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Harry's pov

Mi svegliai nel mio letto con un mal di testa assurdo: il dopo-sbornia.

Ma come ci sono finito nel mio letto?

Entrai in camera di Betty che stava dormendo.

"Betty! Svegliati!" Urlai ridendo.

"Ma che cazzo vuoi?! Sono sono le 6" disse coprendo la testo con il cuscino.

"Sei peggio di mia madre Harry" continuò lanciandomi un cuscino.

"Ouu sveglia! Oggi dobbiamo ritornare a scuola" dissi rilanciando il solito cuscino.

"COSA? Non ho manco finito i compiti! Dimmi che siamo ancora in vacanza ti prego!" Disse attaccata al panico.

"Calmati! Ora svegliati e andiamo a fare colazione"

Annuì e si alzò.

Io andai giù in cucina a prepare i pancakes e due tazze di caffè.

Arrivò dopo cinque minuti con un paio di leggins neri e una maglietta bianca.

Portai la colazione sul tavolo e ci sedemmo.

"Betty..."la richiamai.

"Dimmi" spostò lo sguardo dal piatto a me.

"Ieri cosa è successo? Non ricordo nulla ma so solo che mi sono ubriacato." Ammisi.

"Ehm... " disse arrossendo.

"Ti ho riaccompagnato a casa con la tua macchina e lungo il tragitto mi hai parlata" continuò.

"Cosa ti avevo detto?" Chiesi piuttosto preoccupato.

"Meglio non saperlo" continuò a mangiare.

"Dai..."

"E va bene! Mi hai detto che ti piaccio. Ma tranquillo se per te non è così lo capisco, eri solo ubriaco" disse abbassando lo sguardo.

Io cosa ho fatto??

Mi avvicinai a lei e alzai il suo viso per guardarla negli occhi.

Spostai una ciocca di capelli dietro al suo orecchio e la baciai.

Elisabeth'spov

Avevo paura che lui non pensasse veramente ciò che disse ieri e quindi abbassai lo sguardo trattenendo le lacrime.

Ma vidi che si avvicinava più a me alzandomi il viso verso il suo. Eravamo distanti qualche qualche centimetro e il mio cuore martellava il mio petto. Le sue labbra si avvicinarono alle mie facendomi provare una senzazione che non avevo mai provato: l'amore.

Ci staccammo con il fiato corto e vidi che era già passata mezz'ora. Cazzo, la scuola!

Corsi in camera mia e decisi di indossare una felpa corta bianca con la scritta Treat people with kidness e un paio di vans abbinate ai jeans neri strappati .

Andai in bagno e mi misi un filo di trucco: eye-liner, mascara e un pò di correttore sulle mie occhiaie. Invece i capelli li lasciai scolti (ondulati sulla punta).

Erano le 7:30 quando decisi finalmente di prendere lo zaino e uscire di casa.

Chiusi la porta e vidi che Harry mi stava aspettando in macchina.

"Finalmente!" Disse mentre aprii lo sportello.

Gli feci la linguaccia e partimmo.

Arrivammo a scuola ed entrai con un pò di paura. Harry era al mio fianco mentre camminavo verso il mio armadietto che non distava molto dal suo.

E mentre aprii il mio armadietto vidi arrivare Victoria con le sue due amichette: il trio delle oche.

"Guardate chi c'e qui" disse Victoria rivolgendosi alle she amiche.

"Oh, la piccola troietta a paura che qualcuno gli rubi Harry?" disse ridendo.

"Quella che ha tanta paura sei tu, puttana" risposi.

"Come ti permetti brutta bambina viziata" si avvicinò a me e mi diede un calcio sulle ginocchia.

Io la presi per i capelli e gli sussurai:

"Prova solo a sfiorarmi e ti brucio viva"

Da quando ho tutto questo coraggio? E da quando minaccio le persone?

Lasciai la presa e se ne andò dicendo "Ti pentirai di essere nata" e solo qualche minuto dopo capii che tutta la scuola vise la scena.

Scusate ma in questi giorni il mio wi-fi non funzionava e quindi ho dovuto aspettare un paio di giorni per pubblicare questo capitolo.
Scusate ancora.

#55stronger

•TᗩᑕI E ᗷᗩᑕIᗩᗰI• #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora