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Ero ancora in bagno e ci restai almeno un paio di ore.

Mi alzai dal pavimento e mi guardai allo specchio: vedevo una ragazza triste e sola, troppo ingenua per capire il motivo del suo smarrimento morale.

Mi sciaquai il viso ed uscii dal bagno dirigendomi verso l'uscita.

Nel corridoio non c'era nessuno e quindi potei camminare senza essere vista.

Uscii dal portone e scavalcai la lunga staccionata ritrovandomi dall'altra parte della strada. Non volli ritornare a casa e quindi decisi di fare una passeggiata.

Wow! Era la prima volta che scappavo da scuola e mo sentivo una badgirl.

Passeggiai su un marciapiede malfatto sperando di ritrovarmi in un posto isolato.

Volevo restare sola e, se fossi stata in posto a me sconosciuto, mi avrebbe aiutata moltissimo.

Non stavo camminando più per la mia città, lo avevo intuito per i tanti sentieri che portavano in posti al quanto loschi.

Il vento soffiò forte sulla mia faccia causandomi brividi che percorsero tutto il mio corpo impaurito.

Dove mi ero cacciata?

Mi ero letteralmente persa sia fisicamente che moralmente.

Mi ritrovai in una piccola stradina che conduceva ad una discoteca con una grande insegna con la scritta: Kiko Kilo.

Ma che razza di nome era?

Davanti all'ingresso, c'era un grosso signore con gli occhiali scruri che faceva da guardia.

Accanto a lui c'erano due ragazzi che mi pareva aver già visto: Alex e Axel.

Si conoscevano? A quanto pareva sì.

Girarono le loro teste verso di me per poi guardarmo male.

Avevo paura.

Comminciai a camminare a passo spedito verso casa sperando di non essere inseguita.

Più pensavo a quelle due persone, più velocizzavo il passo.

Perchè mi mettevano quest'ansia?

Le mie gambe cominciarono a cedere per poi fermarsi; ripresi fiato e sentii due mani che mi tappavano la bocca con un fazzoletto.

Cominciai a scalciare per poi addormentarmi in un sonno profondo.

***

Harry's pov

La bellezza di Elisabeth tormentava il mio cervello e non riuscivo a pensare ad altro.

Quella sera ero scappato di casa e avevo affitato una villetta in campagna.

Mi sedetti sul prato verde ad ammirare quel bellissimo tramonto che mi ricordò lei.

Presi una piccola lettera e scrissi:

Ho imparato che quando hai freddo dentro, un tuo sorriso scalda di più.
Che scoprire il cuore rischia di farti rimanere senza.
Ho imparato che le cose belle possono farti male, che chi cerca di nascondere le emozioni ha soltanto paura di soffrire.
Ho imparato a dare senza ricevere niente.
A dedicare una canzone di notte a chi di notte non pensa a te.
Ho imparato a chi ti tradisce sempre, chi sul comodino a una rosa che gli hai regalato tu.
Ho imparato a respirare il suo profumo senza averla accanto.
A vivere ricordi per far battere ancora il cuore.
Ho imparato a non fidarmi delle parole, perchè possono essere tanto dolci quanto letali.
Ho imparato che quando finisce una cosa, finisci anche tu.
Ho imparato che i treni passano più volte, ma il treno perso non passa più.

For you.

Piegai il foglio e lo misi in tasca continuando ad ammirare il cielo.

Ciau a tutti!
Che ve ne pare?
Cosa sarà successo ad Elisabeth?

Commentate e votate!

Un bacio♡

Xoxo

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•TᗩᑕI E ᗷᗩᑕIᗩᗰI• #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora