Elisabeth's pov
Mi girai e rigirai nel letto cercando di trovare una posizione comoda ma, ovviamente, non la trovai.
Mi alzai dal letto e guardai l'orologio che segnava le 6 meno un quarto.
Mi ero svegliata proprio presto ragazzi, il record!
Andai in bagno e mi guardai allo specchio, atto che ripetevo più volte al giorno.
Se dovevo descrivere me stessa potevo dire che ero una normale sedicenne con capelli color oro e con occhi tendendi all'azzurro.
Non amavo il mio fisico. Il perché non lo sapevo neppure io.
Le curve erano al posto giusto ma agli occhi degli altri o sembravo troppo magra o troppo grassa e questo rendeva la mia autostima una vera merda.
Mi sciaquai il viso e pettinai i capelli rendendoli più lisci. Misi del mascara sulle ciglia e del fondotinta sulle occhiaie marcate dalle poche ore di sonno.
Andai in cucina sapendo già che mia madre non fosse in casa, infatti, trovai un suo post-it su cui c'era scritto che sarebbe stata fuori per tutta la settimana.
Io sbuffai e buttai il pezzetto di carta per poi camminare verso camera mia.
Penso che salterò la colazione, pensai.
Aprii l'anta dell'armadio e, dopo svariati minuti a cercare con lo sguardo l'abbigliamento ideale, presi una felpa corta di colore giallo e un paio di skinny jeans azzurrini.
Li indossai e presi lo zaino mettendo, nella taschina frontale, le chiavi e il portofaglio.
Uscii di casa e proprio in quel preciso istante mi resi conto che le vacanze erano finite, che la mia migliore amica era partita e che ero rimasta totalmente sola.
Gli scorsi anni stavo solo con Claudia e non me ne importava nulla di fare amicizia con altre persone. Sapevo che non mi avrebbero accettata come amica.
Lungo il tragitto misi le cuffiette nelle orecchie e mi fermai davanti alla fermata del bus.
Le parole della mia canzone preferita rimbombavano nei miei timpani dato che avevo alzato al massimo il volume.
Non me ne importava nulla se era rischioso per l'udito, questo era quello che mi diceva mia madre, le poche volte che la vedevo.
Dopo una quindicina di minuti finalmente il bus arrivò e, dopo aver trovato un posto libero vicino al finestrino, mi sedetti e guardai il paesaggio scorrere sotto ai miei occhi limpidi.
In pochissimo tempo arrivai alla H.S Academy e, dopo essere scesa dal bus, mi incamminai fino ad arrivare davanti all'ingresso.
Feci un lungo sospiro chiudendo gli occhi e mormorai un ce la posso fare.
Li riaprii e feci passi lenti avvicinandomi al portone.
Entrai e camminai lungo il corridoio. Da sola. Per la prima volta in due anni.
Alcune ragazze mi guardarono per poi scoppiare a ridere altre, invece, mi fissavano con disgusto.
Non pensavo di essere così brutta!
La vocina nella mia testa era alquanto stupida dato che diceva delle scemenze che nemmeno Dio riusciva ad ascoltarle.
Sotto al loro sguardo, velocizzai il passo e mi fermai in segreteria prendendo gli orari delle lezioni.
Alla prima ora avrei avuto chimica e quindi mi diressi nell'aula apposita.
L'aula era praticamente vuota e quindi ebbi la fortuna di scegliere il posto che preferivo. In fondo a destra, nel banco attaccato alla parete azzurra.
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•TᗩᑕI E ᗷᗩᑕIᗩᗰI• #wattys2019
RomanceElisabeth, giovane sedicenne, è una ragazza solare e sorridente che però nasconde molti segreti. Lei, comincia a provare una forte depressione nel seguire di fatti piuttosto spiacevoli che sconvolgeranno la sua vita. Il suo modo di vestire colorato...