quattordici

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jimin's pov

"e questo era l'ultimo scatolone, da qui proseguo da solo,  grazie mille yoongi, vai pure a riposarti"
nel mentre mi avvicinai e lo abbracciai, lui inaspettatamente ricambiò, anche se non con tanta convinzione, so che non era abituato a questo tipo di cose, ma era il contatto fisico era stato da sempre l'unico modo che conoscevo per unirmi a qualcuno, per mostrare il mio affetto, mi scostai, sorrisi e tornai alle mie cose.
Yoongi dietro di me rilasciò un silenzioso "di nulla" e se ne andò in camera.
"Okay, tempo di mettere a posto Jimin"
strofinai le mani alzandomi le maniche e cominciai ad aprire gli scatoloni, Yoongi mi aveva riservato una camera, diceva che era in dotazione con la casa, ma lui vivendo da solo l'aveva chiusa a chiave e se n'era totalmente dimenticato,  anche se si trovava proprio nello stesso corridoio nel quale si trovava la sua camera.

yoongi's pov

Che gran mal di schiena, mai più avrei fatto una cosa del genere.
Jimin mi ringraziò, era rimasto solo con la maglia addosso benché fosse quasi pieno inverno.
Stavo pensando ancora alla sua maglia, con le mani ai fianchi, quando lui si avvicinò e attaccò il suo corpo al mio, in un caldo abbraccio.
Ogni volta che mi si avvicinava più del dovuto mi si rizzavano tutti i peli in corpo, quel ragazzo era un concentrato di mascolinità e il mio corpo intorpidito non era abituato a tutto quella forza.
Era anche leggermente più alto di me, il che mi dava in un certo senso un senso di protezione e vergogna nello stesso tempo, ricambiai timidamente, mi azzardai a poggiare la testa sul suo petto e per brevi attimi potei ascoltare come il suo cuore stesse battendo a ritmo incontrollato, si staccò quasi con urgenza, poco dopo avermi inzuppato in una vasca di caldo liquido fluido, è così che descrivevo ogni suo contatto.
Me ne tornai in stanza, scombussolato, non poteva fare così, mandava in tilt il mio essere calmo e controllato.
Mi misi una mano sul cuore dopo essermi appoggiato alla porta, perché reagivo così, lui non prova niente, era solo riconoscente.
"yoooongi"
mi sentì chiamare dalla cucina
"ti va di mangiare? ti cucino qualcosa"
la voce si fece via via più vicina,  bussò alla porta
"yoongs ci sei?"
"sisi va bene"
mi alzai in tutta fretta aprendo la porta
"..okay"
mi guardò dall'alto in basso
"sicuro vada tutto bene?"
guardai da tutte le parti tranne la sua faccia
"sisi vai di là a preparare, esco tra poco"
lasciò la porta socchiusa e se ne andò
yoongi riprenditi.
Jimin aveva optato per della pasta al sugo, mi disse che a casa sua c'era molta varietà di cibo e lui goloso com'era si era fregato qualche preparato di sugo di diversi tipi.
"buon appetito, mangia tutto"
la trovai veramente carina come raccomandazione, nessuno mi aveva mai preparato qualcosa e io non avevo mai voglia di cucinare.

jimin's pov

"Era buonissima"
sorrisi
"Grazie, ho imparato guardando da giovane"
si, avevi imparato guardando da lui.
Un'improvvisa tristezza mi investì, mi ero quasi dimenticato di lui, dei suoi piatti e delle sue premure.
Senza accorgermene posai la forchetta sul piatto e rimasi qualche minuto a fissarlo, inespressivo.
Uno schiocco di dita mi riportò alla realtà
"ti sei incantato?"
mi guardò stranito
"si scusa"
pensai un attimo a cosa dire
"ti è piaciuto?"
mi guardò ancora più stranito
"si, te l'ho detto giusto poco fa, era molto buona"
ah davvero? me lo ero proprio dimenticato
"ah si? grazie".

Sir Park • jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora