Harry's pov
"Smettila, Peter! Togli quei fottuti piedi dal tavolino di mia madre" urlai arrabbiato vedendo i piedi di Peter toccare il piccolo tavolo di vetro di mia madre.
"Calmati, Styles!" sbuffò per poi rimettere i piedi a terra.
"Chiamiamo gli altri? In due ci si annoia." proposi lanciandogli il suo telefono che si trovava accanto al mio.
Peter chiamò Louis, Niall e Liam e dieci minuti dopo arrivarono con della pizza e qualche bottiglia di birra.
"Non siete venuti qui solo per ubriacarvi, vero?" scherzai.
"Taci, Styles!" disse Niall dandomi una gomitata sulle costole.
Le persone preferivano chiamarmi con il cognome perchè dicevano che suonava meglio ed io lasciovo perdere.
Guardammo una partita di baseball mangiando la pizza e bevendo qualche bottiglia di birra.
Non bevvi granchè dato che preferivo restare lucido sapendo che alle undici sarebbe ritornata mia madre dal lavoro.
"Hazza io esco, vado a casa delle mie amiche. Affido te la casa." Mia sorella, Gemma, entrò nel salone e mi fece l'occhiolino.
Aveva qualche anno in più di me pertanto si comportava più che da madre, da padre, quello che non ci era mai stato per la mia famiglia.
"Non sono mica una scimmia!" dissi con fare ovvio.
"Beh..." Louis si grattò il mento e fece finta di pensare.
"Ma vaffanculo!" Lo spinsi e quasi cadde dal divano.
"Comunque io devo andare!" Salutò me e i miei amici con un cenno della mano per poi uscire dal portone.
"È davvero una gnocca tua sorella!" Peter si sfregò le mani e si leccò le labbre beccandosi uno spintone dal sottoscritto.
"Prova ad avvicinarti e ti spacco la mascella che hai."
"Oddio no, la mia povera mascella. Come farei a fare conquiste con una mandibola deformata?" Peter si toccò la faccia più volte con una faccia spaventata.
Scoppiammo tutti a ridere per la sua reazione e da lì cominciammo a prenderlo in giro.
"Andiamo in discoteca? Mi sto stufando di stare qui" chiese Liam sbuffando dopo aver asciugato una lacrimuccia che gli era uscita per le troppe risate fatte.
Annuimmo tutti stufi di restare rinchiusi tra quelle mura ed iniziammo ad uscire dalla mia villa."Comunque Gemma è davvero una fig..." Peter si avvicinò a me e quasi sussurrò sul mio orecchio.
"Brutto bastardo, viene qua!" E da lì capii che il rapporto tra me e lui era davvero una cosa inspiegabile.
Elisabeth's pov
Io e Claudia ci ritrovammo da Mary's, un bar in cui passavamo la maggior parte del nostro tempo.
Ci sedemmo su tavolo non molto distante dal bancone, in mezzo al bar e ordinammo due frullati alle fragola e al cioccolato.
"Betty, ti devo dire una cosa." Claudia aveva il viso rivolto verso le sue ginocchia come se fosse intimidita da ciò che avrebbe voluto dire.
"Dai dimmi." appoggiai i gomiti sul tavolo e la guardai aspettando una risposta.
"Allora... hanno offerto un lavoro a mio padre che a quanto pare è migliore di quello che ha adesso, qua in Minnesota."
Io esultai felice per la notizia ma lei aveva un'espressione triste.
"Cosa c'è che non va?" le presi la mano senza staccare gli occhi dai suoi.
"...mi devo trasferire a Londra e domani dovrai iniziare al scuola e io dovrò partire"
Cosa? No, no questo doveva essere uno scherzo!
"...e non credo che tornerò più qui." proseguì indicando ciò che aveva attorno con la mano libera.
Scesi dalla sedia e la strinsi in un abbraccio consolante.
Piangemmo per qualche minuto accoccolate dalle nostre braccia e cominciai a pensare a cosa fare quando fossi dovuta andare a scuola.
Con chi dovevo stare? Chi mai mi avrebbe sopportata? Con chi potevo ridere e ridere?
"...beh ora hai un motivo in più per fare conoscenze." scoppiammo a ridere ancora con le guance bagnate dalla lacrime.
"Claudia, non importa se tu sei quì oppure no, l'importante è che non ci dimentichiamo l'una dell'altra. Grazie per esserci sempre stata."
Ci guardammo per qualche secondo e ci abbracciammo di nuovo.
"...il tuo nome è inciso sul mio cuore quindi penso che sarà difficile dimenticarti." disse abbozzando un sorriso.
Uscimmo dal bar e restammo sedute su una panchina rivolta verso la strada.
Era notte fonda e la luna splendeva più del solito. Il cielo era così pieno di vita che mi sentii grata di avere attorno a me questa magnifica atmosfera.
***
"Quindi questa sarà l'ultima volta che ci vedremo?" chiesi appena arrivammo davanti al suo portone con i suoi genitori che mettevano le valige dentro la macchina.
"Credo proprio di sì. Ma mi puoi promettere una cosa?" mi guardò intensamente aspettando una mia risposta ed io di conseguenza annuii.
"Resteremo sempre in contatto?"
Io le sorrisi e l'abbracciai affettuosamente.
"Mi manchi già!"
Lei sorrise e lasciò intravedere una scia di denti bianchi che illuminavano quella notte.
Il clacson suonò due volte, segno che la mia migliore amica doveva partire.
Claudia entrò in macchina e abbassò il finestrino per poi dire:
"Mi prometti anche che terrai a bada te stessa? "
"Scusa, ma questo non te lo posso promettere." lei alzò un sopracciglio e la macchina sfrecciò nelle strade buie del Minnesota.
Guardai la polvere dietro alla macchina e con un sospiro chiusi gli occhi.
"Addio Claudia. Addio anche a te."
Spazio autrice:
Allora ora vi spiegherò con parole povere questi 4 capitoli: Elisabeth ha avuto un passato molto difficile ed i suoi genitori non sono molto presenti. Claudia è stata la sua vera migliore amica ma a causa di un trasferimento Betty dovrà abituarsi a non avere la sua presenza in Minnesota. Harry è un 18enne dato che è stato bocciato due volte e quindi toccherà andare in classe con Elisabeth. Betty soffrirà molto e quindi comincerà a tagliarsi per vari motivi che non vi spoilero.
Chissà cosa succederà?
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•TᗩᑕI E ᗷᗩᑕIᗩᗰI• #wattys2019
RomanceElisabeth, giovane sedicenne, è una ragazza solare e sorridente che però nasconde molti segreti. Lei, comincia a provare una forte depressione nel seguire di fatti piuttosto spiacevoli che sconvolgeranno la sua vita. Il suo modo di vestire colorato...