uno

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jungkook's pov

Quando decisi di accettare il lavoro avevo qualche anno in meno e forse ero anche più felice.
Quella famiglia era così ricca, mai visto tanto lusso in vita mia prima d'ora.
I miei genitori mi avevano mandato in una scuola per maggiordomi, perché tante famiglie ricche si stavano stabilendo in quella città e perciò vi era tanta richiesta;
a mio discapito dovetti seguire il desiderio di vita che la mia famiglia aveva riposto in me  "lo facciamo per te" dicevano, "per garantirti un futuro migliore"  "e poi non sarà così terribile, vivrai comunque nel lusso" .
Si, certo.
Dopo aver finito la scuola non dovetti fare nemmeno tanti colloqui, mi presero subito al primo, perché avevo deciso di puntare più in alto; volevo andare al sodo, perciò andai dalla famiglia più ricca della città, da poco arrivata.
A dire il vero me li aspettavo diversi, più altezzosi,  invece si erano rivelati gentili e comprensibili, due genitori di un bambino piccolo;
mi avevano detto di chiamarlo "signorino Park", così feci .
Da due genitori così amabili mi aspettavo un figlio altrettanto dolce, sbagliavo.
Era una piccola serpe quella, criticava ogni cosa e non era mai contento di nulla, si limitava ad urlare con quella sua vocina acuta e insopportabile e tutto gli era permesso.
Aimé, un pò lo comprendevo, i suoi genitori erano buoni, ma non stavano mai a casa con lui e di conseguenza lui si trovava sempre da solo, a prendersela con la servitù.
Tutto questo però me lo avevano riferito, proveniva dalla giovane bocca di una cameriera che, ovviamente, era giornalmente torturata da quel bambino autoritario.
Mi chiesi come si sarebbe comportato con me, il primo uomo in casa oltre a suo padre.
La prima volta che lo vidi si trovava in giardino, con la fronte corrucciata a fissare chissà che cosa, si voltò di scatto non appena pestai un rametto;
poteva essere anche una serpe, ma era di sicuro tanto velenoso quanto bello.
Mai vista tanta bellezza racchiusa in un viso così piccolo fino a quel momento, poi parlò, e ai miei occhi fu un pò meno bello
"chi sei? vattene, ho detto che non voglio nessuno qui in giardino durante le mie ore di gioco".
Non sapevo se andare sul sodo o stendere un bel sorriso e parlargli come si parla ad un cucciolo di cane, optai per la prima
"sono il maggiordomo, signorino Park, i tuoi genitori mi hanno assunto da poco, mi chiamo jungkook"

Sir Park • jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora