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Harry's pov

In qualche modo era riuscita a stravolgermi la vita. Quel tempo prezioso che avevo sfruttato per stare con Betty mi aveva aiutato a farmi capire che senza di lei sarei rimasto un buon'annulla.
Non potevo abbandonarla, non potevo compiere lo stesso errore di mio padre.

Era notte fonda quando la benzina finii fermando la macchina in un vicolo cieco.

Diavolo, pensai, battendo il pugno contro una parete di una casa. In un film, il pannello di legno sarebbe scattato, rivelando uno scomparto segreto pieno di gioielli e banconote. Ma, nella vita reale, il colpo ebbe l'unico effetto di farmi male alla mano.

Mi accasciai sul cemento freddo della strada massaggiandomi le nocche e guardando corrucciato uno scoiattolo che correva sull'erba dall'altra parte della strada.

Che diavolo aveva per essere così allegro? pensai irosamente.

Poi l'animaletto salì veloce sul tronco di un albero e sparì tra i rami.

Un minuto prima era lì, poi più niente.

Proprio come Elisabeth pensai d'un tratto, alzandomi in piedi.

Mi misi alla ricerca di un qualsiasi benzinaio che avrebbe potuto nutrire la mia macchina.

Da lontano intravidi delle persone che si trovavano davanti ad un locale con una strana insegna Kiko Kilo.

Ma chi poteva inventarsi un nome così strano?

Mi avvicinai al pub sperando di poter trovare qualcuno disposto ad aiutarmi con la mia macchina.

I due ragazzi che si trovavano davanti all'ingresso mi davano le spalle e quindi non potei riconoscere i loro visi.

Con passi veloci e lunghi li raggiunsi.

"Scusate, sapete dirmi dove posso procurarmi della benzina?" Chiesi alzando la voce giusto per sovrastare la musica che rimbombava da tutti i pori.

I due ragazzi si girarono di colpo verso di me.

Alex e Axel.

"Guarda chi c'è, stai per caso cercando la tua fidanzatina?" disse Alex rivolto al suo amichetto.

La rabbia possedeva il mio corpo, il sangue faticava a circolare, il mio respiro divenne affannoso. Strinsi i pugni e serrai la mascella.

Presi per il colletto Alex e lo sbattei contro il muro e prima di tirargli un pugno gli dissi:

"Cosa cazzo hai fatto ad Elisabeth? RISPONDI"

Continuava a sorridere vedendomi rosso dalla rabbia ed io non mi trattenni a tirargli qualche pugno in faccia e qualche calcio sugli stinchi.

E mentre sfogavo la mia rabbia su quel coso, Axel cercò di tirarmi qualche pugno ma io riuscii a schivarle tutte.

Il mio labbro inferiore si era spaccato e di conseguenza il sangue non cessava di colare in più i due bastardi erano scappati per paura di ciò che sarebbe successo se io non mi fossi fermato.

Un paio di ragazzi mi fissarono sia schifati sia impauriti ma non mi importò più di tanto.

Quei due bastardi sapevano dove fosse Elisabeth ed io, in qualche modo, sarei riuscito a trovarla, o almeno lo speravo.

Ecco il capitolo!!!

So che non è un granchè ma dovevo pubblicare qualcosa.
Dove si trova Elisabeth?

Un bacio ♡

#55stronger

•TᗩᑕI E ᗷᗩᑕIᗩᗰI• #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora