37 (Erix)

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«Dove siamo?» chiede Sayth stropicciandosi gli occhi. Le accarezzo la testa mentre lei si guarda in giro. Non lo so, a dire il vero. Vivi l'ha chiamato B8, ma io non ho mai sentito un pianeta con questo nome; siamo qui da qualche ora ormai e il fatto che abbia dormito per tutto il viaggio è stato un sollievo. Non avrei mai sopportato che quell'essere la tenesse di nuovo in braccio. «Dov'è la mamma?» mi chiede di nuovo dopo aver fissato Aesta e Nayla.

La stringo forte al petto: adesso posso darle una risposta, so dove si trova Vivi, ma non so quando e se la rivedremo. È stato un miracolo se lei e Axel sono fuggiti da questo posto stando ai racconti delle due.

«Aya, dove sono?» chiede Sayth allungano le mani verso Nayla che alza gli occhi al soffitto. «Aya? Aya

Aesta si inginocchia davanti a me, scompiglia i capelli della bambina. «Axel l'ha definita una vacanza forzata, vedeva bene una piscina fuori. Vieni, facciamo un giro insieme fuori da questa stanza polverosa». La prende in braccio, Sayth mi guarda per un attimo, poi si avvinghia al collo di Aesta. Quando escono, volto la testa verso Nayla che se ne sta distesa con un braccio piegato sotto la testa e uno piegato sul petto.

«Non ho scelta, vero?» mi chiede lei guardandomi.

«Nayla, per favore. Siamo stati alleati per anni e hai sempre avuto il vizio di voler fare di testa tua e non passare informazioni importanti al resto del comando dell'Alleanza».

«Bastava chiedere».

Mi passo una mano sul volto. È più testarda di Sayth quando ci si mette.

«Nayla. Capisci che la Starfall non può muoversi senza avere un minimo di conoscenza del file? Kase ha voluto Sayth in cambio della loro copia».

«È criptato, vero?»

«Presumo di sì».

Sospira, poi si mette a sedere. «Vivi era sconvolta quando siamo riuscite a metterci in contatto con Cyd, non l'ho mai vista così, dico sul serio, Erix. La situazione è diventata delicata per lei: Kase ha trovato il suo punto debole e lo userà il più possibile: se mai ce ne andremmo da qui, non lasciare mai Sayth. Lui... lui non vuole farle del male, non alla piccina per lo meno. A lui interessa che Vivi crolli, che faccia un passo falso mettendosi con le spalle al muro... e mettendo in pericolo la Starfall. Arriverebbe al punto di cederla pur di riavere Sayth, dovresti farla ragionare».

Incrocio le gambe, appoggiando le mani sulle ginocchia. «Lo immaginavo, Vivi e Sayth sono molto legate. Io ho provato a farla ragionare, ma sai che quando si impunta su una cosa prende le decisioni più cretine della galassia. Spero che Axel riesca a tenerla al suo posto in questo periodo».

«Lo farà. Mi sbagliavo sul loro conto: hanno quella complicità che a noi è mancata negli anni, sono pronti ad aiutarsi l'un l'altro. Invidio la Starfall, sai? Lo so, probabilmente mi prenderai per pazza - allunga un braccio verso di me, scuotendo la mano - però... sono sicura che riusciranno nel loro intento».

«Sperando che non facciano esplodere questo pianeta con noi sopra».

Scuote la testa, accennando un sorriso. «Non credo proprio. Sarebbe una vittoria con l'amaro in bocca per tutti, soprattutto per Vivi: credi che sacrificherebbe Sayth? Lei vuole la testa di Kase e l'otterrà. Dopo quello che ha fatto la Cavia 1, dubito fortemente che voglia solo vederlo esplodere».

«Ora che siamo soli, sei disposta a dare qualche informazione?»

Fa un cenno con la testa. «Avvicinati, Brunnos».

Quando mi siedo accanto a lei, si lascia andare a un sospiro, poi avvicina le ginocchia al petto stringendole con le braccia. «Quando eravamo su Kalea, nell'altro universo dico, sai che Kase ha voluto parlarmi. Non ho fatto parola a nessuno di quel che ci siamo detti, ma credo sia meglio se lo sappia almeno tu. Di sicuro, la tua parola vale molto più della mia a questo punto...»

Ai confini del vuoto 2 - Operatio MortisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora