – non credo sia la conquista della galassia, è fin troppo scontato.
Dopo che siamo andati su Kalea, è stato accertato che i movimenti sospetti erano causati dalla società degli Altri che è installata lì. Mi asciugo una lacrima. Erix mi dice che succede sempre gli occhi mi diventano lucidi quando faccio centro in qualche teoria.
STAI LEGGENDO
Ai confini del vuoto 2 - Operatio Mortis
Ciencia Ficción[la descrizione può contenere spoiler per Ai confini del vuoto 1 - Progetto Minerva!] A due anni dalla fine della guerra tra Alleanza e Federazione, quando l'intera galassia sembra ormai in pace, vengono registrati dei movimenti sospetti nella zona...