La tensione a bordo della Starfall è palpabile: nessuno si aspettava di trovare su Kalea quegli esseri, le cui intenzioni appaiono poco amichevoli. Ci hanno lasciato fuggire, sì, ma solo per farci cadere in qualcosa di più grande. L'ordine dall'Atlantis è stato chiaro: prima di far esplodere Kalea, abbiamo da fare delle verifiche. Sono sicura che questi ritardi burocratici saranno la nostra rovina.

Tamburello sul bracciolo del sedile, i tecnici non hanno trovato traccia dell'Operatio Mortis nei database della Lega, segno che qualcuno li ha manomessi. Forse sono stati gli Altri: senza tecnologia funzionante non avrebbero mai potuto causare alterazioni nei rilevamenti delle navi di passaggio. Chissà da quanto i documenti sono spariti: il periodo di pace ha portato via buona parte dell'attenzione che avevamo messo nel criptare i file della Federazione e dell'Alleanza. Nayla non ha detto una parola, ma l'espressione di rabbia che ha stampata in volto parla per lei.

«Muoviti, Darinell» sibila lei all'improvviso. «Più aspetti a fare il salto, più dai vantaggio agli Altri».

«Io aspettavo ordini» cerca di giustificarsi lui.

«Sei il primo ufficiale, razza di idiota!» gli urla Zavis. «Non prendere l'iniziativa solo nel chiedere aumenti di stipendi o farti il caffè! Abbassa quella leva e portaci via di qui!»

Non sono mai stata così felice di vedere la fascia di asteroidi che circonda l'Atlantis. Si intravede già il pianeta, sembra quasi brillare di un azzurro vivace nel mezzo del buio dello spazio. Appoggio la mano sul palmo: la situazione si prospetta difficile visto che sappiamo un briciolo di quel che era l'Operatio Mortis. Guardo l'Atlantis farsi sempre più vicino: non avrei mai creduto che potessi provare una qualche gioia nell'atterrare qui sopra... Sospiro, socchiudo gli occhi mentre inizia la fase di atterraggio. Lascio da sbrigare le ultime formalità agli ufficiali: non è un buon segno aver visto Erix e Lero, il suo vice, vicino alla pista, palesemente in attesa del nostro rientro.

Scendo appena posso dalla nave, avvicinandomi ai due mentre il rumore dei motori della Starfall va scemando.

«Qual è il problema?» chiede Erix aggrottando la fronte. «Il rapporto che avete inviato è preoccupante».

«Lo immagino. Non avevamo idea che potessero esserci i risultati dell'Operatio Mortis ancora in giro...»

«Ho capito, lo avevo immaginato fin da quando Nayla è partita per raggiungervi». Si volta verso Lero. «Voglio il senato radunato per domani, fai avere a tutti i componenti il rapporto della Starfall. Dobbiamo valutare se e quanto ampliare i poteri dell'Astrea in caso la situazione degenerasse. Non voglio che ci si trovi impreparati in caso di guerra».

«Sarà fatto, presidente» risponde Lero prima di allontanarsi.

«E cosa sarebbe successo che vi ha fatto tornare in così poco tempo e facendo un atterraggio a dir poco pessimo?» chiede lui.

«Niente di che, abbiamo solo fatti un po' incazzare gli Altri che si trovavano su Kalea» risponde Nayla.

«Quanto all'atterraggio, non sarà stato perfetto, ma almeno abbiamo i motori tutti integri» aggiunge Axel sorridendo e appoggiando il gomito sulla mia spalla.

Erix sospira, si passa una mano sul volto. «Non mi mancava avere a che fare con i tuoi sproloqui, Axel. Non mi mancava avere a che fare con i guai causati dalla Starfall, in realtà. Ma spiegati chiaramente, Nayla» sbotta, visivamente innervosito per non riuscire a capire. Sono sicura che vorrebbe avere di nuovo tutto sotto controllo. «Non possiamo rischiare un'altra guerra, ma non mi pare - da quel che ho letto - che abbiano intenzioni amichevoli».

L'Orlan sospira, si passa una mano tra i capelli. «Gli Altri si sono evoluti, hanno usato ciò che abbiamo lasciato lì, riuscendo a creare la loro società; la Cavia 1 sembra essere a capo e credo che il suo progetto riguardi il conquistare la galassia... voleva prendersi la Starfall».

Ai confini del vuoto 2 - Operatio MortisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora