Chapter 26

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Sono distesa sul letto a guardare il soffitto, come in tutti i film d'altronde.
Vorrei tanto parlare con Jace, abbracciarlo e dirgli che mi manca, ma non lo farò, non posso permettermi di piangere addosso ad una persona per cui provo così tanta rabbia e quasi... ribrezzo.

Tiro su con il naso, una piccola lacrima scivola giù dal mio occhio per l'ennesima volta e non perdo tempo ad asciugarla con la manica della felpa, ormai nera dal mascara del tutto colato.

Perchè deve essere così difficile stare dietro a lui? Non mi sono mai reputata una persona forte, ma adesso mi sento proprio debole.

Mi fanno male gli occhi a furia di piangere, mi sento anche stupida a star male per una persona che una come me la trova nel raggio di tre metri.

Mi appoggio alla finestra della mia camera, la luna splende nel cielo e con lei, tutte le stelle. Questa visuale mi fa ricordare la poesia che feci leggere a Jace nel boschetto in cui andavamo ogni sera, benissimo, giù altre lacrime.

Non vado in quel boschetto da un po' e mi chiedo se ogni tanto lui ci torni, anche perché è passato un bel po' dall'ultima volta che abbiamo parlato. Io però continuo a sperare che gli sia rimasta almeno una piccola parte di me anche se so per certo che a quest'ora non ricorderà neanche il mio nome.

Mi accascio sul bordo della finestra permettendo ad altre lacrime di percorrere il mio viso, mi sento dannatamente rassegnata.
Lui non mi appartiene, non posso fargli una colpa di nulla.

Guardo l'ora "10:15". Infilo un paio di converse nere e prendo il mio zainetto scendendo giù fino a raggiungere il portone e uscire.

Cosa sto facendo? Semplice, mi sto dirgendo al boschetto.
Perchè? Perchè non riesco a lasciare il passato essere ciò che è.

Vorrei prendermi la testa e sbatterla su uno di questi giganti alberi, perchè devo farmi del male in questo modo?

L'aria fresca mi congela il viso.

Dopo pochi minuti mi ritrovo davanti al boschetto. Mi avvicino con cautela come se qualcuno dovesse mai vedermi e mi siedo sull'erba fresca. Questo posto è magico, è letteralmente affacciato sul cielo. Non c'è nulla che mi separa la visuale con questo immenso blu.

Appoggio la testa per terra e mi concentro sulla luna. Oggi è il giorno della luna piena, almeno lei è piena di sé stessa e non sente nessuna mancanza.

Dai miei occhi escono altre lacrime. Mi sento un rubinetto, non riesco davvero a fermarle per quanto ci provi.

Mi metto seduta e giuro, mi sento una bambina in questo momento.
Ho le gambe incrociate, uno chignon disordinato in testa e tante lacrime sul viso. Le asciugo un'ennesima volta con la felpa e questo gesto sono sicura che mi faccia sembrare ancora di più una bambina.

Le mie debolezze mi rendono bambina.
Il mio fallimento dal lasciare andare Jace Moore.
E il fatto di non riuscire mai a contenere le emozioni.

Improvvisamente sento due braccia avvlgermi da dietro.

Giro il viso per vedere di chi si tratta e i miei occhi incontrano quelli di Jace.

<<Okay Aria contieni le emozioni almeno una volta nella tua vita>> mi dico, ma ovviamente no. Come al solito mando a fanculo la mia parte ragionevole e scoppio a piangere.

Divertente no? Scoppiare a piangere per un ragazzo tra le sue braccia.

No davvero Aria, ti sei superata, complimenti per la tua intelligenza e maturità.

Sento la presa di Jace farsi più forte e sento il suo viso sul mio collo mentre respira profondamente.

"Scusa" dice con ancora il suo viso sul mio collo.

Mi prende il viso tra le mani e con i pollici mi asciuga le lacrime.

Io mi divincolo guardando il cielo, "che ci fai qui?" gli chiedo con la voce spezzata.

"Vengo tutte le sere qui" dice. Mi giro "perchè?" sono abbastanza stranita.
Lui ci pensa pochi secondi guardandosi le gambe come se nemmeno lui sapesse il motivo, poi alza il viso facendo sprofondare nuovamente i suoi occhi nei miei "forse spero ogni sera di vederti qui" mi risponde.

"Beh forse è meglio che vada" gli dico alzandomi. Non riesco a stargli così vicino sapendo di essere costretta da me stessa a non toccarlo.

Lui si alza insieme a me "no Aria, ti prego" dice "ho bisogno di parlarti" è molto nervoso.

"Dimmi" dico cercando di sembrare più stabile possibile.
Lui sospira. Chiude gli occhi per poi riaprirli e inizia a parlare "non so come iniziare il discorso, non so nemmeno come io stia avendo il coraggio di dirti ciò che sto per dire, però ecco voglio davvero che tu creda ad ogni singola parola che ti dirò" dice.

Il mio cuore inizia ad andare più veloce "quando hai confessato di amarmi, ecco, non sono riuscito a dirti nulla. Sono entrato in panico e per questo avrei voluto prendermi a schiaffi da solo".

Si passa una mano tra i capelli e io lo fisso negli occhi "la verità è che io sono un coglione" ah ma allora c'è arrivato "e sono consapevole di questo. Non riesco ad esprimere i miei sentimenti perchè sono una persona davvero con un brutto carattere".

Prende un respiro "però io ti amo Aria Davis, e non ho mai provato con nessuno ciò che provo con te" credo di essere a bocca aperta ora. Il mio cuore perde un battito. Jace Moore ama me?
Sto sognando? È tutto reale?

I miei occhi si riempiono inspiegabilmente di lacrime.
Smettila perché ora stai piangendo?

Jace mi prende tra le sue braccia e mi lascia un bacio sulla fronte "ti prego perdonami per tutte le cazzate che ho fatto" sento la sua voce spezzata credo sia sul punto di piangere "sei davvero importante per me" il mio cuore non si calma in alcun modo. Jace mi allontana dal suo petto di poco per guardarmi negli occhi "io ti amo, sei la prima persona che abbia mai amato in vita mia, ho bisogno che tu mi perdoni Aria, voglio stare con te".

In questo momento mi sembra la persona più debole del mondo, con gli occhi lucidi e le parole spezzate.

Lo guardo negli occhi e lo bacio dolcemente. Mi allontano di poco e sempre sulle sue labbra pronuncio due parole.
"Ti perdono"

||Love My Bully|| {Completa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora