«Quello che pensiamo io e Zavis è che la mano dietro tutto sia l'Orlan. Insomma, facendoci mente locale la sua posizione è piuttosto ambigua. Su Kalea è stata anche disponibile, ma poi... su quel pianeta...» esordisce Axel mentre camminiamo.

«Io l'ho chiamato B8» gli dico alzando le spalle.

«Quanto me ne può fregare del nome? Comunque, sul B8, l'hai visto anche tu. È sempre stata quella che ha tirato indietro qualsiasi progetto, quando siamo fuggiti è stata Aesta a coprirci le spalle, non lei. Però, se ricordi bene, in guerra non ho mai visto una persona così decisa a far fuori la Starfall».

«Io ho sentito due cavie che parlavano riguardo a un qualche esperimento su di loro, potrebbero aver intaccato qualcosa nel suo cervello. Voglio dire, quando mai Aesta si è tirata indietro a una fuga precipitosa?».

«Vero... ma non credo abbiano usato loro come cavie. Lo so che Aesta non si è mai tirata indietro, ma è vero anche che sa benissimo che non è più nell'equipaggio della Starfall e che coprirci le spalle sarebbe stata una mossa più intelligente di scappare con noi. Più che altro, ho il sospetto che Kase nasconda più di quello che voglia far credere... un po' come una brutta recita... persino Erix fu più convinc-». Si blocca all'improvviso, si ferma, abbassa lo sguardo. «Scusa».

Abbozzo un sorriso, mettendogli una mano sul braccio. Axel si è sempre preoccupato così tanto di non ferire i sentimenti altrui che ancora mi chiedo che ci faccia in guerra. «Va tutto bene, Axel. È un dato di fatto che ci abbia ingannato per mesi... ma ora è cambiato».

«Come fai a dirlo con certezza? So che vi siete sposati... ma è stato comunque il nostro nemico per anni».

Sospiro, infilo le mani nelle tasche dei pantaloni. «So solo che ha passato più di una notte a piangere, a chiedermi scusa mentre mi accarezzava i capelli credendo che non lo sentissi, non ho mai avuto il coraggio di dirgli qualcosa. Ha Sayth ora. Dichiarerebbe guerra per lei».

Axel inclina la testa. «Perché gli Altri hanno voluto lei?»

«Che razza di domande fai? Hai idea di quante decisioni idiote possa prendere io a saperla in pericolo?»

Axel annuisce. «Quello che pensavo. Non ho intenzione di lasciarti nemmeno per un secondo, infatti». Eccola di nuovo, l'anima protettiva di Axel.

«Stiamo divagando. Torniamo alle vostre teorie». Anche se presumo siano più le teorie di Zavis a cui Axel ha annuito sorridendo capendo una parola sì e tre no.

«Giusto. Fammi parlare e basta allora».

Annuisco, so che ho la brutta abitudine di parlare, infilarci qualcosa che c'entra, ma che non è il punto principale e andare per la tangente. Non so quanto tempo ho perso con Aesta per quel motivo...

«Dicevo, la nostra idea è che Nayla sia in combutta con Kase».

«Cosa? Sono accuse enormi! Lo sanno tutti che sulla Starfall non la sopportiamo, ma così è fin troppo eccessivo. Non condivido questo pensiero».

«Pensaci. Ti pare che quel comportamento sia proprio di Nayla?»

«No, proprio no. Ma sulla Kalea dell'universo alternativo a me sembrava che avesse paura. Non è mai stata troppo brava a recitare e in più di un trattato le sue emozioni hanno tradito i piani di Erix. Non voglio puntare il dito senza la certezza che le accuse siano fondate».

«Io poi vorrei sapere come hanno fatto a trovare di nuovo i codici per passare la barriera magnetica dell'Atlantis. Li avevo cambiati io e ti giuro su ciò che vuoi che non ne ho fatto parola con nessuno se non con i tecnici. Sono atterrati senza che nessuno se ne rendesse conto, ho paura ci sia qualche traditore».

Ai confini del vuoto 2 - Operatio MortisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora