«Andrò da sola».
Ci voltiamo quasi tutti verso l'Orlan che ha fatto quell'affermazione facendo scendere il gelo sulla Starfall.
«Non è una buona idea, Nayla» le dice Aesta senza togliere lo sguardo dal portale che si è aperto davanti a noi un attimo prima che parlasse. Non è stato difficile fino a ora, ma i problemi inizieranno non appena attraverseremo quel portale.
«Voi lì dentro siete morti» è la lapidaria risposta dell'Orlan.
«Ma ha ragione Aesta!» urla Axel. «Non possiamo lasciarti andare da sola... per quanto vorremmo anche lasciarti lì».
Zavis gli tira un colpo sulla nuca. «Fa' il tuo lavoro e sta' zitto» gli dice guardandolo male mentre l'Orlan esprime la sua disapprovazione attraverso un grugnito.
«Insomma, ignorando quell'idiota del primo ufficiale, perché dovresti andare da sola? Solo perché conosci Kalea? È sempre meglio andare almeno in due. Faremo attenzione, chiunque venga» le rispondo continuando a guardare male Axel che ha iniziato a fischiettare.
«Allora vieni tu, Davith» ribatte lei incrociando le braccia al petto.
E chi si metterà di nuovo nei guai con quelle gelatine?
Ho un brutto, bruttissimo presentimento riguardo a tutta questa faccenda.
Però Nayla mi deve spiegare se ha un motivo per trascinarmi in mezzo ai suoi casini - creati da lei - o è solo perché non mi sopporta e questa è la sua vendetta...
«E come faremmo a non farci beccare? Soprattutto io come posso andare tranquillamente in giro con il nome della Starfall appuntato sul petto se lì dentro sono morta?» le chiedo appoggiandomi a una parete. Lei scrolla le spalle, poi si allontana verso la sua borsa, tirando fuori due braccialetti elettronici.
«Cosa sono?» le chiedo incuriosita.
«PPC. Aesta mi ha parlato dei meccanismi di mimetismo della Starfall, spero non sia stato un problema...» Ingoia a vuoto, consapevole di aver ricevuto più di uno sguardo di disapprovazione da parte dell'equipaggio. Aesta si morde un labbro, sa che sta aggiungendo note negative al suo comportamento. Non potremmo salvarla un'altra volta, ma finché rimane con Nayla questo discorso, posso anche far finta di non aver sentito.
«Sfruttano lo stesso principio: ci renderanno invisibili agli occhi di chi c'è lì, mentre noi potremmo vederli».
«Figo, potrei mettermi a fare facce strane davanti ai loro occhi» esclama Axel.
«No. Chetati» gli risponde Aesta prima di colpirlo con un pugno non proprio leggero alla spalla. Axel stacca una mano dai comandi, massaggiandosi la parte colpita. Li ignoro completamente, ma sotto sotto mi mancavano queste scene.
«PPC?» le chiedo. «Che razza di nome è?»
«Non sapevamo che nome dare, abbiamo fatto estrarre tre lettere a caso a tua figlia» si giustifica alzando le braccia.
«Sayth non è al sicuro con nessuno di voi, a quanto pare. Axel per poco non le ha dato il caffè, con Zavis si è quasi rovesciata addosso l'acqua calda e voi le fate dare nomi a congegni strani. In ogni caso, perché dovrei venire io?»
«Vuoi i progetti sugli universi paralleli, sì o no?»
Mi gratto una guancia. In effetti è allettante la proposta, fin troppo allettante. Mi mordo un labbro, spostando il peso da un piede all'altro. So che rimuginerei sul non averli presi per tutta la vita.
«Ci sto».
Nayla annuisce, lanciandomi uno di quei bracciali. Lo prendo al volo stringendolo tra le mani.
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Ai confini del vuoto 2 - Operatio Mortis
Fiksi Ilmiah[la descrizione può contenere spoiler per Ai confini del vuoto 1 - Progetto Minerva!] A due anni dalla fine della guerra tra Alleanza e Federazione, quando l'intera galassia sembra ormai in pace, vengono registrati dei movimenti sospetti nella zona...