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"Harry... devo dirti una cosa molto importante..." ormai doveva sapere che io lo amavo.
Il suo telefono cominciò a squillare. Sua madre gli voleva parlare urgentemente e quindi dovette andare.
Maledetto telefono ma in fondo mi ha anche risollevato perchè avevo paura della sua reazione appena sentiva le mie parole.

"Scusa, Beth! Dovevo proprio scappare ma cos'è che mi dovevi dire?"

"Nulla di che." Dissi mordendomi il labbro inferiore.

Lo accompagnai alla porta e lo salutai con la mano.
Mi saluto con un sorriso, con quel sorriso di sempre, con i suoi occhi che non avevano fine. Poi c'ero io che mi ero persa solo a guardarli.

Lo vidi allontanarsi con la sua BMW nera.

"Stringi forte questo ciondolo quando vuoi piangere ma non ne hai la voglia"

La voce di Harry mi rimbomba nella testa mentre stringevo quel ciondolo a forma di cuore. In qualche modo mi ero affezionata a quella collana come con Harry.

Entrai in salotto e vidi la felpa di Harry. Sicuramente l'avrà dimenticata e mentre la presi cadde un foglio. La aprii e la lessi.

Ho un carattere complicato
e voi non mi conoscete.
Se credete che qualche complimento o smanceria
possa farvi ottenere la mia fiducia,
vi sbagliate pienamente.
Sono quel tipo di persona che
può risultare acida e scontrosa
ma nessuno si è mai chiesto
il motivo del mio comportamento.
E comunque probabilmente avrete ragione,
sono cambiato.
Volevo ricordarvi però
che dietro ogni variazione c'è una tempesta.
L'uragano che mi caratterizza,
non lo auguro a nessuno.
Una lotta continua,
un oceano di emozioni che si scontrano tra loro.
Vi ringrazio davvero di cuore.
Potrei dire di avercela fatta
è stato molto più soddisfacente.
Ho un uragano dentro ma fuori mostro il sole.
Arriverà l'arcobaleno.

Rimasi senza parole. Non pensavo che Harry scrivesse queste cose.
Ora capisco molte cose che prima non riuscivo a decifrare.

Harry è stato ferito da qualcuno e adesso si sente in questo modo un po' come me.

Presi il biglietto e lo infilai dentro la tasca della sua felpa. Uscii di casa con l'intento di riportagli ciò che aveva dimenticato a casa mia.

Arrivai con il fiatone davanti alla sua villa. Suonai il campanello e una giovane donna mi aprì la porta.

"Ho riportato la felpa di Harry. L'aveva dimenticata a casa mia" spiegai con un lieve sorriso sul volto.

"Harry è sempre stato una persona molto sbadata!" Scherzò sua madre.

Era molto più aperta di Harry e mi facevano davvero molto ridere le sue battute su suo figlio.

"Qualcuno si prende gioco di me quì?" Una voce molto familiare si unì alle nostre risate.

Harry mi guardò per qualche secondo e vide che in mano avevo la sua felpa. La prese strappandomela dalle mani e se ne andò in camera sua. Perché a questo atteggiamento con me? Perchè è così chiuso con me principalmente?

"Harry! Ringraziala almeno!" Lo sgridò sua madre.

Si scusò almeno un centinaio di volte del comportamento del figlio.

"Per farmi perdonare ti invito a mangiare da noi!" Disse entusiasta.

"Scusa ma mia mamma vuole che ritorni a casa" mentii. Mia mamma era chissà dove per lavoro.

Insistette un paio di volte ma poi cedette.

Ritornai a casa con il cuore in mano. Mi ero stufata di essere trattata in questo modo.
Dovevo cambiare pagina del libro e in qualche modo successe.

Credo che la storia non la continuerò. Ho molte poche visualizzazioni, stelline e commenti. E vedo che questa storia non vi emoziona.

Ringrazio principalmente le mie amiche e noemicanato06

•TᗩᑕI E ᗷᗩᑕIᗩᗰI• #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora