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Ritornai a casa con lei e con un mal di testa assurdo.

Salutai Claudia stringendola in un abbraccio affettuoso ed entrai in casa.

Presi un'aspirina e mi diressi verso camera mia per togliermi le scarpe e per cambiarmi mettendo, poi, un paio di pantaloncini corti e una semplice canottiera.

Dio, se faceva caldo!

A casa, come sempre ormai, non c'era nessuno e quindi avrei potuto dedicare un pò più di tempo per me stessa guardando un film in compagnia del mio adorato thè.

Una pizza non mi poteva fare male! Pensai.

Presi il cellulare ed ordinai una pizza margherita, la mia preferita.

Appoggiai il telefono sulla mia scrivania e poi mi diressi in cucina per prepararmi un thè freddo.

Pesca o limone? Pesca, ovviamente.

I miei pensieri furono distratti dal suono del campanello che, a quanto pare, dovevano anche rovinarli.

Prima finivo di preparare il thè e poi sarei andata a prendere la mia pizza.

Andai ad aprire e in quel preciso istante avrei voluto sbattergli la porta in faccia.

Il fattorino si stava mangiando la mia pizza. Ripeto, la mia pizza.

"Scusa ma cosa credi di fare con la mia pizza?" chiesi più infuriata che mai poggiando le mani sui fianchi.

Lui alzò di scatto la testa e mi guardò accigliato.

Cazzo, che occhi!

"Ci hai messo troppo e quindi pensavo che non fossi in casa..." disse cercando di pulirsi la bocca con un fazzoletto con la più totale calma.

Per caso voleva un pugno in faccia?

"...e comunque devi pagare la consegna." continuò avanzando la mano verso di me.

Io lo guardai tipo: mi prendi per il culo?

Roteai gli occhi e sbattei la porta lasciandolo da solo come un coglione.

Ritornai in camera mia e guardai il mio film preferito.

***

"Eddai Betty, muoviti che siamo in ritardo!" Era la terza volta che Claudia continuava a ripetermelo.

Avevamo deciso di passare la serata in qualche locale, a spassarcela e a bere qualche drink ma senza esagerare.

Rose, la madre di Claudia, ci accompagnò in macchina al locale e prima di entrare ci fece un lungo discorso su come non bisogna esagerare con l'alcool e altre cose varie.

Per me era sempre stata come una seconda mamma dato che la prima non era mai presente.

"Mamma abbiamo capito!" disse Claudia roteando continuamente gli occhi.

"Va bene, ma fate attenzione. Divertitevi ragazze!" finì la madre lasciandoci uscire dalla macchina.

Claudia sospirò sollevata e salutò la madre con un bacio sulla guancia.

Io la salutai con la mano e, dopo aver visto che la macchina stava partendo, guardai Claudia pregandola di entrare e dopo svariati minuti entrammo nel locale.

Un forte odore di fumo investii le nostre  narici pertanto l'odore di alcool non si fece molto sentire.

Era pieno di gente al di sopra della mia età: sicuramente i sedicenni non erano i 'benvenuti' in locali del genere.

•TᗩᑕI E ᗷᗩᑕIᗩᗰI• #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora