La settimana dopo il litigio con Chloe fu pesante, anzi, pesantissima.
Era difficile non poter più parlare con un'amica quando succedeva qualcosa di importante o anche solo, come dire, banale.
Ormai ero abituata ad avere qualcuno vicino e adesso che avevo perso quella persona mi sentivo spaesata.
Che sia chiaro, non che sia stata una mia idea tagliare i rapporti, bensì una sua dato che si vergognava di ciò che era successo. Ho provato a parlarle, ma proprio non ne ha voluto sapere.
Il grande cancello di casa Moore si apre davanti il mio viso. Sono molto tesa: Jace mi ha invitato a pranzo per farmi conoscere i suoi genitori e diciamo che non con molto preavviso dato il fatto che mi ha invitato solo tre ore fa.
Percorro il lungo vialetto di cespugli finché non raggiungo il portone, il quale ha davanti una grande fontana. Suono il campanello e non ci vuole molto prima che una donna venga ad aprire la porta.
È una donna dai capelli neri come il figlio e gli occhi scuri, un corpo perfetto fasciato da un tubino color crema e i capelli tirati in uno chignon ordinato.
Mi rivolge un largo sorriso "tu devi essere Aria" ricambio il sorriso "sono io" mi rivolge la mano destra "Katie" le stringo la mano a mia volta e lei mi fa entrare facendomi strada fino al salotto. La casa di Jace è davvero gigantesca ed elegante.
"Prego, siedi" mi incita la donna accanto a me indicandomi con la mano il divano in pelle "Jace sarà qui a momenti" prendo posto sul divano.
Non riesco davvero a smettere di guardarmi in giro, come può essere così bella una casa? "Il tuo vestito è davvero bello" dice Katie squadrando il mio banale abito primaverile azzurro. Arrossisco involontariamente, mi sento così piccola in confronto a questa donna così perfetta "grazie, anche il suo" lei mi sorride "dammi pure del tu".
In questo esatto momento vedo Jace scendere dalle scale.
Indossa un paio di jeans e una camicia bianca, i capelli neri e folti gli ricadono sulla fronte in modo scomposto.
Appena mi vede schiude leggermente le labbra. "Ciao" mi dice lasciandomi sulla fronte un bacio, "ciao" rispondo io.
Katie tossisce ed è proprio grazie a questo che mi rendo conto che gli occhi di Jace non si erano ancora staccati dai miei per un attimo "ragazzi, andate a sedervi a tavola, io finisco di preparare così aspettiamo anche gli altri".
Jace annuisce e afferra la mia mano conducendomi verso la sala da pranzo
"questa casa è magnifica" confesso ricevendo un "grazie" accompagnato da un sorriso.Non appena prendiamo posto a tavola, Jace inizia subito un discorso "hai più parlato con Chloe?" dice affrrando la mia mano e accarezzandola con i pollici, "non ancora" rispondo. In realtà sono abbastanza convinta che io e lei non ci rivolgeremo mai più la parola e questa cosa mi fa star male, mi manca la sua presenza.
"Se proprio non vuole parlarti costringila ad ascoltarti" sbuffa "tutto questo è assurdo, vi volete entrambe bene, se sapesse tracciare dei limiti non ci sarebbero problemi".
Lo guardo di lato "il problema è che quando sei innamorato non riesci a tracciarli". Lui chiude gli occhi per un attimo "lo so benissimo". Sorrido al riferimento e gli fisso le labbra.
Proprio in questo momento, quando il ragazzo davanti a me stava per avvicinarsi a me ed eliminare le distanze tra noi, entra un uomo alto dai capelli castani e occhi verdi nella sala pranzo.
Non appena ci vede, ci sorride e io mi alzo in fretta per salutarlo "ciao Aria, io sono Thomas" gli stringo la mano che mi porge "salve" rispondo.
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||Love My Bully|| {Completa}
Teen Fiction-Mi prende per il collo spingendomi al muro leggermente. A pochi centimetri dal mio volto mi guarda negli occhi e dice "non sai cosa cazzo vorrei farti Davis".- 01/05/2019 #1-bullismo 29/06/2019 #1-ragazzi