Percorro le vie della città a testa bassa, come se non bastasse inizia anche a piovere.
Ho davvero creduto che qualcuno possa accettarmi così com'ero?
Mi siedo sulla prima panchina che trovo. Suona il telefono, è Jace e io non ho assolutamente voglia di rispondere, metto giù e ricomincio a piangere.
Dio mio. Come si fa ad essere così pieni di difetti?
Dopo circa 10 minuti decido di tornare a casa, sono stanca, ho bisogno di dormire. Jace non smette di chiamarmi e ad un certo punto sono così stanca di prendere il telefono che lo metto in silenzioso e lo lascio squillare ogni volta che mi chiama.
Appena arrivata a casa corro in camera e mi butto sul letto, non c'è mai nessuno in questa di casa.
Sempre e solo io con i miei pensieri.Sono arrabbiata, stanca, triste e soprattutto delusa. Non solo da me, ma anche e credo soprattutto da Jace. Credevo che mi avrebbe capito e invece?
Mi ha fatto solo male.-----------
Oggi non andrò di certo all'angolo a vedere se Jace si è fatto vivo, perciò percorro il cortile della scuola a testa bassa allungando le maniche della mia felpa azzurra ed entro dentro la scuola con 20 minuti di anticipo.
Decido di scendere le scale e andare in uno stanzino che solitamente usano i bidelli ma che è sempre praticamente isolato da tutti nella scuola.Chiudo la porta e mi siedo sopra un banco, metto una cuffia nell'orecchio e faccio partire una canzone.
Appoggio la testa al muro, il leggero sole mattutino mi accerezza il viso penetrando dalla finestra.
Dopo poco sento la porta aprirsi, è Jace.
I miei occhi si riempiono immediatamente di lacrime e mi sento così stupida a scoppiare a piangere davanti a lui. "Cosa ci fai qui Jace?" gli chiedo con la voce spezzata "Aria io..." non ho nemmeno la voglia e la forza di guardarlo in faccia "... so di aver fatto una cazzata..." sento il suo sguardo fisso su di me "non avrei dovuto dirti certe cose, mi dispiace" lo guardo in faccia ed è visibilmente dispiaciuto "Jace, non devi scusarti solo perchè hai detto ciò che pensi" "il fatto è che io non lo penso Aria. Ero così furioso a pensare che tu possa esserti fatta del male che ero uscito fuori di me e ho detto cose che non pensavo" lui tenta di avere un contatto visivo ma io decido di non concederglielo e giro gli occhi da un'altra parte "Aria, ti prego, scusami" si avvicina a me, stringo gli occhi e un moltitudine di lacrime escono da essi, avrei così tanta voglia di abbracciarlo.
È davanti a me e mi asciuga le lacrime con le dita "perdonami" sussurra. Lo guardo e i nostri occhi si amano in silenzio.
"Capisco il motivo per cui hai detto queste cose, non te ne sei reso conto, però promettimi di avere più tatto e controlla le parole quando parliamo di questo argomento" dico io addolcendo la voce "prometto" dice baciandomi la mano.
Lo abbraccio e lui mi accoglie tra le sue braccia, sento il suo cuore andare a ritmo con il mio.
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||Love My Bully|| {Completa}
Teen Fiction-Mi prende per il collo spingendomi al muro leggermente. A pochi centimetri dal mio volto mi guarda negli occhi e dice "non sai cosa cazzo vorrei farti Davis".- 01/05/2019 #1-bullismo 29/06/2019 #1-ragazzi