Non credevo che il consiglio approvasse la proposta dell'Orlan senza né metterla ai voti né discuterla. Sarà anche che le opposizioni alla sua idea non sono molte. In ogni caso, sarà la Starfall a partire per la missione.

Non sappiamo per quanto dovremmo stare lontani da casa, non sappiamo se ce ne sono altri di portali. Prima del decollo dovremmo controllare bene, potrebbero essere ovunque e potrebbero essere nascosti alla perfezione.

Non è l'idea di restare giorni nello spazio a trattenermi dal partire: è che non voglio lasciare da sola Sayth senza sapere il giorno del ritorno. Mi fido di Erix, ma ormai sono finiti i tempi di quando lasciavo Lemuria per mesi interi senza farmi problemi, è strano da dire, ma ormai l'Atlantis è tornato ad essere casa mia.

Cammino verso l'ufficio di Erix fissando il pavimento, deve firmare l'ordine di decollo: in caso qualcosa andasse storto,

il considerarla missione ufficiale del pianeta ci salverebbe da beghe legali. Scuoto il capo, non sono affatto dell'idea del consiglio che questa cosa sia facile, che si possa risolvere tutto in poco tempo, che non succederà niente.

Sospiro, fermandomi davanti alla porta del suo ufficio. Spero non sia già andato a casa, anche se l'ora di pranzo si avvicina. Busso: sento la sedia che si sposta, i passi che si avvicinano alla porta, poi mi trovo Erix davanti.

«Se è per il pranzo, stavo per andare a casa».

«Non è per quello, tranquillo» gli dico passandogli il foglio. Mi guarda confuso, poi lo prende lui lo legge e si scosta, facendomi entrare.

«Ha fatto mandare la Starfall per una cosa che poteva fare una LWSS?»

«Il fatto è che abbiamo più possibilità di successo con Minerva piuttosto che con dei semplici cannoni».

«Sei in gamba, farai un buon lavoro in ogni caso. Vorrà dire che con Sayth guarderemo sempre il cielo per veder tornare la Starfall».

Sorrido appena. «Mi mancherai da morire».

Erix si china a baciarmi, mi accarezza una guancia. «Anche tu. Non avrei mai pensato di avere tanta angoscia a sapere che tu debba partire di nuovo».

«Firma quel foglio, va'. Prima si parte, prima si spera di tornare».

«In tempo per cena?» mi chiede sedendosi. 

«In tempo per cena» gli rispondo mentre mi passa il foglio firmato.

«Quando è fissato il decollo?

«Tra qualche giorno: appena troviamo le coordinate del portale di cui parlava l'Orlan. Non so quanto ci vorrà, credo poco visti i sistemi tecnologici dell'Atlantis».

Annuisce. «Se hai fatto possiamo andare, no?»

«Sì, certo. Spero che Axel non abbia fatto decollare la Starfall, altrimenti è la volta buona che gli taglio lo stipendio».

Erix mi mette un braccio sulle spalle. «Tranquilla, ho visto decollare solo delle LWSS, non la Starfall».

«Ha lasciato questo biglietto» ci dice Aesta, passandoci il foglietto di carta con la grafia di Axel. Lui non era a casa e nemmeno Sayth. Spero proprio che siano insieme.

Non preoccupatevi, la situazione è sotto controllo! Torno presto.

«Che significa? E dov'è mia figlia?» chiede Erix.

Aesta alza le spalle. «Boh. Se non è qui, sarà con Axel da qualche parte».

«Ho capito» sibilo fra i denti prima di prendere il comunicatore.

Ai confini del vuoto 2 - Operatio MortisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora