Prologo

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Elisabeth's pov

6 anni prima

"Mamma, perché ci stiamo trasferendo di nuovo?" chiesi posando una maglietta dentro la valigia.

"Sei troppo piccola per capirlo, tesoro" mi sorrise debolmente.

"Io non sono piccola. Io sono grande!" replicai a braccia conserte alzando di un tantino la voce.

Lei sorrise ancora e nel momento in cui aprì la bocca per dire qualcosa, la porta venne spalancata da un uomo di mezza età che non avevo mai visto prima d'ora.

Non era solo, con lui c'era anche un bambino che aveva, apparentemente, la mia stessa età.

Aveva i capelli di un castano scuro abbastanza corti e due smeraldi che mi incantarono subito.

Giocherellava con le mani segno che era in ansia; l'ho facevo pure io quando sapevo che la mamma doveva farmi una noiosissima ramanzina.

"Andatevene, ora!" disse l'uomo tenendo una mano dentro la tasca.

Mia mamma si irrigidì sul posto e, dopo aver chiuso le valigie, mi prese per mano e mi portò fuori dalla stanza.

L'uomo ci fece entrare (credo) nella sua auto e l'ultima cosa che disse fu: "Vi porto dal signor Cooper."

Dopodichè caddii in un sonno profondo.

•TᗩᑕI E ᗷᗩᑕIᗩᗰI• #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora