«Voi due, volete aspettarmi? Non posso correre in queste condizioni!»

Erix e io ci voltiamo: Axel si è fermato all'inizio del ponte, sta agitando una stampella che probabilmente vuole tirarci in testa. È la prima volta che rimane dietro a me, in genere sono io quella che fa fatica a stare dietro a lui.

Erix mi prende per mano, gli sorrido appoggiando poi la testa sul suo braccio.

«La smettete di fare i piccioncini? Che se volevate stare da soli me ne sarei rimasto volentieri anche a casa!»

Scuoto la testa. «Ti avrei portato di peso. Sai com'è, sei il primo ufficiale. Nonché l'unico che ha parlato con Kase senza fargli saltare i nervi».

Axel si avvicina, si appoggia su una stampella sola e mi batte un dito sulla fronte. «Portarti dietro Zavis? In fondo il comando l'ha avuto lui in questo periodo?»

«Viene anche lui, infatti» gli rispondo. Erix si appoggia con il gomito sulla mia testa, lo guardo storto. «Andiamo o volete finire entrambi nel fiume? Non voglio fare tardi!»

«Ma io butto te di sotto» borbotta Axel passandomi avanti. «Tanto non credo che per Erix sia un problema averti accanto con la divisa bagnata». Raccolgo una pigna, gliela lancio addosso, beccandolo sulla schiena. Lui si ferma, mi fa la linguaccia - a volte Sayth si comporta in modo più maturo di lui.

«Non hai tutti i torti» gli risponde Erix mettendomi una mano intorno alla vita. «Ma voglio evitare di dare in pasto alla stampa un'altra notizia sulla nostra famiglia. Mi è bastato il coro di "com'è adorabile" da parte dei giornalisti quando Sayth mi si è addormentata in braccio durante una conferenza stampa. Sinceramente, non vorrei trovarmi alle prese con commenti poco opportuni su mia moglie».

«A proposito, dove avete lasciato Sayth oggi?» chiede Axel.

«Non sta molto bene, ha un lieve raffreddore, ma è più calma del solito quindi abbiamo optato per una baby sitter» gli risponde Erix.

Axel si avvia, poi si volta all'improvviso e guarda storto Erix.

«Be'?» chiede quello. «Ora che ho fatto? Ti ho pure dato ragione su Vivi».

«Giuro che ti regalo un set di bersaglio e freccette, voglio vedere se capisci la differenza tra le navi che piloto e quello» sibila Axel che ancora non ha accettato il fatto che sia stato di nuovo Erix a dare l'ordine di abbattere la nostra nave, ma più probabilmente le freccette sarebbero armi improprie per Sayth.

Erix scrolla le spalle. «Credevo tu avessi accettato le scuse, è stato un incidente! Non potevamo rischiare di avere un attentato anche nel sistema dell'Atlantis. Per ora sono stati su pianeti lontani da qui, ma hanno minato comunque la situazione di calma e qualcuno ha chiesto anche il ritorno alla monarchia. Capisci che abbiamo steso un protocollo per la gestione di quelli arrivi improvvisi? Hanno sempre usato quel tipo di nave, abbiamo mandato la Starfall quasi sempre, ma non rispondevano mai alle chiamate. Non c'era niente di eccezionale nella vostra... Zavis si è reso conto dell'errore sull'At10...»

«Erano rottami volanti le 12A, impossibili da gestire per via del giroscopio malfunzionante. Lo sai bene quanto me che ero su una di quelle quando mi ritrovai schiacciata tra le lamiere... noi non abbiamo trovato niente di meglio per fuggire» gli dico alzando le spalle. «Ma l'importante è non essere morti. Siamo qui, sull'Atlantis, adesso: cerchiamo di risolvere questa situazione».

Annuiscono entrambi. «Ma io il set di freccette glielo regalo lo stesso» borbotta Axel avviandosi.

Sospiro: lui è un idiota, Erix un cretino. Sono proprio una bella coppia e, per me, una tortura servita su un piatto d'argento. Mi ricordano quel breve periodo in cui avevo Erix come primo ufficiale che non fu proprio uno dei momenti più brillanti della mia carriera... immagino abbiano chiuso più di un occhio su quella faccenda dopo la vittoria. E ora un'altra guerra sembra essere sul punto di scoppiare, anche se da quando siamo tornati l'unico attentato che è successo ha riguardato il mio portafoglio e chi l'ha ordito è stato l'equipaggio: facile vincere quando sono ubriaca e Axel quasi sobrio.

Ai confini del vuoto 2 - Operatio MortisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora