venti

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Jimin si svegliò su qualcosa di duro e molto caldo, alzò la testa e sotto di lui dormiva beatamente Jungkook che aveva un braccio avvolto sui suoi fianchi, l'espressione quasi infastidita da qualcosa.
Jimin si perse a guardare il suo viso, aveva dormito così incredibilmente bene, era così sorpreso.
Non aveva mai dormito con Jungkook prima d'ora e non aveva mai provato un tale senso di protezione, di felicità e spensieratezza.
Jungkook gli causava questo effetto e come per magia si era completamente dimenticato degli ultimi anni di sofferenza soltanto stando tra le sue braccia.
Con lentezza appoggiò la sua mano sul viso del moro accarezzandolo appena guardando le palpebre di quest'ultimo muoversi leggermente al contatto. Jungkook aprì e chiuse gli occhi ripetutamente per poi focalizzare il suo sguardo sul viso di Jimin che lo osservava in silenzio, così bello, così dannatamente piacevole da  trovarsi davanti appena sveglio, d'improvviso si accorse di come la mano del ragazzo era ferma sulla pelle del suo viso, il suo braccio ancora avvolto al corpo di Jimin che ora si era alzato leggermente, sostenuto dall'altra mano premuta sul suo petto.
Rimasero a fissarsi per un pò senza parlare, come a realizzare di trovarsi lì davvero, l'uno addosso all'altro
"dormito bene?"
Jimin annuì lentamente per poi distogliere lo sguardo e riappoggiarsi sul petto del moro che lo strinse a sé posando una mano tra i suoi capelli cominciando ad accarezzarlo, entrambi sospirarono, dovevano staccarsi solo che non avevano né la forza nè la voglia per farlo.
Jungkook recuperò il telefono lì vicino guardando l'orario, erano pressapoco le 17, si dovevano sbrigare se non volevano perdere anche quell'ora di visite
"Jimin l'orario delle visite è aperto"
sentì un sospiro pesante, lentamente il ragazzo si alzò dal petto caldo di Jungkook sentendone la mancanza nemmeno qualche secondo dopo
"vieni, ti do qualcosa da mettere"
così si ritrovarono vestiti e pronti per uscire.

Jimin era silenzioso e di nuovo di cattivo umore in macchina Jungkook posò la mano sulla sua gamba e Jimin si mise a giocare con le sue dita, sovrappensiero, come fosse un gesto istintivo.

Yoongi era ancora lì, immobile e con il viso di stucco, Jimin si mise accanto a lui tenendogli la mano, sussurrando qualcosa che Jungkook non riuscì a percepire.
Decise di rimanere lì ancora un pò, avrebbe portato la cena e l'indomani avrebbe di sicuro costretto Jimin a tornare a casa per farsi un bagno e mangiare.
Jimin si voltò verso Jungkook, concentrato com'era a pensare a cose che il ragazzino non sapeva
"grazie"
Jungkook all'inizio non capì, cosa aveva fatto?
"cosa? Perché?"
l'arancione distolse lo sguardo concentrandosi sul viso di Yoongi
"in primo luogo di averlo salvato"
indicò la mentina
"in secondo luogo di aver salvato me"
Jungkook preferì non chiedere altro, sapeva quanto quella rivelazione costava per Jimin perciò decise di annuire
"di nulla"
un altro pò di silenzio seguì i minuti successivi, fatte le 18.30 Jungkook decise di tornare a casa per preparare da mangiare
"vado a casa a preparare la cena, tornerò, vuoi venire?"
Jimin negò con il capo, ma si rivolse comuqnue a Jungkook con un lieve sorriso
"a dopo"

Al suo ritorno Jimin dormiva con la testa appoggiata sul letto di Yoongi, Jungkook decise di lasciare la cena sul tavolo e prepararsi a passare la notte sulla poltrona

da quanto non sentiva Wendy?
cosa avrebbe dovuto fare con lei?

Le aveva detto che per lavoro lo avevano mandato in un altra città per via di un festival della musica che sarebbe durato una settimana o due.
Quel tempo stava per scadere, come avrebbe fatto a tornare a casa?

Come avrebbe fatto a lasciare Jimin?

La causa dei suoi pensieri si mosse, probabilmente aveva freddo, Jungkook non aveva pensato di coprirlo con la coperta così ne recuperò una e lo avvolse.
Provava così tanti sentimenti contrastanti per quel ragazzo, doveva cercare di capire cosa fare, doveva sapere cosa pensava Jimin di lui, dovevano cercare un compromesso.

No, lui stesso doveva cercarlo.
Sposarsi e trascorrere la sua vita sicura con una donna che non amava veramente o rimanere con Jimin, senza un futuro certo, senza la certezza che avrebbe ricambiato il suo amore?

Attenagliato da quei pensieri buttò la testa all'indietro provando a chiudere occhio

"Jungkook?"

pensò di aver sognato la sua voce, perciò non rispose finché sentì Jimin picchiettare sul suo petto

"non riesco a dormire"

ad occhi chiusi Jungkook scostò la coperta allargando le braccia, segno di invito che Jimin accolse timidamente sedendosi sopra di lui e poggiandosi con il viso sul collo e le mani sul petto del moro che coprì entrambi con la coperta abbracciandolo.

Era un sogno o lo stava facendo davvero per la seconda volta in un giorno?

Sir Park • jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora